Archivio per giugno, 2014

UNA MANIFESTAZIONE LETTERARIA DI GRANDE, GRADEVOLE RESPIRO CULTURALE

30 giugno 2014

Salerno, 30 giugno 2014

 

Ambrogio IETTO

 

SUCCESSO DELLA SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL “ SALERNO LETTERATURA “

Con la ricca e variegata giornata culturale di ieri domenica si è chiusa felicemente la seconda edizione di Salerno Letteratura, questo festival singolare  del libro  che,  coordinato anche quest’anno da Francesco Durante, ha raggiunto risultati molto dignitosi, decisamente migliori degli esiti ottenuti nel 2013, quando improvvisazione e disfunzioni organizzative  prevalsero sull’ indubbio retroterra culturale  e sulla specifica competenza in campo bibliografico del giornalista – scrittore.

E il merito del successo di questa impegnativa manifestazione, avviata in anteprima domenica 22 con una rappresentazione teatrale strettamente  collegata ad un percorso letterario curato da Alberto Granese e scandito dalla Scuola Medica alla Ricciarda, nota tragedia di Ugo Foscolo, va riconosciuto proprio a Durante  che è riuscito a realizzare un intelligente e funzionale puzzle contraddistinto da una molteplicità di fattori sostanzialmente convergenti verso la più che buona riuscita di un’operazione piuttosto complessa.

Onestà intellettuale vuole che si evidenzi anche lo sforzo compiuto dall’Amministrazione comunale nella persona dell’assessore alla cultura Ermanno Guerra per la predisposizione degli speciali siti riservati alla presentazione dei testi, per la ricerca, di concerto col responsabile scientifico, degli interlocutori da invitare in quanto autori o critici/conduttori, per il coinvolgimento di decine e decine di ragazze e di ragazzi volontari impegnati nella distribuzione degli opuscoli contenenti il calendario ben illustrato degli eventi o delle bottigliette d’acqua minerale tra gli assetati spettatori, per i molteplici problemi collegati alla logistica della sistemazione alberghiera degli ospiti, per il diretto coinvolgimento di gruppi associativi motivati alla scrittura e alla lettura.

Ovviamente non sono mancate le insufficienze riguardanti la selezione dei testi e degli autori. Si è andati alla prevalente ricerca di libri redatti da autori già noti ed accreditati mentre alcuni comparti bibliografici (ad esempio la scuola, l’educazione, la politica ) non hanno trovato cittadinanza.

Di un Pino Aprile, tanto per essere meno generici, se ne poteva fare a meno per la parzialità e l’uso strumentale delle opinabili sue tesi.

Meno male che la presenza di Giuseppe Galasso ieri, al tempio di Pomona, ha ripristinato un approccio storicamente corretto nel tormentato rapporto Sud – Nord.

Il doveroso recupero della salernitana Eva Cantarella col suo “ Perfino Catone  scriveva ricette. I greci, i romani e noi”  ( Feltrinelli ) ha consentito di rendere straordinariamente gradevole e digeribile soprattutto il latino che  tratta degli usi, dei costumi, dei cibi e, finanche, dei parrucchini dei nostri antenati.

MISE A DISPOSIZIONE LE SUE NON COSPICUE RISORSE FINANZIARIE PER DONARE ALLE GIOVANI GENERAZIONI L’OPPORTUNITA’ DI CONOSCERE MEGLIO L’IDENTITA’ STORICO – CULTURALE DI SALERNO E DEL SUO TERRITORIO

28 giugno 2014

 

Salerno, 28 Giugno 2014

 

Ambrogio Ietto

 

ONORE A NINO BASSI

 

Stamani, alle 9.30, presso il cortile della Pinacoteca Provinciale in via Mercanti, su iniziativa della dinamica e motivata dr. ssa Barbara Cussino, dirigente del Settore Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno, cerimonia in onore e in ricordo dell’avv. Carmine Bassi, per gli amici e per i familiari affettuosamente denominato Nino, scomparso nell’ottobre dell’anno scorso. Perché questa testimonianza, perché il ricordo in una sede istituzionale ?

