CONCORSO A DIRIGENTE SCOLASTICO IN CAMPANIA: LA DIREZIONE DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA CAMPANIA E’ TENUTA A PUBBLICARE AL PIU’ PRESTO LA GRADUATORIA DEGLI IDONEI
Ambrogio Ietto
Salerno, 30 Agosto 2014
La lunga ed amara storia del concorso a dirigente
scolastico in Campania
Questi sono i giorni in cui puntualmente riaffiorano i mille problemi che affliggono il nostro sistema scolastico e che vengono riproposti dai soggetti direttamente interessati con manifestazioni di vario tipo. Quest’anno la stessa responsabile del Ministero della Pubblica Istruzione Stefania Giannini, senatrice e segretaria politica di Scelta Civica, ha contribuito a ravvivare il dibattito e ad alimentare le attese di quanti in modo diretto o indiretto sono interessati alle vicende scolastiche.
Alcuni giorni fa, mentre finalmente si percepivano gli effetti del solleone di agosto, ella ha pensato bene di attirare l’attenzione dei mass media, esibendosi in topless su una delle spiagge della sua Toscana. Poi ha ritenuto suo dovere istituzionale raccogliere l’invito degli organizzatori del meeting di Comunione e Liberazione ove si è lanciata, esuberante quale è, in una serie di anticipazioni che hanno innervosito il suo stesso presidente del Consiglio Renzi, costretto, come si sa, anche dietro consiglio del Presidente della Repubblica, a rinviare, in occasione del Consiglio dei Ministri di ieri pomeriggio, l’assunzione dei provvedimenti sulla scuola precipitosamente anticipati nei giorni precedenti.
Insomma la scuola, che già ‘ fa ammuina ‘ per proprio conto, ha trovato nella glottologa e linguista di Lucca un’autorevole protagonista.
In Campania c’è una ragione in più per rendere più vivace l’avvio dell’anno scolastico. L’altro giorno il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha autorizzato il Ministero dell’Istruzione a nominare in Campania, dal prossimo primo settembre, 101 nuovi dirigenti scolastici. I contratti, però, non possono essere formalizzati perché non è stata pubblicata la graduatoria degli aspiranti dirigenti scolastici giudicati idonei che hanno partecipato ad un concorso il cui bando fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 luglio 2011. Il meccanismo concorsuale prevedeva una prova preselettiva strutturata su 100 domande a risposta multipla. Occorreva individuare la risposta giusta in almeno 80 quesiti.
Successivamente gli ammessi hanno dovuto affrontare due prove scritte, la prima di carattere socio – pedagogico – organizzativo/didattico, e la seconda focalizzata sulla favorevole risoluzione di un caso di specifica competenza dirigenziale.
Infine il 7 gennaio 2013, dopo una forzosa interruzione disposta con sentenza dal Tribunale Amministrativo della Campania, ha preso avvio la quarta prova consistente in un colloquio su otto aree tematiche indicate dal bando.
Un fertile contenzioso ha cercato di bloccare in ogni modo le operazioni concorsuali. Ora la sentenza n. 04348/2014 Reg. Prov. Coll. della Sesta Sezione del Consiglio di Stato, depositata in Segreteria il 27 agosto scorso e leggibile sul sito Consorzio AetnaNet, si pronuncia su appelli a decisioni assunte dal Tar della Campania e riguardanti una molteplicità di questioni, ordinando che la stessa ‘ sia eseguita dall’autorità amministrativa’.
Nel merito il Consiglio di Stato ha condiviso le decisioni del Tar campano, confermando che ‘ la commissione non ha escluso alcuna materia tra quelle previste dall’art. 8 del bando’, che ‘ le griglie di valutazione delle prove orali sono state correttamente stabilite’, che ‘ la dottoressa Giuseppina Buonaiuto, membro della commissione, non è stata designata dal sindacato né risulta scelta in ragione dell’appartenenza ad un’organizzazione sindacale’, che non sussiste ‘ il vizio della composizione della commissione sotto il profilo dell’esistenza di un vincolo personale di colleganza o di collaborazione o di docenza ‘, che ‘ la scelta dei commissari rispetta il dettato dell’art. 35, comma 3, lettera e ) del decreto legislativo n. 165/2001’, che ‘ la ripetuta sostituzione di alcuni commissari è stata dettata dalla necessità di porre rimedio alle dimissioni che si sono via via verificate nella compagine iniziale’, che ‘ l’interdisciplinarità postulata dal bando di per sé costituisce garanzia dell’estensione dell’esame, indipendentemente dalla specifica riconduzione delle domande ad una, piuttosto che all’altra area tematica’, che ‘ l’art. 10 del bando non prevede la verifica dell’uso delle applicazioni informatiche mediante l’ausilio di un computer’, che la traccia della prima prova scritta, ‘relativa all’elaborazione di un’idea di scuola dell’infanzia e/o di uno dei due cicli dell’istruzione in relazione anche alla predisposizione di un piano dell’offerta formativa adeguato ai bisogni degli alunni e del territorio non appare né illogica né generica’ e che ‘ nessuna rilevanza può avere la consulenza tecnica di parte depositata agli atti’ in quanto ‘ vale ricordare che il giudizio espresso dalla commissione non è censurabile nel merito ’.
Insomma il Consiglio di Stato, nel far sue le decisioni assunte dal Tar della Campania, ordina alla Direzione dell’Ufficio Regionale Scolastico della Campania di dare esecuzione alla sentenza n. 04348/2014. Il che significa adoperarsi in tempi brevi a pubblicare la graduatoria di merito di coloro che hanno positivamente superato tutte le prove previste.
La dottoressa Luisa Franzese, che ha sostituito in questi giorni il non molto brillante suo predecessore, in interviste concesse ad organi di stampa e ad emittenti locali dichiara la sua disponibilità ad affrontare e risolvere il problema.
Notizie pubblicate in questi giorni collegano la pubblicazione della graduatoria ad un’inchiesta della Procura di Torre Annunziata che nel febbraio scorso ha emesso, secondo un comunicato Ansa, 23 avvisi di garanzia per abuso di ufficio, falsità ideologica e truffa aggravata. Tra gli indagati risultano anche un ex dirigente dell’ufficio scolastico regionale, un ex dirigente del Miur, un ex sindacalista ed alcuni candidati e componenti delle commissioni del concorso.
L’eventuale sequestro di una parte degli atti del concorso non può dilazionare ulteriormente la pubblicazione della graduatoria. La possibilità di richiedere il rilascio di copie conformi dei documenti relativi alle valutazioni attribuite e ai titoli dichiarati dai candidati è prevista dalle norme.
L’attivazione di una task-force di supporto renderebbe meno lenti le operazioni e contribuirebbe a dare giustizia ad oltre 600 docenti idonei le cui aspettative tengono anche conto della probabile emanazione di disposizioni ministeriali che consentirebbero la possibile migrazione in regioni le cui graduatorie, a seguito delle recenti nomine, risultano esaurite.