CONTINUA A FAR DISCUTERE IL CONCORSO A DIRIGENTE SCOLASTICO

 

Salerno, 28 Settembre 2011

 

Ambrogio IETTO

CONCORSO A POSTI DI DIRIGENTE SCOLASTICO:

SUPERVISIONE DIRIGENZIALE E

STRANO SILENZIO SINDACALE

 

Man mano che ci si avvicina a mercoledì 12 ottobre, giorno fissato per  la preselezione dei candidati al concorso a posti di dirigente scolastico, emergono sempre di più limiti, contraddizioni, incongruenze, manifestazioni chiare di pressappochismo e di improvvisazione e, in qualche caso, da parte di soggetti istituzionali coinvolti in un’operazione di non diretta pertinenza, dichiarazioni ostentative della propria presunta competenza, sicuramente alimentata da un eccessivo grado di autostima.

Tanto per cominciare si hanno le prime notizie sul numero dei quesiti errati o con risposte opinabili oppure posti con una struttura sintattica lunga e di non semplice decodificazione.

E, va detto subito, sono notizie sconcertanti se non proprio desolanti per uno, come chi scrive, che molto umilmente pure ha dato 45 anni della sua vita all’amministrazione scolastica.

Mentre il direttore generale Chiappetta, firmatario del bando di concorso, arrivava l’altro ieri alla quota di 162 domande giudicate improponibili in quanto in misura prevalente errate, oggi il capo dipartimento del MIUR Biondi comunica che soltanto entro questa settimana potrà essere pubblicata la batteria buona delle domande in quanto quella dei quesiti sbagliati sta diventando sempre più folta.

A proferire questa affermazione è lo stesso Biondi che lo scorso 5 settembre scriveva all’Associazione Docenti Italiani, ridimensionando l’entità degli errori a poche unità e, comunque, attestandola a non oltre l’1% sui 5000 quesiti dati.

Se si pensa a tutto l’armamentario umano messo in moto fin da maggio scorso, convocando a viale Trastevere oltre 100 persone, riconosciute come esperte nei vari settori disciplinari e alle quali è stata affidata la formulazione dei quesiti, si ha l’immagine dell’esercito di Franceschiello secondo, però, la corretta interpretazione dello storico Giuseppe Galasso che, mentre ricorda l’impegno e la dedizione dei militari di Francesco II di Borbone meritevoli di rispetto, attribuisce, invece, all’intero personale borbonico, amministrativo e politico, il marchio della débâcle.

Se si vuole proprio restare fedeli ai parallelismi e alle metafore, nel caso specifico va precisato che l’esercito di Franceschiello è costituito sicuramente dalle decine di migliaia di docenti, prevalentemente non più giovanissimi, che, stanchi e frustrati da un sistema che non li valorizza e li appiattisce, da anni studiano, perdendo tempo e denaro, per acquisire una condizione professionale in teoria più dignitosa e che assistono, disorientati dalle tante notizie contraddittorie messe in circolazione, al teatrino animato da una piccola Armata di Brancaleone identificabile, secondo il significato dato dal dizionario Hoepli,  con un insieme di persone di estrazione diversa coinvolte nell’operazione finalizzata alla redazione dei famosi 5000 quesiti.

Sembra, infatti, che agli oltre 100 esperti convocati a maggio si siano aggiunti, come persone singole, degli esperti dell’Invalsi mentre all’Ansas, ex Indire, creatura di Biondi fin dai tempi della Biblioteca di Documentazione Pedagogica, è stato affidato il controllo di merito dei contenuti.

Nella fase già in atto la partita è giocata anche dal FormezItalia, centro di assistenza e di studio impegnato a sostenere il processo di ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni, tra cui brilla, quale fiore all’occhiello, il sistema dell’istruzione pubblica.

Si legge in aggiunta che ‘ alcuni di questi convocati abbiano subappaltato i quesiti ‘ ( sito ADI ) mentre è possibile constatare che non poche domande a risposta multipla sono state copiate dai tanti testi di preparazione al concorso in circolazione nelle librerie del Paese. Insomma una vera e propria macro – task-force che ha avuto il (de)merito di screditare ulteriormente l’istituzione che dovrebbe identificarsi col sapere e con la cultura in senso lato.

La ciliegina sulla torta è stata poi sistemata dal dottor Secondo Amalfitano che, dopo aver studiato scienze geologiche e maturato ragguardevole  esperienza nell’Alto e Medio Sele, ha ritenuto opportuno abbandonare l’originaria  casacca di esponente del partito democratico e, non resistendo alle lusinghe del ministro Brunetta, ha accettato di buon grado la nomina a presidente di FormezItalia e, successivamente, la delega del sindaco di Ravello a celebrare il matrimonio civile dello stesso suo protettore.

Ora Amalfitano, che nella qualità di presidente di FormezItalia, ebbe già modo di accusare i componenti del Consiglio comunale di Napoli, all’epoca sindaco Rosa Russo Iervolino, di dire ‘ soltanto stupidaggini e falsità’ a proposito di un maxiconcorso comunale, riferendosi alla vicenda concorsuale in atto per dirigenti scolastici, bolla il tutto col francesismo ‘déjà vu’ , ostentando non solo sicurezza ma anche quel tanto di spocchia a volte considerata necessaria per dare tono alle dichiarazioni.

Nell’augurarci che la prova del 12 ottobre si superi senza ulteriori critiche e, soprattutto, senza attendibili contenziosi, un pensiero aggiuntivo va espresso sulla fase successiva delle due prove scritte e del colloquio orale. Ad esprimere, con la consueta chiarezza, i pensieri che brulicano in mente va detto e scritto  che l’operazione ‘prove differenziate da svolgere in giorni diversi nelle differenti sedi regionali ‘ puzza di bruciato a distanza illimitata.

Il perché è presto precisato: il DPR n. 140/2008, emanato in applicazione del comma n. 618 della legge n. 296/2006, mentre è esplicito al comma 3) dell’articolo 5 per quanto riguarda l’unicità della prova e della data della fase preselettiva, non entra nel merito per quanto riguarda le due prove scritte. C’è da chiedersi, pertanto, su chi ha avuto interesse a dare l’esclusivo onere ma anche una buona percentuale del potere di selezionare un terzo dei dirigenti delle istituzioni scolastiche d’Italia ai direttori generali degli uffici regionali.

Sindacalisti interpellati amichevolmente insistono nell’affermare che a volere questo discutibile tipo di procedura siano stati i direttori regionali di concerto con la direzione generale del personale scolastico. Frattanto, però, gli stessi sindacati hanno taciuto e tacciono su questo aspetto delicato e determinante della procedura di reclutamento.

Sconcerta, così,  il fatto che, mentre per gli esami di maturità le prove scritte sono nazionali e si svolgono secondo un unico calendario di date prestabilito a livello centrale, invece per un concorso deputato a selezionare soggetti, da considerare determinanti per il buon funzionamento di migliaia di istituzioni educative autonome distribuite lungo l’intera penisola, contenuti e date delle due prove variano da regione a regione sotto l’effetto, emotivamente destabilizzante per i candidati, di quanto è avvenuto nei giorni precedenti in altre realtà regionali.

Se questa procedura può essere considerata corretta e giusta per coloro che sono investiti della responsabilità di gestire di fatto l’intera operazione, essa, però, alimenta  incertezze incalzanti e dubbi ossessivi in quanti sono direttamente coinvolti, in qualità di candidati – vittime, in un sistema che sembra strutturato ad usum Delphini.

Già la lettura di nomi, facenti parte di qualche commissione incaricata di selezionare futuri dirigenti, genera delle perplessità. Si trascurano professori di prima fascia di università, magistrati amministrativi e contabili, avvocati dello Stato mentre l’opzione va a favore di esponenti della dirigenza generale dell’amministrazione scolastica che, va detto a chiare lettere, non ha minore responsabilità della politica sull’attuale stato di impoverimento e di scarsa affidabilità del sistema scolastico del Paese.

Anzi essa ha rappresentato e rappresenta la continuità nella gestione della complessa macchina formativa. Quindi non può tirarsi fuori dalle conseguenti responsabilità.

Né può farlo il sindacato nel suo insieme che troppo spesso trova conveniente tacere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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