Archivio per luglio, 2014

DE LUCA HA RIPROPOSTO LA FICTION DE “IL MAESTRO CON LA BACCHETTA”

31 luglio 2014

 

Salerno, 30 luglio 2014

 

Ambrogio IETTO

 

L’ultimo show del Sindaco di Salerno

 

Sono trascorsi oltre cinque anni da quel marzo del 2009, quando all’interno della Galleria Capitol si riproposero più puntate di una fiction dal possibile titolo “ Il maestro con la bacchetta “.

Allora mi venne da scrivere che ‘ riferire su questa immagine piuttosto non comune di un sindaco impegnato con corsi intensivi a spiegare alla sua gente anche il corrispondente italiano del termine inglese crescent ( fila di case disposte a semicerchio o, più elegantemente, a falce di luna o a mezzaluna ) avrebbe anche potuto sollecitare chi scrive a raccontare l’antipatico episodio del proprio coetaneo redarguito come uno scostumato ed un cafone. Né conveniva poi aggiungere il ‘ cretino’ gridato ad alta voce da parte di quest’ultimo nei riguardi del proprio sindaco ’ ( ‘Pensare e scrivere in libertà ‘, Ediz. Plectica, pag. 264 ). L’altra sera è stata piazza Portanova la situazione ambientale scelta per un vero e proprio comizio centrato su un ventennio di logorio fisico e mentale da paragonare ad un’intera esistenza travagliata, a quanto pare, dalla testardaggine di quattro spocchiosi impiccioni proclamatisi ambientalisti, dall’incomprensione di una molto contenuta pattuglia di dilettanti scrivani che osano mettere in discussione le verità proclamate e da due – tre apprendisti stregoni nelle vesti di magistrati fuori dal coro che si ostinano ad essere tanto curiosi da voler sapere qualche particolare inedito di una vita intera spesa a favore di un popolo ingrato, meritevole, in verità, di dimorare in una di quelle favelas che pullulano nelle grandi città brasiliane.

Eppure De Luca, nel corso dell’ultima omelia televisiva, stigmatizzando possibili iniziative legislative in sede regionale finalizzate a rendere più problematico l’ambizioso e desiderato suo percorso verso Palazzo Santa Lucia, si autodefiniva semplicemente una ‘persona   modesta’.

L’altra sera, invece, ha dimostrato ancora una volta, nel mentre utilizzava centinaia di slide accuratamente commissionate ai suoi collaboratori ed impegnava oltre due ore del suo tempo a documentare la propria grandeur, di avere segnato, in linea di continuità con suoi autorevoli compagni di merenda veterocomunisti, l’ennesima svolta di Salerno.

Il personaggio, in verità, comincia in non pochi suoi amministrati ad alimentare sentimenti di pena e di indulgenza cristiana, ad incentivare nel comune benpensante la disponibilità a comprendere che talune forme di precocità senile acuiscono in misura incommensurabile antichi limiti comportamentali giustificati in gioventù da improponibili ideologismi sconfitti dalla storia.

PREMIO DI NARRATIVA “TORRE PETROSA” 2014 = VILLAMMARE ( Salerno ) = I LIBRI FINALISTI: ” Bella mia” di D. Di Pietrantonio, ” La linea di fondo” di C. Grattacaso e ” Sento la neve cadere” di D. Infante

29 luglio 2014

COMUNE DI VIBONATI ( SALERNO )

Premio letterario “ Torre Petrosa “ = Ottava Edizione 2014

COMMISSIONE TECNICA

Verbale dei lavori e delle decisioni assunte

 

Nei giorni 16 giugno 2014, dalle ore 16.30 alle 19, 1 luglio, dalle 16.30 alle 19, 14 luglio dalle ore 10 alle 13, 21 luglio dalle ore 16.30 alle 19.15 e 28 luglio 2014, dalle 16.30 alle 19, presso la direzione dell’Istituto Comprensivo “ Santa Croce “ in SAPRI ( Salerno ), si sono svolte le riunioni della Commissione Tecnica preposta alla selezione dei tre libri di narrativa concorrenti all’ottava edizione del Premio letterario ‘Torre Petrosa’ indetto dall’Amministrazione Comunale di VIBONATI rappresentata dal sindaco dr. Massimo Marcheggiani.

