PER IL SINDACO DI SALERNO E VICE MINISTRO LA SCUOLA NON CONTA. BAMBINI, FANCIULLI ED ADOLESCENTI, INFATTI, NON HANNO DIRITTO AL VOTO E, QUINDI, NON FANNO PARTE DELLA SUA POTENZIALE CLIENTELA

Salerno, 19 settembre 2013

Ambrogio IETTO

DE LUCA, IL VECCHIO STADIO ‘ VESTUTI ‘ E LA SCUOLA

Puntualmente i tifosi storici della Salernitana sono in subbuglio dopo l’avvenuta presentazione del nuovo progetto riguardante l’antica, gloriosa area dello stadio ‘ Vestuti ‘. Essi richiamano, sull’onda dei ricordi, bandiere e stendardi sventolanti, vittorie straordinarie, personaggi diventati mitici, festosi gemellaggi con altri club, frustrazioni amare, eventi anche dolorosi legati inevitabilmente alla passione sportiva.

Il sindaco, entrando nel merito del progetto, tenta di contemperare esigenze differenziate in grado di venire incontro contestualmente a desiderata diversi: il mercato coperto per liberare residenti ed operatori del settore dei gravi inconvenienti prodotti dall’utilizzazione impropria dell’area di via Piave, un ‘nuovo parco urbano ‘ per accontentare bambini, genitori ed anziani desiderosi di una migliore ossigenazione e di una sia pur breve passeggiata in ambiente meno inquinato. A tifosi e sportivi sarà riservato il luogo dell’amarcord con un museo della storia della Salernitana e con le fotografie in bianco e nero delle poche prestazioni significative offerte da atleti nostrani in occasione di Olimpiadi e di competizioni a livello mondiale.

Due le ciliegine sulla torta del business: un attrezzato centro specializzato in fisioterapia e riabilitazione ed un’area sotterranea a tre piani in grado di disporre di 250 spazi di sosta a rotazione, 78 box destinati a privati e 35 spazi pertinenziali per la struttura sanitaria già richiamata.

Chi scrive, da vecchio romantico ed incallito sognatore, sperava che lungo la grande area perimetrale del Vestuti si realizzasse un razionale polo scolastico, salvaguardando, ovviamente, buona parte del campo di gioco e realizzando al piano terra palestre ed ambienti polivalenti per laboratori didattici.

Ma De Luca, si sa, non ama la scuola.

Nel corso del suo lungo sindacato, nell’area occidentale della città, non è stata edificata alcuna struttura scolastica. Le scuole primarie ‘Medaglie d’Oro ’ di via Vocca e ‘Buonocore ‘ di via Calenda e la secondaria di primo grado ‘Tasso’di via Iannicelli , che sono gli edifici realizzati in epoca più recente, risalgono a circa mezzo secolo fa, epoca in cui il sindaco frequentava le classi iniziali della scuola elementare di Ruvo Del Monte.

Anzi c’è di più: a livello di scuola primaria il ‘ Vicinanza’ ancora ospita uffici del contiguo tribunale e non dispone di laboratori né di palestra mentre l’omologo ‘ Barra’ è in gravi difficoltà organizzative, dovendo anche convivere con sezioni del professionale alberghiero ‘ Virtuoso ‘.

Buona parte delle istituzioni scolastiche di secondo grado (Liceo artistico ‘ Sabatini ’, Liceo scientifico ‘ Da Procida’, Liceo scientifico ‘ Da Vinci’, Itis ‘Focaccia’ ) occupano locali impropri adattati alla meno peggio mentre il ‘ Regina Margherita’ in via Cuomo da 30 anni è privo di sale riunioni per docenti ed alunni e di ambienti polivalenti per attività di laboratorio. Puntualmente, però, ospita anch’esso altri uffici giudiziari, avendo pure perduto l’austera aula magna che si affacciava sull’ex piazza Malta.

Il professionale ‘ Virtuoso’ di via Calenda invoca giustamente spazi per il consistente incremento delle iscrizioni. L’alternativa trovata per la ‘De Filippis’ di via De Martino contribuisce solo a dare un po’ di ossigeno alle scarne finanze della Congregazione dei Padri Salesiani ma è da sempre alla ricerca di spazi propri, destinati ad aule e ad ambienti didattici polivalenti.

L’elenco è parziale e poco generoso per una città che viene enfatizzata come espressione della migliore architettura contemporanea aperta sul Mediterraneo e di respiro planetario.

Al quadro per niente incoraggiante sopra descritto si aggiunge il non trascurabile particolare di una competenza in materia di edilizia scolastica ripartita dal legislatore tra Comune e Provincia. Infatti il primo ente è tenuto ad occuparsi delle strutture edilizie per le scuole dell’infanzia, della primaria e del triennio della secondaria di primo grado ( ex scuola media ) mentre il secondo è chiamato a provvedere alle istituzioni scolastiche del secondo ciclo ( licei, istituti tecnici e professionali ).

Le relazioni tra i due enti sono contraddistinte solo da improduttive polemiche e da dispetti reciproci. E tutto ciò rende ancora più fosca la prospettiva di un’edilizia scolastica funzionale ad itinerari di apprendimenti significativi.

Ma a De Luca non interessa la scuola: bambini, fanciulli ed adolescenti non votano e, quindi, non fanno parte della sua clientela preferita.

I più anziani tifosi della Salernitana possono anche protestare perché si cancella una parte del loro entusiasmo giovanile.

Per loro e per i più giovani, però, il sindaco ha siglato un patto segreto con Lotito: entro due anni la squadra del cuore sarà protagonista in serie A.

Alla fine è questo che conta.

Addio vecchio Vestuti. Almeno salvaguarda quanti hanno calpestato il tuo rettangolo di gioco o hanno gridato dai tuoi spalti ‘ Forza Salernitana’ dalla frequenza del centro di fisioterapia.

Sarebbe davvero troppo triste e sofferta la separazione da te!

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