Frecciabianca consente l’individuazione dei trafficanti

Salerno, 9 agosto 2014

Ambrogio IETTO

                                                                  BENVENUTA FRECCIABIANCA

I cittadini sapresi sono stati sempre orgogliosi del loro scalo ferroviario che ha contribuito non poco allo sviluppo della cittadina, in linguaggio giornalistico spesso definita centro capofila del Golfo di Policastro.

Per certi aspetti, dopo il doveroso richiamo alla sfortunata impresa del ‘ giovin dai capelli d’oro’, riproposta anche attraverso la denominazione data ad alberghi, ristoranti e pizzerie, che hanno recuperato i ‘trecento ‘, lo ‘scialandro ‘, la’ spigolatrice’ e, ovviamente, Pisacane in persona, non resta che il riferimento alla stazione ferroviaria, giustamente considerata vitale e strategica per quanti, residenti in un’area molto vasta che va dalle zone rivierasche collocate tra Marina di Camerota e Maratea- Praia a Mare a quelle collinari da Sanza a Lagonegro – Lauria, utilizzano il treno per viaggi sia brevi sia lunghi. All’inizio del ventesimo secolo furono decine le famiglie di origine calabrese che si insediarono a Sapri perché la dirigenza dell’epoca delle Ferrovie dello Stato aveva ritenuto opportuno insediare, presso questo scalo, i servizi essenziali di supporto al traffico ferroviario il cui coordinamento era affidato al Compartimento di Reggio Calabria.
Così l’ente non indugiò nel realizzare anche alloggi propri da assegnare alle famiglie dei dipendenti trasferiti. La crescita demografica s’intensificò, stimolando anche abitanti delle località collinari di Torraca, Tortorella, Caselle in Pittari, Casaletto a trasferirsi nella località rivierasca. Di conseguenza, nel giro di pochi anni, Sapri divenne anche centro di studi e di importanti attività commerciali.
Non pochi suoi cittadini danno per acquisito, in un prossimo futuro, lo spostamento alla stazione di Sapri dei convogli ‘ Freccia Rossa ‘ ed ‘Italo’ che potrebbero fruire di servizi di rimessaggio più completi ed efficaci di quelli disponibili presso la stazione di Salerno.
La denominazione ‘ Frecciabianca ‘, intelligentemente attribuita dagli inquirenti della Procura di Lagonegro e dai Carabinieri della Compagnia di Sapri all’indagine che ha portato a sei provvedimenti di custodia cautelare in carcere e ad altri otto limitati agli arresti domiciliari, fa riferimento all’unico treno classificato di alta velocità che consentiva a trafficanti non solo un viaggio più veloce da Napoli, sede del rifornimento di droga, a Sapri ma anche, in teoria, più distinto pur se di particolare evidenza. Giovedì sera, tanto per sottolineare la molto relativa scaltrezza dei pusher pendolari del traffico di stupefacenti, sul treno regionale in partenza dalla stazione di Salerno alle 20.06 si trovava chi scrive diretto a Sapri, un noto avvocato penalista del foro salernitano e un alto dirigente della sede Rai di Napoli.
I trafficanti sapresi pensavano di farla franca, viaggiando su ‘ Frecciabianca’. Gli uomini della Benemerita hanno consentito agli stessi di ostentare sicurezza ed uno status economico – sociale elevato per poi seguirne le tracce lungo le spiagge più frequentate del Golfo. Probabilmente i viaggi nel periodo scolastico risultavano meno frequenti ma sufficienti per distribuire droga all’utenza degli adolescenti e dei giovani frequentanti le scuole secondarie operanti a Sapri. Luglio ed agosto,però,offrono un mercato nuovo e più dovizioso.
Da mezzanotte in poi gli spazi antistanti gli stabilimenti balneari e i ritrovi di Villammare, Policastro, Scario, Sapri pullulano di giovani le cui famiglie preferiscono trascorrere qui le vacanze. Ragazzi e ragazze ostentano con sufficienza e presunta maturità cognitiva bottiglie di birra a iosa. Non sono pochi quelli che attendono i fornitori di fiducia. Le tariffe si conoscono e la trattativa si concretizza in tempi molto brevi e in angoli relativamente nascosti.
Il successo arriso a ‘ Frecciabianca’ non può che stimolare ulteriormente gli uomini dell’Arma Benemerita a perseverare nell’attività di prevenzione grazie ad un lavoro di intelligence decisamente più raffinato di quello messo in opera da trafficanti anche aggressivi ma sedotti dall’unico treno classificato ad alta velocità, precursore delle più blasonate ‘Frecce’ volute da Moretti e degli omologhi ‘Italo’ di Luca di Montezemolo.

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