Ai predetti lavori sono stati sempre presenti i componenti della stessa Commissione Tecnica nelle persone delle signore dr. sse Antonietta Cantillo, Barbara D’Alto, Raffaela Luciano e dei dottori Vincenzo Abramo, Lorenzo Latella e Biagino Limongi, quest’ultimo recentemente designato dal sindaco dr. Marchiggiani.

Il coordinamento delle sedute, svoltesi in un clima di indispensabile serenità e di stima reciproca, è stato affidato al presidente della Commissione prof. Ambrogio Ietto.

Nel corso della prima seduta ( 16 giugno ) sono state concordate le procedure da seguire per pervenire ad un giudizio finale su ogni libro concorrente, frutto dell’avvenuta lettura del testo da parte di almeno tre componenti della Commissione e di una valutazione sostanzialmente coincidente per la significatività del contenuto, lo stile narrativo, l’essenziale correttezza formale e il possibile grado di coinvolgimento e di compartecipazione logico – emotiva del lettore. La redazione, per ogni testo in esame, di una scheda bibliografica, felicemente collaudata nelle precedenti edizioni del ‘Premio’, documenta il lavoro in itinere e finale svolto dalla stessa Commissione.

Nella successiva riunione dell’uno luglio si è proceduto all’inventario dei libri pervenuti entro i termini di scadenza fissati dal bando e che qui si elencano:

N°           Editore                          Autore                        Titolo

1       Sovera                                 A. Chiappero         Cuore meccanico

2           “                                       A. Melzer                 Anche le rose hanno l’anima

3       La caravella                         V. Bergamante       Io sudo

4       Scrittura e Scritture           R. Colangelo             Le pistole di Donna Colomba

5             “             “                     D. Infante                 Sento la neve cadere

6             “             “                     E. Pennino                 Tutti gli amici di Anna

7       FI Editore                         P. Zarrella                   Avanzi- Storie straordinarie di ordinario disagio

8       Acar Edizioni                     G. Lupi                       Calcio e acciaio. Dimenticare Piombino

9       Grafica elettronica           G. Riccio                     Da 400 a 40

10     LIT Edizioni – Elliot           D. Di Pietrantonio   Bella mia

11     Nutrimenti                         C. Grattacaso           La linea di fondo

12     Pironti                                 C. Genovese             La fontana di Bellerofonte 1820

13         “                                    M. Roccasalva           L’enigma del sarcofago

14     Impressioni grafiche       L. Ravera                 Storia del branco

15     Ediz. Insieme                     R. Russo                   Il postino supplente

16     Ed. Meligrana                   A. Rundo                   Come vuole il mare

17         “                                     E. De Filippo             Un gioco da ragazzi

18     Plectica                               C. Iannotti                 Lucia di Tolve

19     A. Dellisanti                       P. Melone                 Amore, guerra e comunismo … Storie di reduci…

20    Este Edizioni                     M. T. Cremonini     L’amore sociale

2

 

21     Este edizioni                           L. Bosi                         Al tempo dei lupi

22     Edizioni del faro                     F. Picco                       Le gemme di Ghenmaa

23                 “                                 M. Marocco               NICOVID – Piccoli momenti di buio

24     V. Porfidio Editore               E. Catenazzo               MIMIO’-Il folletto con le orecchie a punta

25     La memoria del mondo       M. Bottino                   Whitesands

26                 “                   “             E. Scarioni                   Betsy – Romanzo Pulp

27                 “                   “             R. Principato               I demoni di mezzanotte

28                 “                   “             M. P. Trevisan             Le farfalle di Ebensee – L’eredità dell’amore

29     Controcorrente                     E. Capuano                 Quel ponte sul fiordo di Furore

30     Liber Aria                               D. De Marco               Mia figlia spiegata a mia figlia

 

Su decisione unanimemente assunta la Commissione non ammette al ‘ Premio ’ il libro di P. Bunzio “ Kin dei monti “ ( Edizioni A. Manzoni ) perché già pubblicato in una precedente edizione del marzo 2008.

Nelle riunioni successive ( 14 – 21 e 28 luglio 2014 ), come da cronoprogramma di lavoro e nell’assoluto rispetto dei criteri ampiamente ed unanimemente condivisi nella riunione preliminare, si è proceduto alla graduale selezione delle opere pervenute, compiendo una permanente comparazione con tutti i testi giudicati in precedenza.