Semplicemente perché Nino fu persona di straordinaria sensibilità verso la cultura e la nostra città che gli aveva dato i natali.

Il forte legame con Salerno e la sua fascinosa storia si concretizzò in una ricerca viva, continua, in alcuni casi addirittura assillante di quanto tra stampe,  libri, giornali d’epoca, documenti, pergamene, cimeli, oggetti  vari potesse richiamare il passato e le tante vicende, luminose e tristi, esaltanti e decadenti, più o meno note, verificatesi sul territorio salernitano o in altri siti lontani ma riguardanti, comunque, le gesta di nostri antenati.

All’amore immenso nei riguardi della sua terra si accompagnava in Nino  l’animo proprio del fanciullo contraddistinto da innocente ingenuità, da estrema trasparenza, da una fertile curiosità, tutte qualità essenziali per alimentare continuamente la personale motivazione a saperne di più, a continuare a percorrere itinerari anche non semplici per la scoperta e l’acquisizione di questo o di quel documento.

Il suo nome era conosciuto ed inserito negli indirizzari di antiquari e collezionisti di tutta Italia che, ad ogni edizione rinnovata dei propri cataloghi, provvedevano ad informarlo delle novità.

Le sue personali disponibilità finanziarie furono utilizzate prevalentemente per questi acquisti. Chi conosceva Nino sapeva bene di questa sua passione per Salerno e il suo passato. Non c’era  iniziativa culturale sui Normanni, sulla Scuola Medica Salernitana, sui Longobardi, sullo sbarco anglo – americano del  1943 che non vedesse Nino, subito dopo la relazione dell’esperto di turno, timidamente avvicinarsi al tavolo della presidenza e mostrare un documento raro dell’epoca considerata o del personaggio storico illustrato.

Ovviamente l’altrui meraviglia, lo stupore dello studioso, l’attenzione mirata del collezionista costituivano il premio più ambito cui potesse aspirare il buon Nino approdato, nella ristretta cerchia degli amici di chi scrive in epoca, purtroppo, recente.

Biblioteca provinciale, Archivio di Stato e Biblioteca dell’Università degli studi  di Salerno  sono le istituzioni pubbliche beneficiarie delle donazioni di Bassi che considerava la messa a disposizione di giovani e di studiosi del suo prezioso materiale documentario un atto profondamente avvertito e desiderato.

Un riferimento particolare va fatto al ‘ fondo Giovanni Cuomo ’, ministro dell’Educazione Nazionale del governo Badoglio, insediatosi a Salerno il giorno 11 febbraio 1944.

A Nino la sollecitazione ad occuparsene fu avanzata dal suo collega e compagno di banco avv. Giovanni Parrilli, nipote del prof. Cuomo per ramo materno, preoccupato di salvaguardare una documentazione di cui considerava la particolare importanza storico – politica.

l prezioso lavoro di raccolta e di sistemazione degli atti e dei contributi significativi del ‘ fondo Cuomo’ , curato da Vittoria Bonani e Wilma Leone, è stato anche pubblicato nel 2008 dall’Editrice Gaia.

L’ABITUDINE DEL SINDACO DI SALERNO DI OFFENDERE LA CATEGORIA DEI GIORNALISTI CONSOLIDA NELL’OPINIONE PUBBLICA IL CONVINCIMENTO CHE ESSI SIANO DI FATTO SUBORDINATI A LUI

26 giugno 2014

 

Salerno, 26 giugno 2014

De Luca, Guerra e la stampa

Che Ermanno Guerra, assessore alla cultura del comune di Salerno,  sia un pacifista per taglio caratteriale e per formazione culturale e politica è un dato ampiamente acquisito e consolidato.  Anche chi non l’ha mai votato è pienamente consapevole che l’incontro con lui è sempre ricco di signorilità, stile, buona educazione, garbo, discrezione, cortesia. I più vecchi come chi scrive, nel suo modo di agire e di fare, nella sua espressività facciale, ritrovano i tratti distintivi del suo papà, dottore in legge ma maestro elementare per scelta presso il Quarto Circolo di Salerno.

