ATTENTO CALDORO! BOCCHINO VUOL FARE IL GUASTATORE ANCHE CON TE

Salerno, 24 aprile 2010

BOCCHINO IL ROMPITASCHE

Per fortuna a chi si dispone a scrivere viene incontro di tanto in tanto anche il dizionario dei sinonimi e dei contrari. Così, in particolare in questa occasione, volendo cogliere nel titolo uno degli aspetti caratteriali distintivi della personalità del finiano doc Italo Bocchino, si è preferito l’attributo di rompitasche che, in sostanza, sta per rompiscatole, rompiballe, rompipalle, tutti termini  che probabilmente rendono meglio il ruolo di chi, nei contesti praticati e nelle situazioni considerate più opportune, infrange il principio della fedeltà ad uno stile comunicativo accettabile e condiviso e deliberatamente va fuori del seminato, divagando dall’argomento di discussione.

E’ stato soprattutto il ruolo di portavoce di fatto di Gianfranco Fini e di vice capogruppo del PDL alla Camera dei deputati a far emergere in modo erompente questo tratto distintivo dell’identità del parlamentare napoletano che masticava già politica attiva durante gli anni della giovinezza all’interno del MSI e del FUAN.

Il compianto Giuseppe Tatarella ne coltivò le oggettive, positive potenzialità tanto da elevarlo alla dignità di suo portavoce e, quindi, da farlo eleggere alla Camera dei deputati nella circoscrizione Campania 2 ad appena 29 anni.

Sua moglie Gabriella Buontempo racconta, in una recente intervista, che il futuro coniuge, al primo appuntamento concordato da fidanzati, non si presentò allo spettacolo teatrale che avevano deciso di vedere insieme. Il giorno dopo la risentita ragazza fu convocata nello studio da Pinuccio Tatarella in persona che, senza oziosi giri di parole, le notificò che avrebbe potuto disporre del fidanzato esclusivamente nei weekend in quanto dal lunedì al venerdì sarebbe stato permanentemente impegnato a disposizione del parlamentare pugliese.

Si trattava, in pratica, di prendere o lasciare. Gabriella optò per la prima soluzione. Così agli inizi del 1995 i due volarono a giuste nozze con un ricevimento chic nella sontuosità di palazzo Taverna a Roma.

Il ‘ Corriere della Sera ’ del 4 febbraio 1995 salutò l’evento con un titolo molto indovinato: “ AN benedice le nozze del pupillo di Tatarella con Gabriella la socialista “. In effetti la sposa portava con sé le referenze di essere figlia di un imprenditore napoletano di consolidata tradizione socialista e nipote di Graziella Lonardi, animatrice della vita radical chic di Capri e della capitale.

D’altro canto ancora oggi la signora Buontempo si dichiara ‘craxiana di ferro ’. Comunque, anche grazie all’aureo matrimonio, per il ragazzo prodigio si aprì la strada dell’editoria fino a disporre della proprietà del quotidiano ‘ Roma ’.

Recentemente un articolo apparso su ‘Il fatto quotidiano ‘ ha ripreso la vecchia storia di quando Bocchino ricevette dalla società finanziaria Finbroker, con sede a San Marino, oltre due miliardi di lire per il giornale napoletano. Sul quotidiano tanto caro a Marco Travaglio lo scorso 11 marzo è stata riportata la notizia dell’iniziativa assunta per via giudiziaria dal finanziere Loris Bassini che vanterebbe un credito di 800 mila euro verso Gabriella Buontempo sempre in relazione alla vicenda ricollegabile al caso Telekom Serbia.

Insomma la vita del vicepresidente del gruppo del PDL alla Camera dei deputati è movimentata anche in altri settori della vita sociale.

Ora le vicende più recenti all’interno del Popolo della Libertà, oltre ad agitare le acque in sede nazionale, avranno di certo una ricaduta anche in campo regionale.

Bocchino, infatti, rimane un parlamentare espressione della Campania. Si sa che egli è stato uno dei compartecipi dell’esclusione di Cosentino da candidato al governatorato mentre è ben noto un suo rapporto di colleganza parlamentare piuttosto saldo con Mara Carfagna.

Edmondo Cirielli, presidente della Provincia di Salerno, in una recente intervista, nel dichiararsi nettamente a favore di Berlusconi, ha confermato il ruolo di rompiscatole svolto da Bocchino nel recente passato ed ha escluso ogni possibile forma di suo radicamento nella realtà campana.

Fatto sta che attenti opinionisti non escludono interventi su Caldoro, da parte della componente finiana, per complicare il suo lavoro nella composizione della nuova giunta regionale. Ovviamente il riferimento è all’onnipresente Bocchino che non vede l’ora di consolidare la fama che si va guadagnando all’interno dei suoi colleghi di partito.

Giorni fa Alessandra Mussolini, al fine di chiarire la sua posizione in merito alla legge sulla caccia in discussione alla Camera dei deputati, ebbe a dichiarare che Bocchino sarebbe stato per lei l’unico uccello da impallinare.

Metafora scherzosa a parte è la conferma che Italo Bocchino non gode di molte simpatie all’interno della deputazione parlamentare campana del centrodestra. Conoscendo il soggetto e il ruolo che egli si è dato sono proprio la disistima e l’avversità altrui che gli alimentano ulteriormente la spinta a trasgredire le regole sia pure codificate nell’ordine del giorno approvato a stragrande maggioranza nell’auditorium di via della Conciliazione ( o della rissa! ).

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