Archivio per agosto, 2013

PREMIO LETTERARIO ‘ TORRE PETROSA ‘: UNA PROCEDURA SELETTIVA CHE LO RENDE UNICO E POPOLARE

28 agosto 2013

Salerno, 27 agosto 2013

A ROCCO PAPA IL PREMIO ‘TORRE PETROSA’ 2013

Affermazione piena di Rocco Papa col suo ‘ I giorni del male ‘ ( Cicorivolta Edizioni ) alla settima edizione del premio letterario per la narrativa ‘ Torre Petrosa ‘ indetto dal Comune di Vibonati e svoltosi nella ridente, suggestiva frazione di Villammare, Bandiera Blu anche per il 2013.

Il verdetto è giunto al termine di un percorso valutativo severo affidato, nella fase finale, al giudizio di 55 elettori che, dallo scorso 3 agosto, avevano ricevuto in lettura tre libri selezionati tra i tanti arrivati al vaglio di una commissione tecnico – scientifica costituita da Vincenzo Abramo, Antonietta Cantillo, Barbara D’Alto, Lorenzo Latella, Raffaela Luciani e Ambrogio Ietto.

Entro i termini fissati dal bando ufficiale la predetta commissione aveva attentamente preso in considerazione i libri concorrenti. Un intenso lavoro di approfondimento e di comparazione era stato svolto nel corso del mese di luglio. Ad entrare nella rosa dei testi finalisti erano stati ‘ Il canto del delfino ’ di Miro Iafisco, ‘Cercando la vita ‘ di Dino Rosa e ‘ I giorni del male’ di Rocco Papa.

In un incontro, svoltosi la sera del 24 agosto scorso, nella suggestiva piazza di Maria Santissima di Portosalvo, negli equilibrati e corretti interventi dei 55 giudici popolari, rappresentati da giovani studenti maggiorenni ma anche da adulti over 60 appartenenti alle diverse categorie sociali, è stato possibile percepire il diffuso senso di responsabilità col quale cittadini residenti in Vibonati, Villammare, Sapri, Santa Marina, Torre Orsaia, Roccagloriosa, Celle di Bulgheria ed ospiti villeggianti nelle diverse località turistiche del Golfo di Policastro, si erano resi disponibili ad essere coinvolti nella kermesse letteraria. La discussione sui contenuti, sulle ambientazioni delle relative storie raccontate, sui personaggi e sullo stile narrativo dei tre libri in gara è durata oltre tre ore, superando anche il traguardo della mezzanotte.

La serata successiva di domenica 25, dopo l’acquisizione del voto segreto e personale dei 55 lettori/elettori da parte dei Antonio De Simone, Lina Parisi e Anna Auricchio, componenti il seggio elettorale, si è animata anche per la presenza dei tre autori che hanno risposto alle domande di alcuni componenti del comitato tecnico – scientifico e della giuria popolare.

Le delicate e pertinenti note di Pino Caputo hanno contribuito a rendere ulteriormente gradevole e rasserenante la manifestazione che ha avuto come ospite anche Francesco Severo Torrese, autore de ‘ La pietra del pescatore’, libro edito da Gauseditore, destinatario di una speciale menzione speciale.

I 35 voti attribuiti a ‘ Il giorno del male’ confermano la prevalente attenzione dei giurati nei riguardi di un testo che, tra i diversi risvolti del giallo, del romanzo storico e dell’analisi psicologica, tesi ad indagare tra avvenimenti di un periodo problematico e delicato d’Italia, contraddistinto dal crollo del fascismo e dalla contrapposizione tra ‘ rossi’ e ‘ neri’, coinvolge ed incalza il lettore. Abili gli intrecci e le rivelazioni della vera identità di alcuni personaggi del romanzo. Personale e sostanzialmente snello il tessuto linguistico.

Molto partecipata, da parte del folto pubblico presente, anche la storia di Dino Rosa raccontata nel suo ‘Cercando la vita ‘, testo secondo classificato. E’ un libro da leggere anche questo per l’invitabile ed efficace ricaduta pedagogica che produce, in particolare, tra adolescenti e giovani.

Agli amanti della letteratura del mare non può che produrre piacere la lettura di Miro Iafisco ‘ Il canto del delfino ’, graduato al terzo posto.

Anche questa settima edizione del ‘ Torre Petrosa ‘ ha confermato la validità della procedura seguita per arrivare alla scelta del libro vincitore. Un merito speciale va riconosciuta all’amministrazione comunale di Vibonati, presieduta dal sindaco Massimo Marcheggiani, per il concreto sostegno assicurato all’iniziativa pur tra le innegabili difficoltà dell’attuale momento di recessione.

A SAPRI: DA PISACANE A MIELI E A DE LUCA

28 agosto 2013

Salerno, 15 agosto 2013

Ambrogio IETTO

FERRAGOSTO PER RIFLETTERE

Il titolo coniato ieri su ‘ Le cronache del salernitano’ dal ricco e variegato potenziale di creatività del direttore D’Angelo, il suo contributo esplicativo a pagina 3 sul ‘ vuoto del PDL salernitano’ offrono uno spaccato sufficientemente emblematico di una città e di una provincia confuse ed incerte sul versante politico, indisponibili, per il tramite dei protagonisti della vita pubblica, ad affrontare con determinazione ma anche con la necessaria chiarezza situazioni delicate al centro anche del dibattito politico, giornalistico e giudiziario nazionale e non solo.

Vale per il caso del presidente di sezione della Cassazione che ha coordinato i lavori della sezione feriale chiamata a pronunciarsi sulla posizione fiscale di Silvio Berlusconi e che è stato di casa per molti anni in quel di Sapri, vale per i silenzi ambigui e gli strani salvacondotti politici offerti dal PDL, in particolare, nella vicina città metelliana.

Ferragosto è la ricorrenza festaiola che sollecita la gente a staccare la spina dalle preoccupazioni della quotidianità. Anche in tempi di avvertita crisi economica il bisogno di pensare a qualcosa di distensivo e di effimero è erompente e va compreso. Succede, però, che proprio in estate il calendario degli eventi programmati nelle belle ed interessanti località del nostro territorio si arricchisce anche di dibattiti che sanno di politica e che opportunamente sono inseriti all’interno di iniziative gratificate con la qualifica di appuntamenti culturali.

L’altra sera, ad esempio, proprio a Sapri, nel corso dell’atto di cortesia compiuto dal prof. Francesco De Sanctis ,presidente del Centro Studi ‘ Pisacane’ e direttore del Centro di Ricerca sulle Istituzioni Europee dell’Università paritaria ‘Suor Orsola Benincasa’, nei riguardi del giornalista e saggista Paolo Mieli, presidente di RCS libri ma frequentatore anch’egli del ‘ Suor Orsola Benincasa’ in quanto direttore della scuola di giornalismo ivi operante, si sono sentite affermazioni sconcertanti riguardanti il Partito Democratico oggi rappresentato dall’ex sindacalista di marca PDS Guglielmo Epifani.

Non pochi pubblici amministratori e dirigenti della costa cilentana e del Vallo di Diano, militanti in questo partito ed accorsi per ascoltare il programmato dibattito sul Mezzogiorno, si chiedevano se a partecipare al confronto fossero solo grillini e militanti della destra ortodossa.

Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e vice ministro in quota PD,infatti, ha parlato dei ‘ carri correntizi ‘ presenti in questo partito, del fatto che queste aggregazioni ‘ gli rompono le scatole’, della ‘imbecillità’ e della ‘demenzialità’ del gruppo dirigente di cui egli dichiara di vergognarsi. Però non ha fatto ombra di riferimento al degrado igienico in cui trovasi la città che amministra, della nutrita pattuglia di incarichi attribuiti all’interno delle società miste e dei meccanismi punitivi messi in atto per i dirigenti non totalmente allineati alle sue disposizioni, della manfrina attivata per allungare al massimo i tempi della decadenza da primo cittadino, del filone d’inchiesta riguardante il suo Crescent.

Di queste e di altre questioni forse si discuterà a settembre che, per D’Annunzio, si identificava col tempo della ‘ migrazione’. Può darsi che le prossime elezioni amministrative, conseguenza della sofferta decadenza, e le non lontane elezioni politiche consentiranno di comprendere meglio gli odierni ambigui silenzi, le poco chiare titubanze e le eventuali, possibili migrazioni da un settore ad un altro del flessibile schieramento partitico italiano.

OLTRE L’AMORE CHIEDERE ALLE STELLE ANCHE UNA CLASSE POLITICA MENO PAROLAIA

28 agosto 2013

Salerno, notte di San Lorenzo 2013

Ambrogio IETTO

COSA CHIEDERE ALLE STELLE

Anche la buona letteratura ha finito con l’identificare la notte di San Lorenzo, quella che si colloca tra il dieci e l’undici di agosto, come l’opportunità preziosa offerta all’umanità che non rinuncia pregiudizialmente alla pedagogia della speranza per esprimere degli incalzanti desideri alle stelle visibili in cielo.

Le località marine delle nostre due incantevoli coste, l’amalfitana e la cilentana, costituiscono il contesto ambientale ideale per rendere agevole e piuttosto naturale l’interlocuzione tra chi manifesta un desiderio prevalente ed impellente e il corpo celeste luminoso individuato quale destinatario privilegiato delle personali aspettative.

Ad essere protagonisti indiscussi della notte di San Lorenzo sono, ovviamente, gli innamorati. Si va dalla preadolescente, incappata nella prima, scottante esperienza affettiva col coetaneo un po’ timido ed esitante ma sostanzialmente felice di essere al centro della richiesta avanzata. Il desiderio è semplice come non sono smaliziati i loro due cuori: l’impegno comune a continuare i contatti, utilizzando le innovative tecnologie informatiche, e a tornare la prossima estate su quella stessa spiaggia e contatto con le accoglienti e limpide acque di quel medesimo mare.

Ma ci sono anche gli adulti a formalizzare i loro desideri al cielo stellato. Catturati anch’essi da Cupido per una volta non danno priorità al lavoro che manca o all’emergenza di una crisi economica che fa del termine ‘ crescita’ la parola più usata ma anche abusata. Al mare, più che in montagna, è possibile conoscere persone. C’è sempre l’amica dell’amica delusa dall’ultima storia d’amore ma desiderosa di ‘rifarsi ‘, lanciandosi in una nuova avventura, come non manca il collega di ufficio dell’ex compagno che incalza sempre più in delicate ma esplicite avances.

Coloro che ufficialmente non hanno più l’età per amare e che sono sempre più presi dalla particolare sindrome di un’Italia proiettata, lì per lì, per andare in rovina e di una comunità locale contraddistinta da permanenti conflittualità, hanno perduto anche la disponibilità mentale a delegare alle stelle visibili nella prossima notte di San Lorenzo pensieri e desideri.

Essi desidererebbero, innanzitutto, una classe politica meno parolaia, disponibile a riconoscere i propri errori, ad abbandonare definitivamente la logorata pratica della demagogia e dello scaricabarile, a rinunciare ad un linguaggio aggressivo e volgare. Dovrebbero, però, dileguarsi anche i tanti servi sciocchi che, da sempre, hanno rinunciato al pensiero critico e sopravvivono politicamente ed economicamente fin quando rimangono in auge i loro capi.

Nei trattenuti desideri potrebbe rientrare anche l’auspicio per una stampa nazionale e locale più libera ed autonoma, meno impegnata in una visione unilaterale e partigiana dei fatti e degli eventi e, soprattutto, non disponibile a riportare acriticamente veline redatte da addetti ai lavori retribuiti anche in modo insoddisfacente dai padroni del timone.

Anche alla giustizia umana potrebbe essere dirottato qualche desiderio: quello, ad esempio, di consegnare alle patrie galere l’assassino di Vassallo, il primo cittadino di Pollica. Sono trascorsi degli anni, si legge sui giornali che si sta elaborando addirittura una sceneggiatura per una fiction sul cosiddetto sindaco pescatore ma si ignora chi sia stato il responsabile o il mandante dell’efferato delitto. Appare, pertanto, anche un po’ strumentale esaltare continuamente l’acume e la solerzia dei responsabili delle diverse Forze di Polizia che si avvicendano ai rispettivi comandi e non evidenziare questa lacuna gravissima che si trasforma in onerosa zavorra in una realtà ancora sostanzialmente sana come il nostro Cilento.

Insomma, di troppi indigesti desideri sarebbero destinatarie le stelle nella notte di San Lorenzo se ad esprimerli fossero persone pensanti. Meglio avanzare aspettative che coinvolgono le nobili esigenze dell’amore.

Ma, ahimè, non c’è più l’età per manifestarle.

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