IN GARA CON MANTOVA IL NUOVO PROGETTO AFFIDATO A FRANCESCO DURANTE

Salerno, 31 Maggio 2013

Ambrogio IETTO

Salerno letteratura

Ho appreso con vivo ed interessato piacere la notizia dell’avvio, nell’ultima settimana del prossimo mese di giugno, di una nuova iniziativa di promozione culturale voluta dal sindaco De Luca e fatta propria da Francesco Durante, designato direttore artistico e in questi giorni particolarmente impegnato a definire la lista degli scrittori che si avvicenderanno, in più angoli e luoghi della città, nella presentazione delle loro ultime produzioni librarie.

Il nostro primo cittadino e vice ministro, come ognuno di noi, ha i suoi difetti tra i quali annovero un personalissimo concetto della democrazia e della libertà della persona, un’espressività facciale prevalentemente arcigna, un codice linguistico piuttosto colorito, non di rado anche offensivo, una marcata insofferenza nei confronti di chi lo critica.

Per fortuna non gli mancano positive dimensioni di personalità: decisionista che non ama il confronto, caparbio, dotato di straordinaria capacità nel ‘vendere’ ottimamente bene il prodotto della sua attività amministrativa, animato da un forte processo di identificazione con la città, portatore di un fertile potenziale di creatività e di un desiderio non celato di passare alla storia di Salerno e del Mezzogiorno come prototipo di un modo originale ma efficace di amministrare la polis.

‘Salerno letteratura’ nasce con l’ambizioso disegno di imitare al meglio il Festivaletteratura di Mantova che, a sua volta, nacque nel settembre del 1997, ispirandosi ad un’iniziativa del genere in svolgimento da tempo ad Hay-on-Wye nel Galles.

Si sa che nella città di Virgilio la manifestazione ha ottenuto un successo eccezionale. In calendario, fin dalla prima edizione, nella prima metà di settembre, accoglie gli scrittori più noti del pianeta i quali, presentando i loro lavori ad un pubblico raccolto nei più suggestivi angoli della città lombarda, interloquiscono coi lettori – ascoltatori, entrano nel merito della storia narrata, dei personaggi – protagonisti della vicenda, degli ambienti di vita che fanno da cornice, dello stile letterario praticato.

Da Milano, nei giorni in cui si tiene il Festival, poco dopo le sette del mattino, partono decine di pullman con appassionati della lettura che si recano in quella che in età rinascimentale fu una delle più splendide corti d’Europa, dimora dei più insigni artisti dell’epoca e vivace centro commerciale.

A quindici anni dalla concretizzazione dell’idea – progetto di un noto libraio locale, la manifestazione si è ben consolidata tanto da avere un folto stuolo di cittadini soci – tesserati ( i fanciulli versano 6 euro all’anno, i giovani al di sotto dei 25 anni 12 euro, i soci ordinari 25 ed i sostenitori almeno 30 euro ) e centinaia di giovani che formalizzano l’istanza di disponibilità per svolgere attività di volontariato durante le giornate in cui si svolge il Festival. E’ possibile, infatti, mettersi a disposizione degli organizzatori per incontrare ed animare le attività riservate ai bambini, per accompagnare per le strade della città gli autori, per prestare l’attività di autista, fotografo, operatore di video, di addetto alla logistica o al box office.

Il Festivaletteratura di Mantova è tutto questo e ben altro ancora a conferma che il libro cartaceo, a differenza dell’e-book, porta ancora con sé un fascino particolare.

Al sindaco De Luca va dato anche il merito di avere operato la scelta giusta, orientandosi verso Francesco Durante che non è soltanto il bravo e ben noto giornalista. Nel simpatico e pensoso suo libro ‘ scuorno (vergogna ) ‘, uscito nel 2008 per Mondadori, egli in quarta di copertina delinea di sé questo ritratto: ‘ Ha fatto il cantante rock, il pubblicitario, il giornalista, il traduttore, il dirigente editoriale, il professore di letterature comparate ‘.

Credo che tutte queste attività, qualcuna anche estemporanea e goliardica, le altre particolarmente serie e pertinenti, siano state svolte col massimo impegno. Personalmente ho avuto modo di leggere e di studiare i suoi puntuali e robusti due volumi ( il secondo è di 900 pagine! ) ‘Italoamericana’, una storia e una letteratura degli italiani negli Stati Uniti – 1880/1943, pubblicato sempre da Mondadori nel 2005. Conoscitore profondo dell’inglese-americano, Durante offre in questi due testi un “ maestoso mosaico delle piccole Italie”. Si ritrovano i nomi anche del piagginese Angelo Patri, direttore didattico della più grande e delicata scuola del Bronx nella New York di inizio novecento, del cavese Eduardo Migliaccio, in arte Farfariello, e di tanti altri campani e meridionali emigrati negli Stati Uniti, approdati nell’universo delle ‘Little Italy’ e gratificati anche per la loro produzione in prosa e in poesia.

Sono sicuro che il neo – direttore artistico darà un’impronta personale alla manifestazione, non tenterà di imitare Mantova ma recupererà il meglio del suo solido retroterra culturale e delle molteplici e variegate esperienze vissute per assicurare, soprattutto nelle edizioni successive alla prima, una particolare specificità ed unicità all’iniziativa.

Egli ha un giudizio molto positivo di Salerno e di De Luca. Insieme potranno fare molto bene. Anche se, per meschine logiche di appartenenza politica, è molto probabile che anche questa iniziativa non fruirà delle risorse regionali. La vicenda del teatro Verdi e della mancata erogazione di una parte dei fondi disponibili per la lirica, la dice lunga anche sul conto della responsabile della giunta regionale Caterina Miraglia che pur frequenta da decenni Salerno a causa della funzione docente che svolge presso il nostro ateneo.

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