Archivio per agosto, 2014

PREMIO LETTERARIO DI NARRATIVA “ TORRE PETROSA 2014 “

26 agosto 2014

VILLAMMARE ( Salerno )

Ambrogio IETTO

PREMIO LETTERARIO DI NARRATIVA “ TORRE PETROSA 2014 “

Vince la finale DONATELLA DIPIETRANTONIO

Donatella Di Pietrantonio con “ Bella mia “ ’( Elliot Edizioni’ ) è la vincitrice dell’ottava edizione del premio letterario di narrativa ‘ Torre Petrosa ‘, indetto dall’Amministrazione comunale di Vibonati e svoltosi, come sempre all’aperto, sul lungomare della deliziosa frazione di Villammare da anni individuata da Legambiente come una delle più suggestive, accoglienti e pulite spiagge della Campania da gratificare per l’ennesima volta quale ‘ bandiera blu’.
Al libro della scrittrice abruzzese, autrice nel 2011 del romanzo ‘ Mia madre è un fiume’, favorevolmente accolto dalla critica tanto da essere ammesso alla fase finale della sessantottesima edizione del premio ‘Strega’, sono andati, da parte della giuria popolare, 26 voti sui 59 lettori – elettori presenti e partecipanti alla consultazione strutturata su voto segreto.
18 preferenze sono state espresse a favore di “ La linea di fondo “ ( Nutrimenti Editore ) del salernitano Claudio Grattacaso mentre 15 voti sono stati riservati a “ Sento la neve cadere “ (Edizioni Scrittura & Scritture ), romanzo ambientato a Petralia Sottana nelle Madonie e scritto dal napoletano – romano Domenico infante.
Era questa la terna dei volumi che la commissione tecnica, coordinata dallo scrivente e costituita da Antonietta Cantillo, Barbara D’Alto, Raffaele Luciano, Vincenzo Abramo, Lorenzo Latella e Biagino LImongi, aveva selezionato, affidandone il responso finale alla giuria popolare che lo scorso 4 agosto era venuta in possesso dei testi finalisti.
La storia elaborata dalla Di Pietrantonio è centrata su una donna che la drammatica morte della sorella gemella, verificatasi in occasione del sisma de l’Aquila, pone nella necessità di improvvisarsi madre del nipote Marco, un adolescente scontroso e piuttosto taciturno, rimasto fisicamente indenne ma già turbato dal problematico rapporto col padre separatosi dalla madre in epoca precedente l’evento sismico.
La protagonista in compagnia della madre anziana e del nipote occupa uno dei moduli abitativi provvisoriamente realizzati per far fronte agli immediati bisogni dei senzatetto.
La descrizione dei momenti più critici del susseguirsi delle scosse è particolarmente avvertita dalla scrittrice: “ La corrente era saltata, ci ha indicato con la pila il percorso verso le scale, sul pavimento ingombro. Marco davanti, ancora in piedi, ha gridato su un pezzo di vetro. Sul primo gradino lei mi ha ceduto il passo accompagnandomi la schiena con il gesto e la voce: scendi insieme a lui, presto. ‘ E tu ?’ mi sono fermata. ‘ Prendo solo due cose e arrivo, vai con Marco’.
Il nome del figlio è stata la sua ultima parola .
L’apertura dell’urna e l’attribuzione del voto alle singole schede, operazioni compiute sul palco impiantato in piazza Madonna di Portosalvo sotto il vigile sguardo del sindaco di Vibonati Massimo Marcheggiani, sono state seguite con comprensibile attenzione da parte dei giurati che, subito dopo, in sede di proclamazione dei risultati, hanno salutato calorosamente i tre autori.
L’artistica scultura della ‘ Torre Petrosa ‘ e una pergamena che riporta la motivazione redatta dalla Commissione tecnica per ognuno dei tre testi sono state consegnate dal primo cittadino ai tre concorrenti.
A Donatella Di Pietrantonio si aggiunge il bonifico bancario di 500 euro messo in palio dal Comune di Vibonati a sostegno del potenziale di creatività e di fine scrittura della vincitrice. Una somma modesta ma espressiva, in una situazione diffusa di crisi economica, dell’attenzione che un ente pubblico periferico dalle molto contenute risorse, riserva alla promozione della cultura. Una testimonianza significativa da potenziare e da imitare.