Le esperienze politico – culturali pregresse richiamano l’originaria appartenenza al partito repubblicano, l’opportuna sua successiva adesione non tanto al partito dei democratici di sinistra e, quindi, al partito democratico quanto alla linea autonoma tracciata, a seconda dei casi e delle circostanze, da Vincenzo De Luca che è ben consapevole delle spiccate doti di mediatore e di galantuomo del collaboratore.

Il lungo preambolo aiuta a comprendere di Guerra anche le ottime doti di pompiere, pronto a dirimere contese e a placare l’ira altrui. Questa volta l’opera preziosa dell’assessore – medico è stata facilitata dalla messa in cantiere di ‘Salerno Letteratura’ le cui prime manifestazioni appaiono meglio programmate e, senza dubbio, meno arruffate dell’edizione dell’anno scorso.

Si sa che nell’ultima omelia televisiva tenuta da De Luca venerdì scorso il sindaco ha raccomandato ai suoi fedeli ascoltatori di comprare zeppole al posto dei quotidiani che di solito, a suo avviso, ‘ scrivono palle per vendere qualche copia in più’. Al giornalista è andato l’attributo – appellativo  di ‘ cialtrone’, lemma che, secondo il vocabolario Treccani, sta a significare anche ‘ persona volgare e spregevole, arrogante e poco seria, trasandata nell’operare, priva di serietà e correttezza nei rapporti personali’.

In precedenza il linguaggio di De Luca, sempre tendente alla scurrilità, alla volgarità, alla trivialità, alla sguaiataggine,  si è nutrito soprattutto di termini quali cafoni e imbecilli lanciati ad una generica componente della comunità e della realtà politica. Ora il riferimento è ad una categoria riconosciuta da un ordine professionale, legge n. 69/1963, che all’articolo 1 precisa che ‘ tanto gli Ordini regionali e interregionali quanto l’Ordine nazionale, ciascuno nei limiti della propria competenza, sono persone giuridiche di diritto pubblico ‘.

A differenza, quindi, di offese dirette genericamente a quanti si ritengono ‘ cafoni’ o ‘imbecilli’ (l’appartenenza ad una di queste due categorie è un po’ difficile che venga riconosciuta dai diretti interessati ! ),   nel caso in oggetto  si tratta di professionisti che esercitano in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista.

Essi e, più specificamente, quelli che operano a pieno tempo a Salerno e provincia, senza dar vita ad azione giudiziaria per l’ipotetico reato  di diffamazione, avrebbero potuto manifestare indignazione,  risentimento. In modo garbato ha richiamato il fatto, per quanto risulta, recentemente soltanto Gabriele Bojano, oltre che Tommaso D’Angelo, direttore di “ Cronache del Salernitano “, quotidiano cui lo scrivente collabora con assiduità ed entusiasmo giovanile.

Tutti gli altri e, in verità lo stesso Bojano, compaiono alla corte di ‘ Salerno Letteratura ‘ sia pure con ruoli diversi. Se ne contano, infatti, almeno una quindicina con a capo i direttori delle testate locali. Poi ci sono i grandi a cominciare dallo stesso curatore della rassegna Francesco Durante, già fino a poco tempo fa redattore capo del ‘Corriere del Mezzogiorno’, il suo neo – direttore Antonio Polito, l’editorialista Paolo Macry.

