IL METODO DI DE LUCA: USO E, SE NECESSARIO, GETTO

Salerno, 27 Marzo 2014

Ambrogio IETTO

Ad Ugo Carpinelli onore al merito

Conosco Ugo Carpinelli dalla fase iniziale  della sua attività istituzionale di insegnante di ruolo della scuola primaria. Dotato di intelligenza vivace e critica non disgiunta da intuito straordinario, pur attento alle problematiche della fanciullezza e ai processi innovativi costantemente in atto in questo fondamentale segmento del sistema formativo – scolastico, non riuscì a resistere al fascino della politica attiva.

Attratto, in particolare,  dalle riflessioni di Antonio Gramsci andò consolidando il convincimento che la classe operaia, per diventare  classe egemone, dovesse elevarsi anche culturalmente, disponendosi ad elaborare una cultura autonoma  da confrontare con quella tradizionale.

Così l’identikit gramsciano dell’intellettuale organico, ponendosi come ossatura e fermento di elevazione  delle classi più umili, trovò in Ugo Carpinelli un attendibile interprete.

Il maestro, infatti, per il pensatore e politico sardo non è soltanto colui che insegna ma anche  il soggetto che, rappresentando la coscienza critica della società, assume il compito di mediatore fra la comunità e la coscienza individuale in formazione.

Con l’inconfondibile suo stile comunicativo, non di rado determinato e poco diplomatico, Ugo Carpinelli ha cercato di portare avanti questo messaggio pedagogicamente significativo.

Quattro volte sindaco di Giffoni Valle Piana, agli inizi degli anni novanta presidente dell’Amministrazione provinciale, consigliere regionale dal 2005 al 2010, pur peccando qualche volta di eccesso di autostima (ben nota la sua identificazione con un Maradona della politica costretto a giocare in porta e non all’attacco! ), egli, anche se consapevole di essere stato turlupinato dalle strategie deluchiane in occasione delle ultime elezioni regionali, al fine della necessaria sopravvivenza politica, si dispose ad  accettare l’offerta della presidenza della Centrale del latte di Salerno.

Al sindaco padre – padrone anche  delle aziende municipalizzate e miste,  Carpinelli, nel tempo, non si è rivelato esecutore acritico e generoso. E’ crollato, così, l’indice di gradimento e, conseguentemente, si è innestato   nella mente di De Luca l’intento dell’epurazione, cioè dell’ allontanamento  dalla presidenza della struttura produttiva di proprietà comunale.

Ugo, memore degli inimitabili guizzi alla Maradona, con straordinario tempismo, ha formalizzato le dimissioni dalla carica, facilitando, è vero, il compito del sindaco ma dimostrando ancora una volta di possedere un formidabile intuito.

Onore al merito!

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