De Luca nei panni di San Matteo.

17 agosto 2014

3 Agosto 2014

Ambrogio IETTO

DIO E CESARE

La querelle scaturita dalle dichiarazioni espresse dal sindaco De Luca in occasione dell’incontro voluto con alcuni responsabili delle paranze che, per tradizione consolidata, seguono la processione del Santo protettore della città in programma il prossimo 21 settembre, credo rappresenti un test abbastanza indicativo della fase calante che ormai contraddistingue il percorso politico del primo cittadino. La critica da lui espressa nei riguardi della ‘direttiva’ elaborata dall’Arcivescovo Mons. Moretti conferma, purtroppo, il mantenimento di una logica e di conseguenti comportamenti incompatibili con una cultura rispettosa di corretti rapporti interistituzionali. Non è la prima volta che De Luca invia messaggi provocatori nei riguardi del temporaneo titolare della Curia salernitana. Molti di noi ricordano il polemico saluto che egli rivolse pubblicamente a Monsignor Pierro subito dopo la vittoriosa sua ascesa a Palazzo di Città. Poco dopo non solo ammorbidì il suo messaggio ricattatorio verso il Presule ma si adoperò in tempi brevissimi per la concessione a lui della cittadinanza onoraria e per la presentazione ufficiale nel Salone dei Marmi dell’allocuzione redatta da Mons. Pierro in occasione della Quaresima. La successiva ostentazione vescovile dell’appartenenza al partito del Sindaco, recandosi a votare per le primarie al seggio funzionante presso il cinema Augusteo, sigillò ufficialmente non solo un patto di non belligeranza ma l’avvio di una costruttiva e feconda intesa tra Palazzo di Città e via Roberto Il Guiscardo. L’arrivo a Salerno di Monsignor Luigi Moretti è stato salutato da De Luca con atti riguardosi e con significative manifestazioni di disponibilità. Il Salone dei Marmi e lo stesso parterre del teatro Ghirelli sono diventati ambienti privilegiati per manifestazioni pubbliche importanti volute dalla Curia salernitana che avrebbe potuto ben utilizzare, per queste stesse occasioni, una location solenne e centrale come il Salone degli Stemmi. Ma si sa qual è la strategia deluchiana identificabile con la captatio benevolentiae.E i presuli sono soggetti più di altre figure istituzionali ad una delicata, subdola opera di corteggiamento. Mons. Moretti, assegnato a Salerno con prioritari compiti di riorganizzazione del governo curiale, ha dedicato la fase iniziale del suo episcopato ad una lunga attività di osservazione non episodica ma sistematica del contesto esterno ed interno a via Roberto il Guiscardo. La stessa ‘ direttiva’ sull’organizzazione e sullo svolgimento delle processioni ha tenuto conto di come le stesse si tenevano nei diversificati ambienti di un’arcidiocesi vasta e variegata, frutto di un processo di fusione aggregativa di realtà ecclesiali maturate in contesti antropologici segnati da tradizioni plurisecolari. Acerno e Campagna sono Chiese locali contraddistinte da percorsi storici assolutamente diversi da quelli molto recenti dell’area di Battipaglia – Bellizzi e Pontecagnano o da quelli già consolidati delle parrocchie dei Picentini o della Valle dell’Irno oppure delle appendici irpine di Montoro e di Solofra. Una ‘ direttiva’ detta delle linee generali orientate a salvaguardare il messaggio sacro che una manifestazione esterna di fede deve pur esprimere. La fermata e il presunto inchino della statua di San Matteo all’altezza dei gradoni di Palazzo di Città hanno voluto rendere in passato, in modo distorto, la famosa espressione coniata sul panno ‘Salerno è mia e la difendo’. De Luca, nell’ evanescente accentuazione del personale suo senso di autostima, identificandosi sempre più con la città, ha costruito in mente sua un sillogismo di marca aristotelica che l’ha portato ad identificarsi col Santo Protettore. Di conseguenza non ha accettato disposizioni generali del Presule non dirette specificamente a lui ma rispondenti, nello stesso tempo, anche al suo caso. Si sa bene che una componente numericamente non secondaria dei cittadini e dei forestieri disseminati lungo l’itinerario programmato della processione del 21 settembre si trasforma in una sorta di umano applausometro, attento a rilevare e a comparare l’entità dei battimani rivolti al vescovo e al sindaco del quale raccoglie anche il saluto gestuale e sorridente rivolto ai propri fan sistemati dietro le transenne o affacciati ai balconi degli edifici prospicienti le strade attraversate. L’uso strumentale anche di queste disposizioni vescovili, più che riguardare un’inesistente disputa tra ciò che coinvolge Dio e ciò che tocca a Cesare, conferma, purtroppo,l’emergere di una preoccupante stagione di infantilismo politico.

