LA MANO TESA DI BASSOLINO AL VECCHIO COMPAGNO DI MERENDA NELL’INTERESSATA PROSPETTIVA DI SALUTARLO GOVERNATORE DELLA CAMPANIA

 

Salerno, 6 Aprile 2014

 

Ambrogio IETTO

 

La strana coppia BASSOLINO – DE LUCA

La stampa ha già dato notizia della presentazione venerdì prossimo, presso la sala del Gonfalone di Palazzo di Città, del libro di Antonio Bassolino, ex presidente della giunta regionale della Campania, “ Le dolomiti di Napoli. Racconti di politica e di vita”.

Ha destato sorpresa il particolare della presenza, tra i relatori,  del sindaco Vincenzo De Luca, più giovane di Bassolino di due anni e suo compagno di merenda durante i periodici itinerari formativi che tra Ariccia, Botteghe Oscure e Le Frattocchie  intrapresero più o meno insieme all’interno del Partito Comunista Italiano fin dalla segreteria di Luigi Longo.

Poi essi osannarono i grandi Berlinguer, Natta, Occhetto con la svolta della Bolognina e i nascenti miti D’Alema, Veltroni, Fassino che si avvicendarono nella carica di primi responsabili dell’aggregazione che si chiamò Partito Democratico della Sinistra. La successiva  metamorfosi si concretizzò col  Partito Democratico con Pier Luigi Bersani, l’asettico Epifani ed ora con l’audace e spregiudicato Matteo Renzi.

Il lucano – salernitano De Luca e l’afragolese Bassolino, strada facendo, scelsero sentieri diversi man mano che cambiavano le leadership interne. Entrambi ambiziosi ma caratterialmente molto diversi: il primo aggressivo anche se ideologicamente più ferrato  grazie ai buoni studi in filosofia; paziente, riflessivo il secondo con ottime attitudini ad intrecciare reti e relazioni significative, non perdendo d’occhio esponenti significativi dell’intellighenzia e della borghesia napoletana.

Da presidente della regione Bassolino scelse il paganese e coetaneo Isaia Sales quale suo consulente economico. La collaborazione con l’ex sottosegretario  al Tesoro e alla Programmazione del primo governo Prodi,  durerà,  però, soltanto qualche anno a causa di evidenti dissensi riguardanti le scelte  di politica economica.

Durante la presidenza Bassolino il suo critico più severo e maldicente è stato proprio De Luca. Le espressioni utilizzate per dissacrare il collega di partito e la sua politica potrebbero da sole comporre un dizionario degli insulti e delle contumelie.

Meno di due anni fa, in occasione della manifestazione organizzata dall’Università di Salerno per salutare i primi 16 laureati in medicina e chirurgia, De Luca evitò di stringere la mano a Bassolino che pur era reduce da uno stato di salute piuttosto critico. D’altro canto De Luca, già nel marzo del 2007, aveva fatto ancora una volta notizia, non partecipando alla festa dei sessant’anni di Bassolino svoltasi al padiglione ‘ America latina’ della Mostra d’Oltremare.

Ora i due, che non si sono mai amati giocando sul leitmotiv del napolicentrismo e della cosiddetta salernitanità,  si ritrovano per riflettere sugli episodi considerati da Bassolino tra i più significativi ed anche amari della sua vita politica.

Non solo i critici per natura ma anche gli osservatori attenti e neutri giudicano l’evento della presentazione del libro dell’afragolese quale segnale attendibile rivolto all’elettorato campano e, in particolare, a quello democratico, del patto siglato tra i due di procedere ora di comune intesa per perseguire un duplice obiettivo: sostenere nelle prossime elezioni per il Parlamento europeo il bassoliniano Andrea Cozzolino  e, in ricambio, predisporre le condizioni migliori per un pronunciamento esplicito della dirigenza del partito di Renzi a favore della candidatura di Vincenzo De Luca a presidente della giunta regionale della Campania col relativo, conseguente appoggio nella campagna elettorale del 2015.

Nel giugno 2008 il sociologo Domenico De Masi,  dopo aver mosso gravissime accuse al ‘ sistema regione’, responsabile di sprecare risorse ingenti con poteri paralizzanti al solo fine di ricavare vantaggi personali, fece esplicito riferimento sul Corriere del Mezzogiorno ai “ danni provocati dal perdurante conflitto tra due politici intelligenti come Antonio Bassolino e Vincenzo De Luca, e alle crepe che, dal loro vertice, si sono diffuse giù giù, fino ai valvassori e ai valvassini “.

Tranquilli tutti!  L’incontro De Luca – Bassolino è previsto per venerdì 11 che precede, è vero, venerdì santo ma, vivaddio, anche la Pasqua di Resurrezione, evento che nell’antropologia cristiana riconduce alla fraternità, alla pace e, perché no, anche alle alleanze sospette.

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