Per carità, ognuno è libero di compiere le proprie scelte in piena autonomia. Sapere, però, che chi ti invita ti ha chiamato chiassosamente cialtrone dovrebbe produrre qualche effetto. Invece nulla. C’è, quindi, da rilevare l’opera preziosissima svolta dall’assessore Guerra  che, di certo, con i modi signorili che lo contraddistinguono, avrà detto a qualcuno degli invitati un po’ riluttante: “ Suvvia, non te la prendere, sai bene che il sindaco è fatto così. Può anche sembrare che offenda il prossimo, invece trattasi di semplice linguaggio colorito “.

Il problema  serio è proprio questo: De Luca, persona di intelligenza molto fine, sa che determinati modi di dire piacciono a buona parte dei suoi ascoltatori – elettori che il giorno dopo, dal tabaccaio o al supermercato, riprendono testualmente i vocaboli offensivi utilizzati e li enfatizzano.

Egli, però, dopo i ricorrenti interventi di didattica diseducativa, tenta di salvarsi, organizzando ‘Salerno Letteratura’ ed invita i più blasonati esponenti del giornalismo salernitano e partenopeo a prendervi parte attiva.

Può capitare, però, che per caso qualcuno fuori dal coro, pur grato al sindaco per le belle serate di cultura offerte ad un’altra categoria di elettorato salernitano, bisognevole di formazione continua,  nel partecipare all’ottimo recital di Roberto Del Gaudio per l’omaggio a Dino Campana, si lasci sfuggire: “Poverino il toscano di Marradi, allora egli non era l’unico a soffrire di fragilità nervosa ? “.

FARE SQUADRA TRA ATENEO ED ISTITUZIONI PUBBLICHE E PRIVATE SIGNIFICA MIGLIORARE ULTERIORMENTE LA QUALITA’ DELLA DIDATTICA E DELLA RICERCA DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SALERNO

24 giugno 2014

Salerno, 24 giugno 2014

 

Ambrogio IETTO

Università di Salerno: si può fare di più e di meglio

 

A commento dell’indagine annualmente portata avanti da ‘ Il Sole 24 Ore ‘ Gianni Trovati testualmente scrive: “ Con la sola eccezione di Salerno, al 22° posto,  gli atenei meridionali si affollano nella seconda parte della classifica generale “.

Questa considerazione, inserita nel corpo del servizio giornalistico riservato alla ‘qualità degli atenei ‘, evidenzia e pone all’attenzione degli addetti ai lavori, degli stessi studenti e delle loro famiglie la specificità dell’azione formativa di un’università del Mezzogiorno che non può fregiarsi di una lunga storia come la Federico II  di Napoli ( 56° posto ), l’ateneo di Bari ( 57° ), quello di Palermo ( 29° ), di Cagliari ( 53° ex aequo ), di Catania ( 51° ), Bari Politecnico ( 46° ), di Messina (38 ° ) o di consolidate   università del Centro Nord quali la Siena Stranieri ( 24^ ex aequo con Pisa ), Trieste e Genova (26^ ex aequo), Roma La Sapienza ( 28^ ), Roma Tre ( 37^ ), Roma Tor Vergata ( 42 ^ ), Parma ( 31^ ), Urbino ( 44^ ), Camerino ( 45^ ).

Di particolare significato il 16° posto della nostra Università nel comparto della ricerca, tenendo, però, conto che nello speciale indicatore riguardante la capacità di attrazione di risorse per progetti di ricerca l’ateneo della valle dell’Irno si colloca al secondo posto dopo Macerata, confermando un alto indice di competitività. I dati di cui sopra servono, in prospettiva, a migliorare il grado di attrattività dei nostri due Campus di Fisciano e di Lancusi di Baronissi.

A Salerno, in rapporto alla qualità della didattica e della ricerca, potranno affluire non solo studenti del nostro entroterra ma anche giovani di altre regioni non solo meridionali ma anche del Centro – Nord considerata anche la buona qualità del clima e delle strutture edilizie e strumentali funzionali a più stimolanti processi di apprendimento.

