FRANCESCO D’ANGELO CON ” LA LUNA DI SOPRA ” ( GRAUSEDITORE ) E’ IL VINCITORE DELLA SESTA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO ” TORRE PETROSA” 2012

 

Salerno, 21 agosto 2012

Ambrogio IETTO

Vittoria della cultura

 

Cala il sipario anche per la sesta edizione del premio letterario di narrativa “ Torre Petrosa “ svoltosi, come sempre, a Villammare, delicata perla dell’accogliente, gradevole golfo di Policastro, e storico borgo marinaro della più antica Vibonati, centro propulsore di vita politica e di cultura fino al 1811, quando, col toponimo di Bonati, era a capo, unitamente a Salerno e a Sala Consilina, di uno dei tre distretti amministrativi in cui si articolava il Principato Citeriore.

Nata nel 2007 l’iniziativa, passo dopo passo, ha conquistato nel tempo una sua identità riconosciuta e favorevolmente apprezzata oggi nell’intero territorio nazionale. A determinare un positivo accreditamento tra le tante manifestazioni letterarie che pur si svolgono in ambito regionale ha contribuito di certo la formula: l’accurata selezione, da parte della commissione tecnico – scientifica preposta, tra le opere partecipanti al concorso. di tre testi da sottoporre alla valutazione e alla comparazione di una sempre più numerosa giuria popolare. Quindi il voto nella serata finale, espresso col sistema classico della scheda votata e depositata in urna con l’avallo di un regolare seggio elettorale costituito da tre componenti della stessa giuria popolare.

Quest’anno si è dovuto far fronte alla più diffusa richiesta di aspiranti alla funzione di lettore –giudice. Ai cinquanta membri degli anni precedenti, cui corrispondevano le cinquanta copie dei tre libri finalisti acquistate dal Comune di Vibonati e distribuite lo scorso 3 agosto dallo stesso sindaco Massimo Marcheggiani, si sono aggiunti altri 12 volontari che, con cortese determinazione, hanno chiesto ed ottenuto di entrare a far parte del consesso. Il problema è stato risolto nel modo più intelligente e naturale. Si sono costituite in situazione piccole aggregazioni di lettori – giudici. Un libro la cui lettura richiede attenta concentrazione non può essere letto nello stesso periodo di tempo insieme ad altre pubblicazioni.

Così, spontaneamente, tre conoscenti dimoranti nello stesso centro collinare o marino del golfo di Policastro oppure tre ospiti dello stesso camping o albergo sono stati destinatari di una sola terna delle opere in gara.

L’interscambio è avvenuto all’interno del trio, offrendo già un’opportunità preziosa per socializzare impressioni, considerazioni, emozioni. Risolto il problema matematico di consentire a 62 persone di leggere e comparare in 15 giorni i tre libri finalisti, disponendo di appena 50 copie di ciascuna delle tre opere in gara, ci si è trovati alle 21. 30 di sabato 18 agosto in piazza S. Maria Santissima di Portosalvo di Villammare, per discutere, nel corso di un originale libroforum, dei contenuti, delle storie, dei personaggi, dei contesti, degli stili narrativi dei lavori in gara.

La scrittrice Barbara D’Alto, vincitrice della prima edizione del premio ‘ Torre Petrosa ‘ e componente della commissione tecnico – scientifica, in appena un quarto d’ora ha offerto alla folta schiera dei giurati popolari e all’ampia platea, costituita da un pubblico interessato ed attento, una puntuale, efficace sintesi dei libri concorrenti, illustrando di ogni opera i tratti distintivi che avevano orientato la commissione tecnica a considerarla meritevole dell’inserimento nella terna finalista.

Il dibattito che ha fatto seguito ha superato ogni aspettativa. Almeno venti sono stati gli interventi elaborati in situazione e partecipati al folto pubblico presente da altrettanti giurati con puntuali riferimenti critici e oggettive valutazioni comparate.

E’ stata soltanto la consapevolezza di avere toccato la mezzanotte e, quindi, di avere impegnato due ore e mezza in preziose elaborazioni culturali a determinare il termine dell’incontro.

La serata finale, svoltasi domenica 19 agosto, alla presenza degli stessi autori, non è stata da meno. L’avvio si è avuto col voto segreto e il sigillo dell’urna. Quindi ciascuno dei tre finalisti ha sintetizzato il personale rapporto con la narrativa e, più specificamente, con l’opera in concorso, rispondendo così anche alle domande dei componenti del comitato scientifico e della giuria popolare.

Teresa Pinto ha letto magistralmente brani significativi dei tre libri mentre la bravissima cantante Elena di Sapri ha reso la serata ancora più gradevole, eseguendo un selezionato repertorio di musica leggera ispirato al leitmotiv di ciascun libro in gara.

