UN PARTITO DEMOCRATICO SEMPRE PIU’ IRRICONOSCIBILE PERCHE’ PRIVO DI UNA PROPRIA IDENTITA’

 

Salerno, 20 Marzo 2014

 

Ambrogio IETTO

 

Vaccaro il movimentista

 

Non ho il piacere di conoscere Guglielmo Vaccaro, il parlamentare del partito democratico eletto nella circoscrizione Campania 1 dopo che il sindaco De Luca aveva conclamato il personale non gradimento mediante il marchingegno delle primarie.

In quella occasione mi suscitò simpatia,  in particolare per la determinazione che aveva contraddistinto la sua strategia nel ricorrere al protettorato di Enrico Letta, suo amico dall’epoca in cui l’ex premier frequentava Bruxelles nella qualità di presidente del Movimento Giovani Democraticocristiani Europei. Nella medesima circostanza , invece, consolidò in me antipatia Dario Franceschini che pensò esclusivamente ai fatti suoi, abbandonando all’implacabile spregiudicatezza deluchiana l’ottimo Alfonso Andria.

Leggere in rete la biografia di Vaccaro significa prendere consapevolezza del perché egli abbia preferito postare il suo sorriso e l’accattivante calvizie con lo sfondo del Vesuvio in piena eruzione. La sua giovane vita, infatti, è all’insegna di un movimentismo atipico. Si badi bene non l’enfatizzazione e l’adesione ai movimenti spontanei e alle aggregazioni non istituzionali.

Anzi, tutt’altro. Con invidiabile  tempismo l’attuale parlamentare pompeiano ha saputo collocarsi, con rapidità e destrezza, al posto giusto e coi partner  in auge nei diversi momenti storico –  politici: 1996 Michele Pinto, ministro per le Politiche Agricole; 1997 Isaia Sales, sottosegretario di Stato al bilancio, e Alfonso Andria, presidente della Provincia di Salerno, per il progetto riguardante i ‘ Patti Territoriali’ e così via per approdare, prima al consiglio regionale della Campania e, successivamente, alla Camera dei Deputati.

In questi ultimi tempi  egli ha tentato anche  la scalata alla segreteria regionale del partito democratico e, quindi, ha dato vita ad una clamorosa manifestazione di protesta, provvedendo ad occupare la sede salernitana di questo partito.

In aggiunta è dell’altro giorno  la notizia di avere sottoscritto un patto, in quel di Bellizzi, per un esplicito sostegno, nelle prossime elezioni amministrative, alla lista dell’uscente sindaco Salvioli orientata, a quanto sembra, verso l’area del centrodestra.

Nel giudicare Vaccaro persona intelligente, educatosi ad ottime letture, attento alle problematiche economiche di respiro europeo e planetario, è possibile dare a questa sua scelta l’esclusivo intento di ‘fare ammuina’, di produrre chiasso all’interno e al di fuori di un partito costituito in prevalenza da molti casinisti e da  pochi idealisti.

Che gli avversari di Volpe, a Bellizzi, risultino attivi nella campagna acquisti di candidature significative  rientra nella regola di ogni vigilia elettorale. Ovviamente è importante che nella squadra s’inseriscano buone potenzialità e non semplici scartine.

Desta, però, perplessità il fatto che un parlamentare dal decantato respiro culturale e politico si riduca a  fare movimentismo da piccolo cabotaggio. Non alimenta meraviglia, invece, che non pochi benpensanti decidano da tempo di rimanere lontani da questo tipo di politica.

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