VENTO NON FAVOREVOLE PER IL SINDACO DE LUCA CHE VEDE ALLONTANARSI LA CANDIDATURA A PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIAA

 

Salerno, 12 aprile 2014

 

Ambrogio IETTO

 

PERCHÉ LA PINA PICIERNO

 

Più di una volta chi scrive ha avuto modo di interessarsi, in questi ultimi mesi, di Pina Picierno, al secondo mandato  parlamentare alla Camera dei deputati e, dall’avvio della segreteria Renzi, componente dell’esecutivo del partito democratico di cui è anche responsabile del settore ‘Legalità e Mezzogiorno’.

Ora ella è una delle cinque donne scelte dall’ex sindaco di Firenze ed attuale presidente del Consiglio per il delicato ruolo di capolista delle cinque circoscrizioni italiane per le prossime elezioni europee. Ovviamente, trattandosi di una campana, nata a Santa Maria Capua Vetere, vissuta a Teano in provincia di Caserta durante gli studi liceali e a Salerno quando frequentava gli studi universitari  presso il Campus di Fisciano ove si laureò in Scienze della Comunicazione, la Picierno capeggia la lista per il Sud Italia.

Questa giovane di 33 anni, da compiere il prossimo 10 maggio, di certo conosce  bene il fatto suo. Manifestò intuito e voglia di affermarsi già quando decise di discutere la tesi di laurea sul linguaggio di Ciriaco De Mita. La notizia fu ripresa dalla grande stampa e, soprattutto, inorgoglì  l’uomo politico irpino che la raccolse sotto la personale protezione, avviandola nei meandri della politica romana.

Ora l’ex presidente del Consiglio dichiara di averla perduta di vista. La Picierno, però, non rimase mani in mano e già nel 2008 approdò nell’aula di Montecitorio quale parlamentare del partito democratico.

Adesso  ritorna nella sua Campania e, quindi, anche a Salerno con un intuibile e ben delineato programma: confermare e rafforzare l’investimento sul lato femminile  di Renzi, offrire un’immagine nuova e più accettabile del partito anche in considerazione della traballante situazione dello stesso a livello regionale, raccogliere una consistente messe di suffragi, assicurare l’ elettorato sulla presa di distanza del partito  da ambienti sociali sospetti, tenendo anche conto che la giovane casertana, oltre a rappresentare l’impegno dei democratici a tutela della legalità, è anche componente della Commissione Giustizia e  della Commissione Parlamentare Antimafia  mentre  non ha difficoltà a dichiarare, sulla sua scheda personale reperibile in rete,  ‘ l’impegno a liberare la propria  terra dalla criminalità organizzata’.

Non occorre molta fantasia per capire che ella ha ricevuto anche l’ufficioso mandato di ‘ fare uscire allo scoperto ‘ De Luca che ha già assunto impegni elettorali con Bassolino a tutela del partenopeo Cozzolino. Non si fantastica molto nell’ipotizzare che la Picierno possa essere la prossima candidata a presidente della giunta regionale della Campania.

Il contatto diretto con l’elettorato di base del suo partito le preparerebbe favorevolmente il terreno.

Alle orecchie di Renzi è di certo giunta la voce di possibili accordi tra De Luca, smanioso di candidarsi alla presidenza della regione  con una lista civica, e la componente cosentiniana di Forza Campania.

Ora far venire fuori  dalla tana De Luca e i suoi sostenitori significa impossessarsi di ulteriori elementi per negargli definitivamente la candidatura per conto del partito democratico.

Ma la Picierno non fu anche l’emissaria di Renzi incaricata di richiamare sonoramente lungo il Transatlantico di Montecitorio il vice-ministro/sindaco per la ben nota vicenda del doppio incarico e per il mancato abbandono  di uno dei due ruoli ?

 

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