UNA NOTA DI MERITO ALL’AMMINISTRAZIONE CIRIELLI

 

Salerno, 18 maggio 2012

Ambrogio IETTO

QUANDO LA POLITICA AIUTA LA SCUOLA

 

Giornali nazionali e locali quando scrivono del sistema scuola evidenziano quasi sempre le carenze strutturali che, unitamente ad una didattica obsoleta, ne condizionano in negativo i risultati. Piuttosto rari, invece, sono i riferimenti all’impegno generoso che centinaia di migliaia di suoi addetti esprimono nei grandi centri urbani, nelle piccole isole e nelle pluriclassi di montagna del Paese per assicurare alle giovani generazioni competenze essenziali al fine di  gestire al meglio le informazioni e gli stimoli che arrivano attraverso una pluralità di canali mediatici, per fare acquisire loro un buon grado di autonomia critica, sufficiente per compiere scelte decisive nell’odierna società, giustamente definita liquida e complessa, infine per garantire un’ essenziale  dose di cittadinanza attiva idonea a rendere ciascun allievo  compartecipe del processo di rafforzamento delle istituzioni democratiche col necessario senso di responsabilità e nell’assoluto rispetto della legalità.

La politica nazionale spesso cade nel limite, storicamente consolidato, di inseguire un tipo di riformismo finalizzato primariamente a non considerare valido quanto è stato legiferato dalla precedente maggioranza governativa, introducendo al pregresso sistema modifiche ed integrazioni che snaturano le  innovazioni a suo tempo introdotte.

La politica locale, dal canto suo, rappresentata dal sistema degli enti autarchici (regione, province, comuni ), dovendo rispondere nel rispetto delle  specifiche competenze, alla realizzazione e alla manutenzione degli edifici, alla loro funzionalità e alla loro messa in sicurezza, quasi sempre lamentano carenza di risorse finanziarie per far fronte alle pressanti sollecitazioni che arrivano dai dirigenti scolastici.

Di tanto in tanto, però, si colgono anche segnali positivi che, in modo indiretto, mirano al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e che, quindi, vanno salutati col piacere dovuto soprattutto da parte di quanti, consapevoli delle oggettive difficoltà che vive oggi la mediazione didattica, apprezzano la valenza di una proposta metodologicamente interessante e pedagogicamente significativa.

E’ il caso, ad esempio, dell’iniziativa ‘ Pittori in biblioteca’ che prende avvio stamani presso il Salone della storica Biblioteca Provinciale di via Laspro. Su proposta di Vittoria Bonani, responsabile del Servizio Biblioteche, coadiuvata dai suoi collaboratori Wilma Leone e Roberto Ruocco, e col determinante avallo di Barbara Cussino, dirigente del settore, e della giunta Cirielli, si apre, per gli studenti del secondo  ciclo di istruzione, una serie di incontri diretti con artisti salernitani arricchiti da specifica mostra bibliografica, illustrativa del percorso artistico e del portfolio documentario del pittore ospite.

Si comincia con Mario Carotenuto, giovane, creativo nonagenario, coprotagonista di una  stagione culturalmente felice e feconda per Salerno grazie alle significative presenze di Vasco Pratolini e Alfonso Gatto, fondatori della rivista ‘Campo di Marte’, del nocerino Domenico Rea, successivamente di Edoardo Sanguineti, giunto a Salerno  come incaricato prima, quindi come associato e poi come ordinario  di letteratura italiana contemporanea presso la nostra Università.

Nato a Tramonti, un  belvedere tra i più accattivanti della costiera amalfitana, Carotenuto fa dei paesaggi della ‘divina’ uno dei Leitmotiv più significativi della sua ricca e preziosa produzione.

L’ incontro di oggi è riservato a classi selezionate dei licei artistici ‘Sabatini’ e ‘ Menna’ e dei licei scientifici ‘da Vinci’, da Procida’ e ‘Severi’. Con la recente riforma, che ha elevato finalmente alla piena dignità liceale anche gli istituti d’arte, con un curricolo che garantisce, come ai ragazzi dei licei classici, 132 ore annue di lingua e letteratura italiana e 99 ore di lingua e cultura straniera con l’aggiunta di 66 ore di storia e 66 di filosofia, risulta particolarmente stimolante l’incontro diretto col pittore di turno.

Soprattutto quando ad introdurre l’artista e a rispondere alle domande – curiosità degli studenti c’è un esperto di specifica, provata competenza come Angelo Trimarco, docente universitario ed accreditato critico d’arte, particolarmente qualificato per inquadrare l’opera di Carotenuto nel giusto contesto inter e transdisciplinare.

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