L’AMICIZIA, QUELLA VERA PERCHE’ DISINTERESSATA, E’ ANCORA POSSIBILE
Salerno, 9 Novembre 2013
L’amicizia, quella vera
Questo blog, gestito in modo piuttosto artigianale ed espressivo dell’incapacità – ignoranza del titolare di renderlo gradevole almeno dal punto di vista visivo, contiene quasi sempre contributi miei personali di critica e di costume che quotidiani locali accolgono con generosa ed amichevole disponibilità.
Oggi mi permetto, senza autorizzazione degli interessati, di ‘ mettere in rete’ una lirica in vernacolo romanesco di Aldo Gaetani, un adulto un po’ meno giovane di me oggi residente a scavalco tra Roma e il lago di Scanno, e alcune considerazioni critiche di Antonio Luigi Gambuti, più o meno mio coetaneo di Afragola, anch’esse centrate sul tema prevalente dell’amicizia, quella vera.
E’ un omaggio che faccio in primo luogo a me stesso in quanto destinatario della stima e dell’affetto di entrambi. Tutti e tre abbiamo svolto la medesima attività professionale, quella di direttori didattici delle scuole primarie statali. Ci siamo conosciuti all’interno di un’associazione professionale di insegnanti e dirigenti scolastici di ispirazione cattolica. Dentro questa aggregazione, per alcuni decenni, abbiamo liberamente espresso le nostre idee e posizioni, confrontandole e discutendole con altri colleghi impegnati sul campo dal Trentino alla Sicilia.
Ora siamo tutti in pensione ma viviamo forte il bisogno di ascoltarci e, se possibile, anche di rivederci di tanto in tanto. Le odierne tecnologie rendono più agevoli e, quindi, facilitano i contatti tra noi anche se di tanto in tanto riemerge, non nascosto, un velo di nostalgia per il passato.
A nostro sostegno si consolida il bisogno di rafforzare il nostro rapporto che ci consente di convincerci che l’amicizia, quelle vera e disinteressata, è un sentimento di stima, di affetto, di solidarietà ancora possibile.
Ambrogio Ietto