PER UN’AUSPICATA, NECESSARIA INTESA TRA COMUNE E PROVINCIA DI SALERNO

 SALERNO, 12 AGOSTO 2010

Ambrogio IETTO

L’IRA DI BONAVITACOLA E I SONDAGGI DI CIRIELLI

 

Fulvio Bonavitacola, parlamentare del partito democratico, è uomo politico accorto, particolarmente attento soprattutto a quanto si verifica nella città capoluogo, legato a fil doppio al sindaco De Luca del quale è prezioso confidente e consigliere. Pertanto vanno comprese le dichiarazioni da lui espresse all’indomani del golpe operato dalla coppia Cirielli – Strianese per la conquista degli organi di gestione dello scalo aeroportuale.

Se gli organigrammi dovessero restare quelli usciti dalle riunioni dei giorni scorsi, superando anche i minacciati contenziosi di natura amministrativa, per De Luca si tratterebbe di dover prendere atto di un’ulteriore perdita prodottasi nell’area di sottogoverno da sempre controllata per il tramite di persone a lui strettamente vicine. La dichiarazione rilasciata dal deputato salernitano, anche se riferita alla specifica vicenda dell’aeroporto, condanna con espressioni forti le ‘azioni di guerriglia contro il Comune capoluogo’. Su questa delicata questione chi scrive si è già soffermato nei giorni scorsi, evidenziando il danno gravissimo che subirebbe la città da una stagione piuttosto lunga contraddistinta da un clima di pregiudiziale avversità politica ed amministrativa tra i rappresentanti dei due enti cointeressati, per le rispettive responsabilità  istituzionali, ad una condivisa politica in particolare nel delicato comparto dei servizi.

Ma le intese, come si sa, si fanno almeno in due. E De Luca e Cirielli sembra siano fatti caratterialmente della stessa pasta: autorevoli se non proprio autoritari, determinati, caparbi, fortemente motivati ad andare avanti e a non mollare la preda. Entrambi, però, sono dotati di spiccata intelligenza e della cultura delle istituzioni, qualità che consentirebbero di delineare il netto confine tra la corretta, vivace disputa per l’acquisizione dei risultati desiderati ai fini della conquista di Palazzo di Città e l’obbligo – dovere di assicurare una gestione puntuale dei servizi la cui erogazione dipende dalla responsabile partecipazione di tutti e due gli enti.

L’esperienza suggerisce di considerare questo traguardo più un auspicio che un dato concretamente acquisibile. Si sa che questa è una stagione per niente favorevole ad un rapporto di questo tipo. De Luca esce da una sconfitta elettorale che ha influito non poco sulla sua identità personale costruitasi nel tempo attraverso una serie significativa di lusinghiere affermazioni elettorali. Con la città ha costruito una forte relazione identificabile con una sorta di pathos che a volte lo spinge anche ad esternazioni eccessivamente enfatizzate. La prova elettorale della prossima primavera assume, quindi, un’importanza vitale per il sindaco uscente.

Cirielli, che ama anche ‘ lavorare ai fianchi ‘ l’avversario di turno, ha avviato forse con troppo anticipo l’operazione di accerchiamento del reame di De Luca. I sondaggi commissionati e partecipati con enfasi alla comunità costituiscono un primo, programmato passaggio della strategia del possibile logoramento altrui. Con tutto il rispetto che si deve ai nomi apparsi sulla stampa e destinatari della preferenza da parte degli intervistati,  non crediamo che essi possano costituire un possibile serio pericolo per De Luca e la sua squadra.

Il presidente della Provincia sa bene che la destra ufficiale del capoluogo ha dato nel lontano passato un contributo non secondario alla fortuna amministrativa di De Luca. I compianti parlamentari De Fazio e Colucci, l’amico senatore De Masi, per il ruolo di sua competenza, non hanno indugiato molto nel sostenere De Luca nella vicenda amministrativa, soddisfatti di poter così, con sufficiente tranquillità, rappresentare la città nelle aule parlamentari. Questo rapporto sostanzialmente privilegiato ha consolidato, in una consistente fetta dell’elettorato cittadino di tradizione moderata, il convincimento di poter scindere in serenità il suffragio finalizzato alla gestione del governo nazionale da quello mirato alla conduzione della vita amministrativa della città.

Può darsi che anche i sondaggi resi noti  facciano parte di un disegno soprattutto interno al PDL. Osservatori un poco maligni ma navigati insinuano che nel ‘ Progetto Cirielli ‘ rientri il sostegno alla candidatura di Salvatore Memoli una volta che sarà ufficializzato il passaggio di quest’ultimo all’aggregazione di centrodestra. Queste, però, sono soltanto ipotesi.

Ora all’opinione pubblica interessa che Provincia e Comune trovino l’intesa necessaria per corresponsabilizzarsi nella gestione di quanto di comune interesse. L’onorevole Bonavitacola, navigato mediatore, è la persona giusta per compiere questa delicata operazione. La città – capoluogo non può né deve subire danni dalla menzionata guerriglia.

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