La Commissione tecnica, nel sottolineare il miglioramento qualitativo della produzione libraria pervenuta , prima di entrare nel merito dei testi da selezionare e da affidare al vaglio della giuria popolare,

d e c i d e

di riservarsi anche l’individuazione di due libri ai quali attribuire una menzione onorevole.

Un ulteriore sforzo di comparazione tra i testi già considerati degni del round finale consente alla Commissione tecnica di pervenire all’unanimità alla selezione dei tre libri che concorreranno all’attribuzione del premio letterario ‘ Torre Petrosa’Ottava edizione mediante voto segreto della giuria popolare da esprimere la sera di domenica 24 agosto 2014.

Eccoli elencati, tenendo conto della lettera iniziale del cognome dell’autore:

Donatella Di Pietrantonio, Bella mia, editore Elliot. Motivazione: “ Uno scritto dalla straordinaria forza poetica e dall’ indubbia efficacia narrativa che, attraverso il dolore e il disfacimento, risale l’impervia strada della speranza e della riappropriazione di sé “.

Claudio Grattacaso, La linea di fondo, Ediz. Nutrimenti. Motivazione: “Storia di una sconfitta professionale e umana dove il gioco del calcio diviene metafora che disegna la complessa geometria delle vicende umane. Un passato irrisolto, sentimenti spezzati che il tempo ha trasformato in tormenti, ricordi che arrivano sul dorso dell’anima come fitte dolorose, creando un inferno privato, un vicolo cieco da cui il protagonista, ed io narrante, fatica ad uscire “.

Domenico Infante, Sento la neve cadere, Ed. Scrittura e Scritture. Motivazione: “ Storie intrecciate di personaggi e vite di famiglia. Protagonista la terra, la sua forza evocativa, la suggestione dei ritmi della natura e delle stagioni a sfondo del periodare sofferto della vitae degli avvenimenti di realtà asciutte, autentiche di una Sicilia contadina in cui la vecchiaia costituisce valore aggiunto.Una narrazione condotta con sorprendente efficacia, struggente nell’essenzialità descrittiva, profonda nell’indagine dei sentimenti “.

Sempre con voto unanime la Commissione Tecnica

d e l i b e r a

di assegnare la menzione onorevole alle seguenti due opere con la motivazione accanto riportata:

1 ) Luigi Bosi, “ Al tempo dei lupi “, Este Edizioni. Motivazione:

 

3

 

“ Romanzo di grande maturità letteraria e di originale contenuto narrativo, condotto sullo sfondo di una natura selvaggia e violenta capace di mettere a fuoco sentimenti umani di uguale intensità. Snello ed evocativo il tessuto linguistico che dipinge paesaggi di primitiva bellezza “.

2 ) Claudio Iannotti ( Luigi Rossi ), “ Lucia di Tolve “, Plectica. Motivazione:

“ Romanzo storico accuratamente documentale del XV secolo con diretti riferimenti ed intrecci alla contemporaneità. Ricorrendo all’espediente letterario del ritrovamento dello ‘ scarafaggio’ l’Autore ripercorre la storia di una comunità montana del Mezzogiorno d’Italia di cui descrive l’ambientazione ed il modus vivendi all’ombra delle grancie basiliane. Tanto costituisce l’occasione per sottolineare la portata del fenomeno cenobico dei monaci, il rapporto con le popolazioni, la cura dei documenti e la trasmissione del sapere. Centrale la figura di una piccola donna, Lucia, e la sua vicenda personale nella unicità di genere tenuto conto della contestualizzazione e della più generale condizione femminile “.

La Commissione tecnica, nel rispetto di quanto previsto dall’ultimo comma dell’articolo 3, prende in esame le proposte riguardanti la concessione del trofeo “ Torre Petrosa “ ad una ‘ personalità del mondo accademico, giornalistico o scolastico distintasi per la particolare opera di promozione culturale svolta nell’ambito del territorio campano’.

La commissaria dr. ssa Antonietta Cantillo avanza la candidatura del prof. Gioacchino Vaiano, dirigente scolastico in pensione residente a Sapri, del quale vengono evidenziate alcune essenziali qualità culturali ed umane. L’adesione alla proposta è corale da parte dell’intera Commissione che delinea il seguente profilo

del prof. Vaiano:

“” Particolarmente sensibile al fascino della terra e dei costumi della sua gente, alimentato da un solido e fertile retroterra culturale, incline a trasformare ricordi e gioia di vivere in versi di straordinaria tenerezza,

Gioacchino Vaiano,

già docente e dirigente scolastico di innegabile autorevolezza, di grande umanità e di profonda fede, continua ad essere per le comunità del Golfo di Policastro e, in particolare, per la natìa Torraca, promotore generoso di saperi e di cultura ed elargitore entusiasta di ottimismo “”.

Il presente verbale, redatto nella seduta finale di lunedì 28 luglio 2014, è condiviso e sottoscritto dai componenti della Commissione Tecnica

 

Vincenzo Abramo              ______________f.to______________

 

Antonietta Cantillo             ______________f.to______________

 

Barbara D’Alto                   ______________f.to______________

 

Lorenzo Latella                  ______________f.to______________

 

Biagino Limongi                 ______________f.to______________

 

Raffaela Luciano               _____________f.to_______________

 

             Ambrogio Ietto, presidente della Commissione

 

____________f.to_________________               

 

 

 

 

 

 

 

 

IN CERTI CONTESTI C’E’ UN FONDAMENTALE BISOGNO DELL’INNO DI MAMELI

28 luglio 2014

 

Salerno, 28 luglio 2014

 

Ambrogio IETTO

Grazie Nibali

 

E’ possibile che anche una breve nota di commento alla meritata vittoria conquistata da Vincenzo Nibali al tour de France corra il rischio di essere stancamente collocata tra le manifestazioni di un’obsoleta retorica e di una superata enfasi.

Strano popolo il nostro.

Si vive il lungo percorso propedeutico alla partecipazione della nazionale di calcio ai mondiali con comprensibile ansia come si elaborano, con non celata trepidazione, calcoli anche un po’ complicati per far aumentare il tasso di probabilità e di speranza per superare primo e secondo turno ed accedere così alla fase finale.

Questa condizione psicologica individuale e collettiva va compresa e, per certi aspetti, anche condivisa a causa del sempre più crescente fenomeno che contraddistingue il gioco del calcio in dimensione planetaria. Ancora ieri l’altro il napoletano di Frattamaggiore Lorenzo Insigne si interrogava sulle considerazioni intrecciatesi nel corso della fase post-mondiale in fatto di responsabilità, aggiungendo che quando si perde ad essere chiamata in causa è l’intera squadra e non la componente giovanile di essa o quella dei blasonati.

Nello sport del ciclismo l’apporto dei colleghi di squadra è prezioso e Nibali, nel leggere il testo delle previste dichiarazioni ai Campi Elisi, ha manifestato l’accorato senso di gratitudine nei riguardi di quanti hanno collaborato al suo successo.

Resta determinante, però, il ruolo svolto dal protagonista, il disegno da lui delineato ad inizio di stagione quando non escluse l’eventualità di poter realizzare il sogno concludendo il tour con la conquista della maglia gialla.

Quell’obiettivo si collocava a sua volta in linea di continuità con un più ampio e delicato progetto di vita che lo spinse a diciotto anni a lasciare Messina e a raggiungere quella terra di Toscana, decisamente più favorevole soprattutto dal punto di vista dei supporti tecnici e del sostegno di una comunità da sempre particolarmente sensibile allo sport della bici.

E allora quei tricolori sbandierati ieri in tutta l’area dell’Arco di Trionfo, quell’inno di Mameli diffuso dagli altoparlanti lungo la Senna assumono un significato particolare soprattutto se considerati sfondo ed accompagnamento musicale dell’espressione facciale di questo ragazzo meridionale, compostamente commosso, che deve alla sua tenacia, ad una volontà ferrea, alla fatica fisica e mentale sostenuta, alla cultura del sacrificio e della rinuncia praticata il traguardo raggiunto.

E che questo giovane sia un meridionale della Sicilia non fa retorica a conferma che tratti distintivi e significativi dell’identità della persona sono presenti al Nord e al Sud d’Italia e in ogni angolo del mondo.

PUO ‘ DARSI CHE LA VITTORIA AL TOUR DE FRANCE DI NIBALI, SICILIANO TRAVESTITO DA TOSCANO, CONVINCA I RESISTENTI DI PALAZZO MADAMA AD ACCONTENTARE MATTEO RENZI

26 luglio 2014

 

Salerno, 26 luglio 2014

 

Ambrogio IETTO

Enzo, fammi sognare !

