LE LITI CONTINUE TRA CIRIELLI E DE LUCA PRODUCONO SOLO DANNO A SALERNO E ALLA POLITICA
Salerno, 27 luglio 2010
Ambrogio Ietto
RESPONSABILITA’ ISTITUZIONALI
Elezioni primaverili del 2011 per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale della città capoluogo: questa è l’ultima tegola che poteva cadere sulla testa dei salernitani. Non sono state sufficienti prima le consultazioni politiche del 2008 e, quindi, quelle della primavera scorsa per l’elezione del governatore della Campania e del consiglio regionale. Ora, senza soluzioni di continuità, siamo costretti a restare nell’agone di una permanente campagna elettorale contraddistinta da reciproche accuse e da atteggiamenti e linguaggi di pari arroganza tra il primo cittadino Vincenzo De Luca e il presidente della provincia Edmondo Cirielli.
Gli enti rappresentati da entrambi i contendenti hanno problemi di interesse comune da affrontare almeno nell’ambito territoriale riguardante la città di Salerno e nelle diverse strutture consortili delle quali fanno parte.
Ebbene, da mesi ormai, si è costretti ad assistere ad uno spettacolo indegno fatto di accuse reciproche, di plateali insofferenze, di vere e proprie intolleranze che non hanno nulla a che vedere, non solo col cosiddetto bon ton ma, soprattutto, col senso di responsabilità istituzionale che persone elette a ricoprire incarichi di particolare delicatezza dovrebbero possedere ed anteporre a tutte le manfrine del politichese che producono soltanto nausea almeno tra quanti si sono educati a valutare i comportamenti altrui con una minima dose di autonomia critica.
L’esempio più eloquente del disastro che questo irresponsabile modo di gestire la cosa pubblica produce è offerto dalla penosa storia dell’aeroporto al cui infausto decollo la generale comunità dei contribuenti e degli associati alla Camera di Commercio ha partecipato con risorse finanziarie di non trascurabile entità per poi prendere atto che questa struttura, completamente inattiva nel periodo in cui poteva risultare funzionale al movimento turistico, è inserita – secondo l’indagine promossa dall’ENAC ( Ente nazionale per l’aviazione civile ) – nell’elenco degli aeroporti inutili, pur operando in una regione quale la Campania che, per estensione territoriale e potenziale utenza, ha un numero di strutture aeroportuali inferiore ad altre regioni meno grandi.
Purtroppo di questo spreco di denaro pubblico, risultato così male utilizzato, i pubblici amministratori non debbono dar conto ad alcuno. Ecco perché si preferisce giocare a scaricabarile, attribuendo ora a questa ed ora ad altra istituzione la responsabilità del fallimento.
La querelle, come si sa, attualmente è centrata sulla carica di presidente del consorzio ricoperta dal chiacchierato sindaco di Pontecagnano Sica. De Luca, che pur si porta dietro i suoi peccati veniali, ne chiede le dimissioni.
In chi scrive, ovviamente, è lontana l’idea di ergersi ad una non richiesta funzione di giudice terzo.
Il sindaco De Luca potrà anche dare al caso Sica una funzione strumentale. Si sa che egli non è un angioletto e che ha l’amaro in bocca per la batosta subita alle ultime elezioni regionali.
Il presidente Cirielli, che ha servito con orgoglio l’Arma Benemerita e che ricopre, a livello nazionale, una carica istituzionale di particolare, delicata importanza qual è la presidenza della Commissione Difesa alla Camera dei Deputati, non può limitarsi a fare il distinguo sulla disgustosa, immorale vicenda di cui è stato protagonista il suo collega di partito che ha la sfrontatezza di attribuire carattere di normalità ad un’operazione di intenzionale, strumentale, falso ridimensionamento dell’identità etica e politica di un candidato designato dallo stesso partito di appartenenza a candidato alla presidenza della giunta regionale della Campania.
Cirielli, che è uomo d’onore e che ha sempre affrontato con coerente determinazione le battaglie all’interno del partito di provenienza e le tante campagne elettorali dalle quali è uscito costantemente gratificato da consistenti suffragi, può andare orgoglioso di un collega di partito che giudica comportamento normale e consolidato in politica quello di denigrare strumentalmente un compagno di cordata al fine poco nobile di prendere il suo posto ?
Perché allora si indugia nel fare antipatiche comparazioni con la posizione di De Luca, evitando di condannare, con la fermezza che gli è congeniale, l’abominevole atto compiuto dal sindaco di Pontecagnano ?
Può darsi che De Luca, anche con le dimissioni di Sica dalla presidenza del consorzio aeroportuale, non avrebbe assunto e non assumerebbe posizioni collaboranti all’interno dell’organismo consortile. E’ logico, dunque, tornare al principale assunto di questa riflessione. Ormai è guerra aperta tra Comune e Provincia, tra De Luca e Cirielli, tra mondo di accoliti deluchiani e fedelissimi del ‘principe ‘ ( ci perdonerà l’appellativo il presidente della Provincia ma così lo abbiamo sentito denominare da un manipolo di finiani in un pubblico convegno! ).
In questo contesto si inseriscono i sondaggi pubblicati dal centrodestra su suoi esponenti ipotetici candidati a sindaco di Salerno e si comprende anche l’iniziativa assunta da un gruppo di parlamentari del medesimo schieramento sul Comune di Salerno giudicato indebitato in modo occulto.
E’ difficile, quindi, sperare in un salto di qualità da parte delle nostre rappresentanze istituzionali. Il che significa che almeno per un anno ancora siamo condannati ad assistere ad un balletto di accuse e recriminazioni reciproche che, anche se indispensabili per la temporanea riconquista dell’ equilibrio emotivo tra i contendenti, non farà il bene della città né avvicinerà la gente comune a questo modo di intendere e di fare politica.