Poco dopo la mezzanotte si è proceduto al pubblico scrutinio delle 62 schede. Lina De Simone ha scandito, con voce pacata ma sicura, l’opzione operata dal singolo elettore. Molte persone sedute in platea, man mano che veniva scandita l’attribuzione del singolo voto, aggiungeva una piccola asta accanto ad uno dei tre nomi degli autori in competizione.

Ha vinto con 23 voti Francesco D’Angelo di Napoli con ‘ La luna di sopra ‘, Grauseditore, Napoli 2011, euro 10,00, seguito ad appena un voto di distanza da Claudio Volpe ( ‘ Il vuoto intorno’, Anordest, Treviso 2012, euro 15.00 ) e, con 17 voti, da Luigi Bosi con ‘ Le stagioni della memoria’, Este-Edition Ferrara 2011, euro 15.00.

Ha fatto seguito la premiazione a cura di Massimo Marcheggiani, sindaco di Vibonati, e di Giovanni Rinaldi, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Buonabitacolo che, con ammirevole lungimiranza, ha sponsorizzato questa edizione del ‘ Torre Petrosa’ conclusasi felicemente con la vittoria della cultura.

 

 

I PROTAGONISTI DEL PREMIO ‘ TORRE PETROSA 2012 ‘

 

All’interno della giuria popolare

 

La serata di sabato 18 agosto 2012 passerà alla storia della rassegna letteraria come la più significativa e ricca esperienza  di confronto critico tra semplici lettori non specialisti del settore ma alimentati dal comune desiderio di esprimere in libertà il proprio pensiero.

Dopo la felice introduzione di Barbara D’Alto il confronto si è subito vivacizzato a seguito dei molto determinati interventi di Anna Pecorelli e di Biagino Limongi: la prima convinta fan di Claudio Volpe, autore de  ‘ Il vuoto intorno ‘, impegnata, quasi utilizzando la non richiesta formula della ‘ dichiarazione di voto ’, a sostenere la bontà dell’opera del giovane talento così attenta a penetrare l’animo umano in un contesto storico – culturale in cui il ‘vuoto’ dal punto di vista valoriale è piuttosto diffuso; il secondo, addirittura critico nei riguardi della commissione tecnico – scientifica, accusata di eccesso di benevolenza nel momento in cui ha deciso di inserire  l’opera di Volpe all’interno della terna.

I molti interventi che si sono succeduti, tra i quali sono da segnalare quelli di Vincenzo Abramo, Lorenzo Latella, Antonietta Cantillo, Carlo Belsito, Raffaela Luciano, Sandra Genovese, Daniela Grippo, M. Grazia Giuggioli, Andrea Pellegrino, Enzo Bruni, Antonio Vitiello,  spesso si sono soffermati a sostegno dell’una o dell’altra posizione.

Molto  meno  radicalizzati i  giudizi  sul conto  degli altri  due  libri  finalisti, ‘ La  luna  di  sopra ‘ di Francesco

D’ Angelo e ‘Le stagioni della memoria ‘ .

 

 

 

Tra gli autori dei libri finalisti

 

Domenica sera 19 agosto l’attenzione della giuria popolare e di quella tecnico – scientifica è stata rivolta all’incontro con gli autori subito dopo l’avvenuto svolgimento delle operazioni elettorali.

Da Ferrara e da Napoli sono giunti regolarmente Luigi Bosi e Francesco D’Angelo. Claudio Volpe era rappresentato dalla madre signora Chieffallo e da Gordiano Lupi, suo primo editore ed ora responsabile di collana dell’Editrice Anordest di Treviso, nuova titolare dei diritti dello sconvolgente romanzo – lettera del giovanissimo Volpe

L’intervista da parte del conduttore della serata e le domande poste da alcuni giurati hanno consentito di recuperare i tratti più distintivi delle rispettive personalità.

Il verdetto finale ha sancito la vittoria sul filo del rasoio de ‘La luna di sopra’ di un molto commosso Francesco D’ Angelo, autore di un testo delicato, attento ad una fascia particolare di umanità, povera di mezzi materiali ma ricca di tenere emozioni. Ad appena un voto di distanza ‘ Il vuoto intorno ‘ di Claudio Volpe e ,quindi, con meritatissimi 17 voti, ‘ Le stagioni della memoria’ del simpatico medico – scrittore Luigi Bosi di Ferrara, cantore ineguagliabile ed innamorato di una terra e di un’antropologia contadina che, purtroppo, risultano definitivamente scomparse.

 

 

 

 

 

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