La riflessione spinge anche a partecipare ai non pochi genitori, lusingati di avere figli studenti universitari presso atenei del Centro – Nord, che sono ben 9 su 15 le Università, collocate ai primi posti nell’indicatore dell’attrattività, che si collocano, per qualità della didattica e della ricerca, piuttosto lontane dal 22° posto di Salerno.

Presumere di essere considerati più blasonati, attenti e responsabili nel consentire ai figli di andare a  studiare in località lontane dal luogo di residenza significa porsi sul medesimo piano del proprio figliolo che molto spesso è motivato soltanto dal bisogno di vivere esperienze di vita più autonome e libere. Senza dire che i costi di residenza e di frequenza incidono non poco sul bilancio familiare.

Anche l’indicatore relativo al tasso di studenti in cerca di lavoro a un anno dal titolo di laurea conseguito, pur collocando Salerno al 48° posto, conferma che, a confronto  di buona parte degli atenei meridionali, il titolo acquisito a Salerno è considerato qualitativamente più affidabile e spendibile da parte di imprenditori privati e di liberi studi professionali.

Preoccupanti i dati riguardanti la percentuale degli studenti  idonei  che hanno ottenuto la borsa di studio. Sono 22 gli atenei che hanno potuto gratificare il 100% degli studenti considerati idonei. Di questi solo tre sono collocati al Sud ( Foggia, L’Aquila e Potenza ) mentre Salerno ha potuto premiare soltanto il 40,26%  dei titolati.

Il che conferma che istituzioni pubbliche, istituti bancari ed enti preposti anche alla valorizzazione e al sostegno di giovani motivati allo studio e dotati di potenziali, significative qualità, a Salerno e sul suo territorio nicchiano, determinando la collocazione della nostra Università al 55° posto su 61 atenei. E dire che secondo lo statuto dell’ateneo salernitano, legittimato da decreto rettorale del 12 giugno 2012, nel rispetto della legge n. 240/2010,   su proposta del rettore pro – tempore Raimondo Pasquino, sono stati inseriti nel Consiglio di Amministrazione Guido Arzano, presidente della Camera di Commercio, e Mauro Maccauro, presidente dell’Associazione degli Industriali.

Pur nella considerazione della loro ‘esperienza professionale di alto livello ’   arricchita da ‘ necessaria attenzione alla qualificazione scientifico – culturale ‘ è possibile dedurre che la proposta Pasquino abbia tenuto conto, in particolare, dell’esigenza di favorire un percorso privilegiato tra formazione universitaria e mondo dell’imprenditoria e delle attività mercantili.

Essa, però, ha voluto anche sperare, grazie all’apporto dei due rappresentanti, in una mirata attività   promozionale a favore di studenti volitivi, capaci e creativi.

Infine una nota non nuova da parte di chi scrive.

Per il prossimo anno, nello speciale schema valutativo della qualità dell’offerta formativa, sarà anche inserito un terzo settore che ai aggiunge alla didattica e alla ricerca. Esso richiama un compito già assegnato istituzionalmente alle Università. Farà riferimento alla nobile missione di ‘ portare il patrimonio di conoscenze fuori dall’università’ per incidere in modo significativo sulla complessa comunità circostante. L’Università di Salerno ha un debito gravissimo nei riguardi della città di cui non sempre si onora di portare il nome. La distanza chilometrica tra i due Campus e la città non è abissale ma non si può pretendere che adulti residenti nei centri abitati più importanti della provincia si rechino ad uno dei due Campus per seguire un convegno di studi o un seminario che possa produrre una positiva ricaduta in fatto di formazione continua anche per coloro che sono fuori dal circuito universitario. Su questo campo Comune di Salerno e Rettorato debbono darsi da fare, arrivando anche a siglare una specifica convenzione che preveda  impegni precisi per l’ente locale.

Insomma il nostro Ateneo è in buona salute ma traguardi migliori possono essere raggiunti con  intese salde tra quanti sono interessati al valore trainante della cultura e dei saperi.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi