L’INCONTRO CON GESU’: RIPARTIRE DALLA GROTTA DI BETLEMME PER RITROVARE IL SENSO DA DARE ALLA NOSTRA ESISTENZA

Salerno, 24 dicembre 2012

Ambrogio IETTO

La lettera dell’Arcivescovo Moretti

In un incontro prenatalizio della locale associazione dei maestri cattolici, coordinato dal neo assistente don Antonio Rienzo,  è stato possibile approfondire il testo della lettera che l’arcivescovo monsignor Luigi Moretti ha diretto all’intera comunità ecclesiale che vive ed opera nel contesto territoriale dell’arcidiocesi di Salerno, Campagna, Acerno.

In essa sono contenuti spunti di particolare interesse che predispongono molto favorevolmente all’evento che questa notte, in ogni angolo del mondo, credenti e non credenti sono chiamati a riconsiderare. Sono oltre duemila anni, infatti, che risulta piuttosto difficile separare il concetto di Dio, da intendere, secondo la religione e la cultura ebraico – cristiana, spirito perfetto, eterno, onnisciente e onnipresente ma anche evocazione, attesa, orizzonte, speranza, da una qualsiasi configurazione dell’educazione degli uomini in senso generale.

Questi venti secoli di storia dell’umanità si sono identificati, infatti, con la cultura cristiana, con un percorso lungo e significativo segnato dall’arrivo nell’umile grotta di Betlemme di Gesù, figlio incarnato di Dio. Anche se l’attuale modernità sembra registrare un ossessivo processo di laicizzazione, di secolarizzazione, di mondanizzazione il messaggio di monsignor Moretti tende a rassicurare quanti restano ancora stupiti da questa creatura, scoperta nel corso della propria infanzia durante i riti preparatori dell’Avvento e ritrovata nel corso della propria esistenza tra sofferenze e gioie, sconfitte e vittorie, frustrazioni e successi.

Gesù, ricorda il vescovo, è dentro di noi, all’interno delle nostre famiglie, negli occhi vivaci e emozionati dei nostri figlioletti e nipoti chiamati a leggere con qualche incertezza la  letterina preparata tra i banchi di scuola su sollecitazione amorevole di tante maestre sensibili e diligenti.

Quello stesso Gesù è nell’espressione facciale della persona non più giovane del gruppo familiare magari affetta dai segni crudeli ed inarrestabili della senilità. Anche il vecchio, sia pure andando indietro nei ricordi nel tentativo di  recuperare stagioni non condizionate dai messaggi provocatori ed allettanti del consumismo del nostro tempo, sorride alla nipotina diventata compagna di giochi e tante volte tutrice del nonno impedito.

E’ sempre Gesù che, pur sorpreso dalle rivoluzionarie trasformazioni in atto nelle famiglie odierne, ricomposte o allargate che dir si voglia, manifesta con benevola, misericordiosa attenzione quanto si va verificando tutt’intorno, alimentando, comunque, il senso profondo della   riconciliazione.

Il Natale, sostiene l’Arcivescovo, è per i cristiani soprattutto un incontro, il desiderato incontro col Dio fatto uomo che si rivela come Persona e, contestualmente, come inviato dal Padre con una precisa consegna: ‘salvare il genere umano e portare all’uomo il comandamento nuovo dell’amore’.

L’incertezza, il disorientamento, categorie proprie della dichiarata complessità del nostro tempo, si attutiscono sempre più man mano che l’incontro con Gesù, figlio di Dio, diventa quotidiano, continuo. Monsignor Moretti insiste nel considerare emblematicamente la grotta di Betlemme, oltre che punto d’incontro tra l’umanità sofferente e il figlio di Dio, anche l’invito a consolidare questa presenza nella vita di ognuno di noi perché soltanto da questo rapporto intensamente vissuto e partecipato si delinea sempre meglio la prospettiva della speranza.

Il Natale, è scritto, parla di un ‘ amore senza limiti per l’uomo’. Certo, manca il lavoro, troppe famiglie e  tante persone vivono nella privazione.

L’attenzione verso l’altro, la disponibilità all’ascolto, un sorriso accogliente, una sentita  stretta di mano sono segnali importanti per approdare alla cultura e alla testimonianza della solidarietà, una solidarietà che meno è ostentata, più tocca l’animo del fratello che è in difficoltà.

Auguri.

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