SCANDALI A RIPETIZIONE ALLONTANANO SEMPRE PIU’ I CITTADINI DALLA POLITICA

 

Salerno, domenica 11 maggio 2014

 

Ambrogio IETTO

 

A due domeniche dalle elezioni

Il fascino e l’interesse per le consultazioni elettorali del 25 maggio sono percepibili soltanto nei comuni ove si rinnovano le amministrazioni locali. In questi casi il contatto è vis- à- vis, porta a porta, tra candidato ed elettore con immancabili promesse alla puntuale  richiesta di aiuto o di favore.

Il conteggio delle preferenze garantite  dal capofamiglia o dal responsabile del gruppo associativo è minuzioso. La verifica avverrà seggio per seggio durante lo spoglio e, come succede spesso, i conti non quadreranno.

In città e nei centri urbani più popolosi, ove si vota solo per il Parlamento europeo, tutto o quasi tutto tace. Ad appena due settimane dalla consultazione i più coraggiosi candidati, anche se tuttora in  carica presso importanti istituzioni pubbliche, incontrano amici e simpatizzanti in salette da 40/50 posti a sedere.

Il diffuso disinteresse non è dato solo dal dubbio Europa sì o Europa no, conferma dell’euro o ritorno alla tanto lodata lira.

Tanti, infatti, sono gli elettori nauseati da un modo di far politica ad usum Delphini, sempre più contrassegnato da interessi personali, da arbitri e scandali ormai emergenti in tutti gli angoli del territorio nazionale.

Così si arriva ad attribuire straordinaria forza d’animo a quanti hanno deciso di accettare la candidatura in una delle 14 liste in gara per la Circoscrizione del Mezzogiorno d’Italia ( isole escluse ). In concreto non sono molti i candidati che esprimono appartenenza alla Campania e, in particolare, al salernitano.

Nel ‘Movimento 5 Stelle’ si leggono i nomi di Isabella Adinolfi, una trentaseienne di Nocera Inferiore, e di Michele Cammarano, un quarantenne nato a Salerno. Il Partito Democratico presenta alcuni candidati sufficientemente noti: la casertana Pina Picerno, famosa non solo per essersi laureata all’Università di Salerno con una tesi centrata sul linguaggio tipicamente ‘ irpino- italianizzato’ di De Mita, ma anche per avere sollecitato De Luca, lungo il transatlantico di palazzo Montecitorio, a dimettersi da uno dei due incarichi ricoperti; la consigliera regionale Anna Petrone, salernitana doc, il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino e un paio di extraregionali particolarmente presenti ed agguerriti: il lucano Gianni Pittella, europarlamentare uscente, fratello del governatore della Basilicata, portatore di una consistente eredità elettorale lasciatagli dal papà medico nel lagonegrese e Pino Arlacchi, anch’egli uscente, sociologo affermato anche in campo internazionale, di famiglia amalfitana trapiantata in Calabria. Questi ed altri candidati della lista sono impegnati attivamente nel corteggiare De Luca e il suo consistente seguito per un aiuto considerato determinante per il personale successo.

Si sa bene, però, che il sindaco non fa sconti a chicchessia. Orienterà il suo elettorato a favore di chi, tra gli aspiranti, è nelle condizioni e nelle capacità di meglio sostenere in futuro  l’agognata sua candidatura a presidente della giunta regionale della Campania.

Nella lista ‘ Italia dei valori’ non ci sono candidati salernitani. Si legge il nome di Angelo Di Pietro, un ragazzo irpino di 28 anni di Sant’ Angelo dei Lombardi  che sembra non abbia niente a che vedere col più blasonato Antonio.

La lista ‘ L’altra Europa con Tsipiras’, capeggiata dall’ottantasettenne scrittore Ermanno Rea e sostenuta da Sel, Rifondazione Comunista, Azione Civile e Partito Pirata, candida il quarantenne greco Alexis Tsipiras a presidente della Commissione europea.

Forza Italia, lista capeggiata da Raffaele Fitto, presenta, tra gli altri, la salernitana prof.ssa Marzia Ferraioli e l’immancabile Clemente Mastella. E’ presente anche  la Lega che ha come capolista Matteo Salvini, suo segretario nazionale. In lista è presente il trentottenne salernitano Luigi Pergamo.

Coraggiosa la presenza, nella lista del Nuovo Centro Destra – UDC, di Pasquale D’Acunzi, un tempo giovane rampante della DC, poi consigliere regionale e consigliere provinciale, permanentemente contagiato dalla passione politica.

C’è anche un ritorno di Marco Rizzo nella lista del suo partito Comunista  e di Angelo Bonelli nella compagine di ‘Green Italia – Verdi Europei’. Davide Vannoni, responsabile del tanto discusso metodo Stamina, capeggia la lista ‘ Io cambio – MAIE’.

Un nome noto a livello nazionale, quello di Bruno Tabacci, è a capo di ‘Scelta Europea’ mentre le due ignote compagini ‘Parlamentare Indipendente’ e ‘Movimento Bunga Bunga’ sono già di per sé molto anemiche in fatto di candidature. Infine ‘Fratelli d’Italia’ che sul territorio salernitano e campano è particolarmente vivace grazie, soprattutto, alla presenza di Antonio Iannone, uscente presidente della Provincia di Salerno. Autorevoli i capilista Giorgia Meloni e Giovanni Alemanno, entrambi già ministri della Repubblica e il secondo anche sindaco di Roma uscente.

E bene ricordare che è possibile dare fino a tre preferenze a candidati della stessa lista. Almeno una delle preferenze, però, va espressa a favore di candidato di sesso diverso dagli altri due. Insomma anche in queste consultazioni siamo costretti a valutare attentamente l’identità di genere degli aspiranti al Parlamento Europeo!

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