10.000 O 20.000 EURO SPRECATI PER SGARBI CONFERMANO CHE IL SINDACO DE LUCA ORMAI E’ LUNGO IL VIALE DEL TRAMONTO

Salerno, 3 Novembre 2013

Ambrogio IETTO

TANTE LUCI MA ANCHE MOLTE OMBRE

Mentre il sindaco De Luca e il testimonial Sgarbi percorrevano il centro storico è stato necessario per me attivare un percorso diverso per vivere, comunque, la serata di avvio delle ‘ Luci d’Artista’.

Ero stato chiamato a raggiungere in auto l’ospedale ‘ Ruggi ’ per rilevare un congiunto dimesso dal ‘ pronto soccorso’. Al rientro, dopo avere lasciato l’ammalato ed il figliolo in via Renato De Martino, mi sono messo alla ricerca di un posto lungo la vasta area n. 8 delle ‘ strisce blu ‘ entro la quale avrei titolo al posteggio in quanto residente in zona.

Dopo aver percorso più volte in lungo e largo le strade interessate alla zona citata, sono riuscito a collocare l’auto nella parte molto alta della città, esattamente non lontano dall’ospedale ‘ Da Procida’. Mi sono ricordato, così, che nel capoluogo prendeva avvio l’evento particolarmente decantato alla vigilia e che, quindi, quel surplus di veicoli posteggiati era dovuto all’afflusso straordinario di forestieri provenienti dalle autostrade e dalla tangenziale.

Motivato dalla curiosità che, grazie a Dio, non mi lascia fin dalla prima infanzia, ho allungato lo sguardo verso via Moscato, quindi lungo via Pio XI e poi tra via Carmine e via Principati: centinaia e centinaia di automobili più o meno ferme a perseguire il sogno di raggiungere il lungomare. Con certosina caparbietà ho percorso a piedi quasi l’intera zona 8, constatando che le automobili posteggiate nelle vie Costantino L’Africano, De Granita, Fuso, Zenone, Pellecchia, Nizza, almeno per metà, erano prive sia dell’adesivo rilasciato da ‘ Salerno Mobilità ‘sia del tagliando di pagamento ad ora.

Ovviamente ho pensato che la gratuita fruizione del posteggio ai graditi ospiti rientrasse tra le promozioni offerte ai visitatori delle luci.

Il mio percorso da pedone ha toccato poi via Mercanti, largo Campo,la Villa Comunale, via Roma, la Rotonda, i ‘pinguini’ del Lungomare, via Diaz, via Velia. Non avendo la competenza del critico d’arte evito di pronunciarmi nel merito anche se, escludendo gli elementi floreali, le lucertole, le coccinelle,le papere e i cigni che vivacizzano la Villa, per il resto sembra di ritrovarsi sotto le comuni luminarie delle nostre belle feste di paese.

L’accostamento della ‘Neve di Primavera’ alla Primavera di Botticelli appare piuttosto ardito anche ad un analfabeta come chi scrive. E’ stato piuttosto difficile camminare per corso Vittorio Emanuele, via Mercanti, i marciapiedi di via Roma. Davvero tanta gente.

Codice linguistico? Esclusivamente quello nostrano con le variabili dell’Agro, della Valle dell’Irno e della Piana del Sele. I negozi? Vuoti. Ressa soltanto presso i venditori di trance di pizza, di crepe e di gelati ‘ fai da te ’.

Diverse le domande anche da parte di qualche impacciata signora: ‘Scusi, dove è possibile trovare un servizio igienico ? Sa, siamo entrate in due bar per chiedere la stessa cosa. Purtroppo la risposta ricevuta è stata la stessa: ‘ La toilette è guasta! ‘.

La successiva visione delle riprese lanciate su You Tube mi ha consentito di ascoltare e di valutare a modo mio la prestazione oratorio – declamatoria e magniloquente di Vittorio Sgarbi che ha assolto da par suo il compito per il quale era stato regolarmente scritturato come testimonial.

Invece, un’ampia zona d’ombra mi è sembrato che cadesse sul Cardinale Renato Raffaele Martino, altro testimonial, il quale, in un molto laconico intervento accanto al sindaco e a Sgarbi, ha rivendicato il particolare merito di essere l’unico cardinale della Chiesa Cattolica ad essere nato a Salerno.

Su De Luca, poi, i melanconici colori della scomparsa di un astro sotto la linea d’orizzonte: il ricorso ad un ben compensato Sgarbi per fargli dire che il Crescent di Bofil è davvero un’eccellente opera d’arte, a differenza di quello a suo tempo delineato da Bohigas.

Più che istigazione alla millanteria è la disperata ricerca di un testimone senza dubbio bravo in campo artistico ma che si dispone, previo compenso, anche a fare l’imbonitore. Il Vittorio nazionale è stato bravissimo nel ruolo che si è dato: ha risolto felicemente la questione del doppio incarico di De Luca di sindaco e di vice ministro, ha dichiarato la sua opzione a favore di Salerno, ove ci si sente liberi e felici a differenza di Napoli che fa erompere la sindrome della paura e della malinconia, ed ha più volte ribadito che i salernitani hanno un sindaco che merita di essere onorevole e che legittimamente è destinatario del ‘rispetto di tutti sia a destra sia a sinistra’.

Amen.

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