 

Meno male, Nibali. Ieri mi sono preoccupato per te quando lo speaker della TV ha dato notizia della maxicaduta verificatasi al tour ad appena tre chilometri dalla piovosa cittadina di Bergerac, luogo d’arrivo della diciannovesima tappa.

Ancora una volta fortuna ed intelligenza ti hanno consentito di evitare il ruzzolone. Un motivo in più per attribuire il valore che merita la frase che il poeta e drammaturgo marsigliese Edmond Rostand ebbe a scrivere nel suo ‘ Cyrano di Bergerac’ :

“ Se per caso ti arriva il successo, non dovere nulla a Cesare, prendere tutto il merito per te solo e, disprezzando l’edera, salire anche senza essere né una quercia né un tiglio, salire, magari poco, ma salire solo”.

E tu, Enzo, ti sei costruito da solo, prendendo il coraggio a diciotto anni di lasciare papà e mamma a Messina e trasferirti in quel di Mastromarco, la non folta frazione del comune di Lamporecchio, in provincia di Pistoia.

Nel giro di qualche anno la tua intuizione ha rivelato di possedere i requisiti validi per essere presa in seria considerazione. Tu, infatti, percepivi di essere potenzialmente dotato per costruire un rapporto significativo con la bici. Le tue sgroppate verso le pendici dei monti Peloritani costituivano l’occasione gradita per dimostrare a te stesso che un percorso contraddistinto da saliscendi e pendii faceva proprio a tuo agio. Forse non ti appagava molto, in senso antropologico, il prevalente interesse dei tuoi amici nei riguardi del gioco del calcio.

Qualcuno dei tuoi conoscenti meno giovani dovette parlarti, però, di un tuo concittadino, Giovannino Corrieri, anch’egli, a suo tempo, giovanissima promessa del ciclismo siciliano, che, sollecitato da un messinese emigrato a Prato, prese tanti anni prima di te la stessa decisione.

Qui, in un borgo vicino, era nato il generosissimo Fiorenzo Magni e poco lontano da Firenze, a Ponte ad Ema, viveva Gino Bartali, il famoso Ginettaccio.

Queste o altre motivazioni ti hanno spinto, comunque, a raggiungere quei posti ove ora è stato costituito addirittura un club dedicato a te, solennemente battezzato CanNibali.

Come vedi necessita salire, anche se si tratta di salire poco, senza mai arrendersi.

Anche grazie al tuo concittadino Giovannino Corrieri, definito dalla stampa dell’epoca ‘ mitico gregario del ciclismo eroico’, mi sei diventato particolarmente simpatico.

Ricordo bene, Enzo, quel pomeriggio del 24 maggio 1949 quando a Salerno si concluse la quarta tappa del giro d’Italia proveniente da Cosenza. Assistito e protetto dal mio anziano amico Domenico Verderame, leader dei bartaliani di Bellizzi, mi trattenni per oltre due ore sotto le finestre dell’hotel Montestella a gridare ‘Gino, Gino’.

A contenere l’entusiasmo di oltre mille tifosi fu proprio il tuo concittadino che, affacciandosi da una finestra del primo piano dell’hotel, ci preannunciò il successivo saluto da parte del nostro idolo.

Altri tempi, caro Nibali.

Come ben sai gli storici confermano che fu proprio la vittoria di Gino Bartali al tour de France del 1948 ad allentare le reazioni dei sostenitori di Palmiro Togliatti, capo dei comunisti italiani, ferito gravemente in un attentato proprio in quei giorni.

Chissà, Enzo, dopo aver superato brillantemente oggi la tappa a cronometro che vi condurrà da Bergerac a Périgneux e conquistando ai Campi Elisi la vittoria di questo tour, ricordando anche il lontano trionfo di 16 anni fa del compianto Marco Pantani, chissà che tu non riesca a dare un aiutino determinante all’ormai tuo corregionale presidente del Consiglio Matteo Renzi, convincendo i senatori di Palazzo Madama a non replicare la sceneggiata di ieri, quando sono andati in pellegrinaggio al Quirinale per sollecitare papà Giorgio a tirare le orecchie al suo giovane delfino.

Perciò Enzo, ti prego, continua a farmi sognare!

 

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi