IL SACRIFICIO DI MIGLIAIA DI MAESTRI PER LIBERARE IL MEZZOGIORNO DALL’ANALFABETISMO STRUMENTALE E CULTURALE

 

Salerno, 16 maggio 2012

Ambrogio IETTO

150 ANNI DI SCUOLA

PER L’ITALIA

 

Oggi pomeriggio, presso l’austero salone di rappresentanza del Primo Circolo Didattico di Sala Consilina, si apre la Mostra itinerante sui 150 anni della scuola salernitana, curata  dall’Associazione Italiana dei Maestri Cattolici della provincia di Salerno ed organizzata in loco dalla stessa istituzione scolastica di concerto con la presidenza del liceo classico ‘ Cicerone’. E’ questa la quinta tappa del tour, cominciato nello sorso mese di novembre presso la Scuola ‘Vicinanza’ del capoluogo di provincia, per poi proseguire per Cava de’ Tirreni, Nocera Inferiore e Sapri. Entro la fine del corrente anno scolastico sono in programma ulteriori esposizioni a Montesano sulla Marcellana, Agropoli e Battipaglia.

Quali lo spirito e i contenuti della rassegna ?

Compiere, con l’aiuto di riproduzioni, fedelmente riprese con scanner portatile dagli originali depositati presso l’Archivio di Stato di Piazza Abate Conforti di Salerno e la storica Biblioteca Provinciale di Via Laspro, una rivisitazione di disposizioni, circolari ministeriali, direttive, istanze, notizie di cronaca, dibattiti riguardanti il percorso realizzato dal sistema scolastico della provincia di Salerno dall’avvio del processo unitario ( 1861 ) fino alla fase successiva al secondo conflitto mondiale quando la città – capoluogo , ospitando il governo Badoglio trasferitosi da Brindisi a Salerno, valorizzò l’acume e lo spirito di iniziativa di Giovanni Cuomo, elevato alla dignità di ministro dell’Educazione Nazionale, denominazione successivamente sostituita con quella del periodo prefascista di Istruzione Pubblica.

Cuomo ebbe l’intuizione di portare alla valutazione del Consiglio dei ministri e di Vittorio Emanuele III di Savoia, sovrano ancora regnante, il provvedimento che divenne il Regio Decreto n. 149 del 9 marzo 1944 istitutivo dell’Istituto Superiore di Magistero pareggiato dal quale, gradualmente, gemmerà l’attuale Università degli Studi frequentata da 50.000 persone tra studenti, docenti e personale tecnico – amministrativo.

In quel periodo a Salerno era arrivato, nella qualità di ufficiale della Quinta Armata del generale Clark, accreditato quale supervisore per le politiche scolastiche del parallelo Governo Alleato, il grande pedagogista americano Carleton W. Washburne, ideatore del Piano di Winnetka, alle cui elaborazioni scientifiche aveva aderito a New York il nostro conterraneo di Piaggine Angelo Patri, direttore della ben nota scuola del Bronx ed esponente autorevole della pedagogia progressiva e democratica.

La mostra si chiude anche col recupero della figura di Salvatore Valitutti, altro nostro comprovinciale di Bellosguardo, nominato ministro della Pubblica Istruzione nel 1980, studioso raffinato di Francesco De Sanctis, Giovanni Gentile, Luigi Einaudi, Benedetto Croce e Maria Montessori.

La scelta di Sala Consilina quale tappa significativa dell’esposizione intende richiamare il ruolo centrale svolto da questa cittadina nella promozione dell’alfabetizzazione strumentale nella vasta area del Vallo di Diano. Anche con Giuseppe Bonaparte ( 1806) Sala Consilina fu confermata capoluogo di Circondario unitamente a Salerno e a Bonati (l’attuale Vibonati ). Ancora nel censimento del 1881, ben 20 anni dopo l’unificazione, Sala Consilina era collocata al 264° posto su 284 capoluoghi di Circondario nella speciale graduatoria degli analfabeti con una percentuale molto elevata ( 84,96% ). Nel suo entroterra la percentuale saliva ulteriormente ( 85,52% ).

La presenza in loco degli uffici della Sottoprefettura consentì di vigilare attentamente anche sull’opera svolta da funzionari dello Stato preposti al sostegno didattico dei maestri della scuola primaria nominati dai Comuni. La rassegna espositiva ospita in copia i documenti manoscritti redatti sul conto  di un ispettore circondariale, il sacerdote Fortunato Lupo di Napoli, rimosso dall’incarico per immoralità e condotta politica contraria all’ordine costituito.

Dal periodico ‘ Vita Salernitana’, che veniva stampato proprio a Sala Consilina, è  possibile apprendere che nell’aprile del 1913, con cerimonia solenne presieduta dall’onorevole Camera, parlamentare della zona, viene consegnata agli allievi del Corso Magistrale, che consente il conseguimento della ‘patente’ di maestro della scuola primaria,  la bandiera nazionale acquistata a seguito di sottoscrizione popolare. La cerimonia avviene in un ampio salone della Caserma Ameglio. La dirigente del corso, la professoressa Carbonara di origine piemontese, nel suo intervento sottolinea testualmente: ‘ Lo stendardo che voi mi consegnate con tanta solennità è pegno di sentimenti patriottici. Ma la patria non si serve a parole nemmeno sempre ella ha bisogno di soldati e di sangue ma, come futuri maestri, o giovani, siete tutti chiamati a difenderla contro i suoi peggiori nemici: l’ignoranza, la superstizione, l’abbrutimento morale’.

L’ odierna cerimonia di inaugurazione della mostra tende anche a recuperare il senso di dedizione e di abnegazione, il sacrificio, l’impegno di migliaia di docenti e di dirigenti scolastici che, nel corso dei 150 anni di unificazione nazionale, hanno contribuito ad elevare, in particolare, il livello culturale delle popolazioni meridionali. L’Associazione Italiana Maestri Cattolici della provincia di Salerno, nel corso della manifestazione, intende esprimere sentimenti di gratitudine agli operatori scolastici del Vallo di Diano attraverso la figura rappresentativa del prof. Carmelo Setaro, per tanti anni direttore didattico e, quindi, dirigente del Primo Circolo Didattico di Sala Consilina, designato successivamente a presiedere l’ambito liceo classico ‘ Cicerone ‘.

Setaro, sostenuto da un solido retroterra culturale ed animato da forte tensione ideale, ispirata ai valori della legalità e della cittadinanza attiva, si è distinto soprattutto negli ultimi due decenni nell’opera preziosa di sostegno al processo di promozione e di crescita culturale, in particolare delle classi meno abbienti  dell’intera area del Vallo di Diano.

I commenti sono chiusi.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi