A SAPRI: DA PISACANE A MIELI E A DE LUCA

Salerno, 15 agosto 2013

Ambrogio IETTO

FERRAGOSTO PER RIFLETTERE

Il titolo coniato ieri su ‘ Le cronache del salernitano’ dal ricco e variegato potenziale di creatività del direttore D’Angelo, il suo contributo esplicativo a pagina 3 sul ‘ vuoto del PDL salernitano’ offrono uno spaccato sufficientemente emblematico di una città e di una provincia confuse ed incerte sul versante politico, indisponibili, per il tramite dei protagonisti della vita pubblica, ad affrontare con determinazione ma anche con la necessaria chiarezza situazioni delicate al centro anche del dibattito politico, giornalistico e giudiziario nazionale e non solo.

Vale per il caso del presidente di sezione della Cassazione che ha coordinato i lavori della sezione feriale chiamata a pronunciarsi sulla posizione fiscale di Silvio Berlusconi e che è stato di casa per molti anni in quel di Sapri, vale per i silenzi ambigui e gli strani salvacondotti politici offerti dal PDL, in particolare, nella vicina città metelliana.

Ferragosto è la ricorrenza festaiola che sollecita la gente a staccare la spina dalle preoccupazioni della quotidianità. Anche in tempi di avvertita crisi economica il bisogno di pensare a qualcosa di distensivo e di effimero è erompente e va compreso. Succede, però, che proprio in estate il calendario degli eventi programmati nelle belle ed interessanti località del nostro territorio si arricchisce anche di dibattiti che sanno di politica e che opportunamente sono inseriti all’interno di iniziative gratificate con la qualifica di appuntamenti culturali.

L’altra sera, ad esempio, proprio a Sapri, nel corso dell’atto di cortesia compiuto dal prof. Francesco De Sanctis ,presidente del Centro Studi ‘ Pisacane’ e direttore del Centro di Ricerca sulle Istituzioni Europee dell’Università paritaria ‘Suor Orsola Benincasa’, nei riguardi del giornalista e saggista Paolo Mieli, presidente di RCS libri ma frequentatore anch’egli del ‘ Suor Orsola Benincasa’ in quanto direttore della scuola di giornalismo ivi operante, si sono sentite affermazioni sconcertanti riguardanti il Partito Democratico oggi rappresentato dall’ex sindacalista di marca PDS Guglielmo Epifani.

Non pochi pubblici amministratori e dirigenti della costa cilentana e del Vallo di Diano, militanti in questo partito ed accorsi per ascoltare il programmato dibattito sul Mezzogiorno, si chiedevano se a partecipare al confronto fossero solo grillini e militanti della destra ortodossa.

Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e vice ministro in quota PD,infatti, ha parlato dei ‘ carri correntizi ‘ presenti in questo partito, del fatto che queste aggregazioni ‘ gli rompono le scatole’, della ‘imbecillità’ e della ‘demenzialità’ del gruppo dirigente di cui egli dichiara di vergognarsi. Però non ha fatto ombra di riferimento al degrado igienico in cui trovasi la città che amministra, della nutrita pattuglia di incarichi attribuiti all’interno delle società miste e dei meccanismi punitivi messi in atto per i dirigenti non totalmente allineati alle sue disposizioni, della manfrina attivata per allungare al massimo i tempi della decadenza da primo cittadino, del filone d’inchiesta riguardante il suo Crescent.

Di queste e di altre questioni forse si discuterà a settembre che, per D’Annunzio, si identificava col tempo della ‘ migrazione’. Può darsi che le prossime elezioni amministrative, conseguenza della sofferta decadenza, e le non lontane elezioni politiche consentiranno di comprendere meglio gli odierni ambigui silenzi, le poco chiare titubanze e le eventuali, possibili migrazioni da un settore ad un altro del flessibile schieramento partitico italiano.

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