CALDORO, CARFAGNA, CIRIELLI E DE LUCA: TUTTI PIU’ CAUTI PER UN CORRETTO RAPPORTO TRA LE ISTITUZIONI

 

Salerno, 24 febbraio 2011

Ambrogio IETTO

SI ATTENUA IL LIVELLO DI CONFLITTUALITA’ TRA LE ISTITUZIONI

 

Di tanto in tanto succede anche che l’osservatore delle vicende amministrativo – politiche locali si disponga ad esprimere una valutazione sostanzialmente positiva sulle scelte e sui comportamenti di persone con le quali si identificano importanti responsabilità istituzionali. E’ un atto questo che doverosamente spetta anche a quanti, operando nel settore dell’informazione, sono chiamati a non acuire la subcultura della rissa ad ogni costo ma a contribuire, entro i limiti delle proprie contenute attribuzioni, a perseguire il bene delle popolazioni interessate mediante un approccio costruttivo ai problemi in discussione.

A tal fine merita una particolare riflessione l’incontro tenutosi l’altro giorno a Napoli tra il presidente della regione Stefano Caldoro e il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. I due non avevano contatti diretti da quando si era tenuto qualche confronto pubblico all’inizio della campagna  per le elezioni regionali. In quella sede i due contendenti avevano presentato i rispettivi programmi affidati subito dopo alla valutazione dell’elettorato campano. Poi, come spesso accade, sia l’immediata vigilia della consultazione sia il lungo periodo successivo alla stessa sono stati contraddistinti da interventi piuttosto vivaci e fortemente critici da parte del perdente sindaco di Salerno mentre i riscontri di Caldoro, grazie anche ad un profilo caratteriale piuttosto pacato, sono stati all’insegna del fair play ma non per questo ambigui o sfuggenti dal punto di vista istituzionale.

Giorni fa, dunque, il sindaco di Salerno ha chiesto un incontro vis à vis col presidente della giunta regionale della Campania per discutere di alcune questioni determinanti per una più razionale mobilità all’interno della città e per un complessivo più incisivo suo sviluppo. La riflessione a due c’è stata e sembra che abbia dato avvio ad un itinerario di lavoro che vedrà originariamente impegnato un tavolo tecnico, rappresentativo di entrambe le istituzioni, impegnato a definire una prioritaria lista degli interventi strutturali da effettuare e la compatibilità delle singole richieste con le non floride risorse finanziarie disponibili in regione. Metropolitana leggera, opere funzionali alla sicurezza idrogeologica del territorio comunale e politiche sociali sembra che rappresentino le priorità evidenziate nel corso del colloquio definito particolarmente cordiale e costruttivo da entrambe le fonti.

L’iniziativa di De Luca non può che essere salutata con pieno favore. Egli, come si è soliti dire, non si è recato a Canossa ma, individuando nella regione l’ente istituzionalmente deputato a sostenere gli interventi richiamati, ha inteso partecipare l’interesse emergente del comune di Salerno a vedere responsabilmente affrontate e risolte le questioni in campo. Valutare l’atto come la presa di coscienza di una condizione gerarchicamente subordinata del rappresentante della città di Salerno nei riguardi degli enti autarchici a dimensione territoriale più ampia, così come puerilmente ha dichiarato un rappresentante del centrodestra, significa davvero tenere costantemente in vita il pericoloso virus di un’improduttiva  conflittualità   tra istituzioni.

Una valutazione altrettanto positiva va espressa sull’iniziativa assunta dal presidente della provincia di Salerno Edmondo Cirielli che si è recato a Benevento per partecipare ai componenti della locale Associazione Spazio Aperto, ad importanti interlocutori politici del Sannio e all’intera cittadinanza il progetto di una nuova regione da lui sostenuto ed attualmente al vaglio della Corte Costituzionale che dovrà pronunciarsi sui quesiti posti dalla Corte di Cassazione in merito alla  richiesta di referendum formalizzata, nel rispetto delle vigenti norme costituzionali, da un consistente numero di consigli comunali della provincia di Salerno.

Cirielli, da politico accorto e determinato qual è, si è reso conto dell’originaria fragilità del suo progetto orientato ad una separazione dal resto del territorio campano della sola provincia di Salerno ed ha evidenziato la necessità dell’adesione anche da parte delle province di Avellino e di Benevento. Il suo intervento ha prodotto una positiva ricaduta anche se, da parte di esponenti della sua stessa area politica, è il caso dell’onorevole Nunzia De Girolamo, si propende a favore della consolidata ipotesi di una regione Molisannio che includerebbe le province di Benevento, Campobasso ed Isernia. Comunque è importante che il discorso si allarghi e persegua l’obiettivo della ricerca del più vasto consenso possibile.

Infine non può spiacere la sollecitazione avanzata da Berlusconi al ministro Mara Carfagna per un suo diretto impegno nella gara elettorale a sindaco di Napoli per conto della concentrazione di centrodestra. Al di là di ogni considerazione di natura politica è da accogliere con particolare favore l’esito di un sondaggio che vedrebbe la nostra concittadina preferita ad altri aspiranti a concorrere per il più alto seggio di Palazzo San Giacomo.

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