DALLA SPOCCHIA DI RENZI AL SELF – CONTROL DI LETTA

 

Salerno, 15 Febbraio 2014

 

Ambrogio IETTO

I farisei e le figurine di LETTA

 

Al di là dei modesti risultati acquisiti dal governo Letta, va almeno recuperato nel comportamento dello sfiduciato presidente del Consiglio uno stile, un modo di essere e di agire radicalmente diversi dalla spocchia, dalla spavalderia  e dalla spregiudicatezza renziana.

Al sindaco di Firenze sono stati sufficienti appena dieci minuti per liquidare, dinanzi ai componenti della direzione nazionale dei democratici, il compagno di partito e conterraneo toscano. Anche se profondamente amareggiato per l’essere stato costretto a bere il calice contenente cicuta, la cui miscela è stata attentamente preparata da una folla di ben 136 compagni di cordata, molti dei quali hanno fatto il salto della quaglia negli ultimi giorni quando, a calcoli ben fatti, si sono convinti della vittoria scontata dell’astro nascente, ha raccomandato ai collaboratori più prossimi di ‘ evitare polemiche e di essere sobri e sereni’, aggiungendo che il giovedì 13 febbraio  doveva caratterizzarsi come ‘ il giorno del silenzio ’.

In modo più discreto, però, ha aggiunto: “ I farisei mi hanno sfiduciato; ho capito che i mediatori mi avevano teso un tranello”.

Ecco il richiamo sia pure sofferto ai farisei, soggetti separati dal volgo come i loro antenati, ipocriti, simulatori e, secondo le accuse formulate all’epoca da Gesù, amanti del formalismo e dell’apparenza. Questa volta essi non hanno salvato nemmeno l’apparenza e, dietro il movimentismo e la spietatezza del capopopolo Renzi, hanno ideato e concretizzato l’imboscata senza salvare nemmeno la forma e il decoro personale e collettivo.

E quando gli ambigui personaggi Zanda e Speranza gli hanno offerto, quale contentino – risarcimento, un ministero di prima categoria,  l’allievo della referenziata Scuola Superiore Sant’Anna ha proferito: “ Non siamo al mercato; la mia dignità non è in vendita “.

Così l’ormai tradito Premier si è sollevato, recuperando anche l’autenticità del miglior prodotto della sua esistenza: i  tre pargoli Giacomo, Lorenzo e Francesco ai quali da tempo non riusciva a comprare le figurine di calciatori del marchio ‘ Panini ‘.

Ora la raccolta dei migliori big del calcio nazionale potrà essere completata anche grazie al ritorno a casa del papà. Peccato che tra le pagine dell’albo più diffuso tra gli allievi del primo ciclo d’istruzione mancherà quella riservata ai personaggi  della politica.

L’editore aveva pensato in origine di dedicare ad essi uno speciale spazio per aiutare ragazzi e docenti della scuola di base a svolgere, con una didattica più vivace, il curricolo di ‘ Cittadinanza e Costituzione’ previsto dalle ‘Indicazioni Nazionali ‘.

Poi ha pensato bene di rinunciarvi, ricordandosi dei troppi ipocriti saltimbanchi che siedono a Montecitorio e a Palazzo Madama.

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