Frecciabianca consente l’individuazione dei trafficanti

17 agosto 2014

Salerno, 9 agosto 2014

Ambrogio IETTO

                                                                  BENVENUTA FRECCIABIANCA

I cittadini sapresi sono stati sempre orgogliosi del loro scalo ferroviario che ha contribuito non poco allo sviluppo della cittadina, in linguaggio giornalistico spesso definita centro capofila del Golfo di Policastro.

Per certi aspetti, dopo il doveroso richiamo alla sfortunata impresa del ‘ giovin dai capelli d’oro’, riproposta anche attraverso la denominazione data ad alberghi, ristoranti e pizzerie, che hanno recuperato i ‘trecento ‘, lo ‘scialandro ‘, la’ spigolatrice’ e, ovviamente, Pisacane in persona, non resta che il riferimento alla stazione ferroviaria, giustamente considerata vitale e strategica per quanti, residenti in un’area molto vasta che va dalle zone rivierasche collocate tra Marina di Camerota e Maratea- Praia a Mare a quelle collinari da Sanza a Lagonegro – Lauria, utilizzano il treno per viaggi sia brevi sia lunghi. All’inizio del ventesimo secolo furono decine le famiglie di origine calabrese che si insediarono a Sapri perché la dirigenza dell’epoca delle Ferrovie dello Stato aveva ritenuto opportuno insediare, presso questo scalo, i servizi essenziali di supporto al traffico ferroviario il cui coordinamento era affidato al Compartimento di Reggio Calabria.
Così l’ente non indugiò nel realizzare anche alloggi propri da assegnare alle famiglie dei dipendenti trasferiti. La crescita demografica s’intensificò, stimolando anche abitanti delle località collinari di Torraca, Tortorella, Caselle in Pittari, Casaletto a trasferirsi nella località rivierasca. Di conseguenza, nel giro di pochi anni, Sapri divenne anche centro di studi e di importanti attività commerciali.
Non pochi suoi cittadini danno per acquisito, in un prossimo futuro, lo spostamento alla stazione di Sapri dei convogli ‘ Freccia Rossa ‘ ed ‘Italo’ che potrebbero fruire di servizi di rimessaggio più completi ed efficaci di quelli disponibili presso la stazione di Salerno.
La denominazione ‘ Frecciabianca ‘, intelligentemente attribuita dagli inquirenti della Procura di Lagonegro e dai Carabinieri della Compagnia di Sapri all’indagine che ha portato a sei provvedimenti di custodia cautelare in carcere e ad altri otto limitati agli arresti domiciliari, fa riferimento all’unico treno classificato di alta velocità che consentiva a trafficanti non solo un viaggio più veloce da Napoli, sede del rifornimento di droga, a Sapri ma anche, in teoria, più distinto pur se di particolare evidenza. Giovedì sera, tanto per sottolineare la molto relativa scaltrezza dei pusher pendolari del traffico di stupefacenti, sul treno regionale in partenza dalla stazione di Salerno alle 20.06 si trovava chi scrive diretto a Sapri, un noto avvocato penalista del foro salernitano e un alto dirigente della sede Rai di Napoli.
I trafficanti sapresi pensavano di farla franca, viaggiando su ‘ Frecciabianca’. Gli uomini della Benemerita hanno consentito agli stessi di ostentare sicurezza ed uno status economico – sociale elevato per poi seguirne le tracce lungo le spiagge più frequentate del Golfo. Probabilmente i viaggi nel periodo scolastico risultavano meno frequenti ma sufficienti per distribuire droga all’utenza degli adolescenti e dei giovani frequentanti le scuole secondarie operanti a Sapri. Luglio ed agosto,però,offrono un mercato nuovo e più dovizioso.
Da mezzanotte in poi gli spazi antistanti gli stabilimenti balneari e i ritrovi di Villammare, Policastro, Scario, Sapri pullulano di giovani le cui famiglie preferiscono trascorrere qui le vacanze. Ragazzi e ragazze ostentano con sufficienza e presunta maturità cognitiva bottiglie di birra a iosa. Non sono pochi quelli che attendono i fornitori di fiducia. Le tariffe si conoscono e la trattativa si concretizza in tempi molto brevi e in angoli relativamente nascosti.
Il successo arriso a ‘ Frecciabianca’ non può che stimolare ulteriormente gli uomini dell’Arma Benemerita a perseverare nell’attività di prevenzione grazie ad un lavoro di intelligence decisamente più raffinato di quello messo in opera da trafficanti anche aggressivi ma sedotti dall’unico treno classificato ad alta velocità, precursore delle più blasonate ‘Frecce’ volute da Moretti e degli omologhi ‘Italo’ di Luca di Montezemolo.

IL 23 e il 24 agosto le finali del ‘Premio Torre Petrosa 2014

17 agosto 2014

PREMIO LETTERARIO “ TORRE PETROSA 2014 “

LE NOVITA’

LIBRI FINALISTI CON RELATIVA MOTIVAZIONE

A ) Donatella Di Pietrantonio, Bella mia, Edizioni Elliot:

Motivazione: “ Uno scritto dalla straordinaria forza poetica e dall’indubbia efficacia narrativa

che, attraverso il dolore e il disfacimento, risale l’impervia strada della speranza e della

riappropriazione di sé “.

B ) Claudio Grattacaso, La linea di fondo, Edizioni Nutrimenti:

Motivazione: “ Storia di una sconfitta professionale e umana dove il gioco del calcio diviene

metafora che disegna la complessa geometria delle vicende umane. Un passato irrisolto,

sentimenti spezzati che il tempo ha trasformato in tormenti, ricordi che arrivano sul dorso

dell’anima come fitte dolorose, creando un inferno privato, un vicolo cieco da cui il protagonista, io

narrante, fatica ad uscire “.

C ) Domenico Infante, Sento la neve cadere, Edizioni Scrittura & Scritture:

Motivazione: “ Storie intrecciate di personaggi e vite di famiglia. Protagonista la terra, la sua

forza evocativa, la suggestione dei ritmi della natura e delle stagioni a sfondo del periodare

sofferto della vita e degli avvenimenti di realtà asciutte, autentiche di una Sicilia contadina in cui

la vecchiaia costituisce valore aggiunto. Una narrazione condotta con sorprendente efficacia,

struggente nell’essenzialità descrittiva, profonda nell’indagine dei sentimenti “.

Libri destinatari della “ MENZIONE ONOREVOLE”

1 ) Luigi BOSI, Al tempo dei lupi, Edizioni Este – Ferrara

Motivazione: “ Romanzo di grande maturità letteraria e di originale contenuto narrativo, condotto

sullo sfondo di una natura selvaggia e violenta capace di mettere a fuoco sentimenti umani

di uguale intensità. Snello ed evocativo il tessuto linguistico che dipinge paesaggi di primitiva

2 ) Claudio Iannotti pseudonimo di Luigi ROSSI, “ Lucia di Tolve”, Plectica Edizioni Salerno

Motivazione: “ Romanzo storico accuratamente documentale del XV secolo con diretti riferimenti

ed intrecci alla contemporaneità. Ricorrendo all’espediente letterario del ritrovamento dello ‘

scarafaggio’ l’Autore ripercorre la storia di una comunità montana del Mezzogiorno d’Italia

di cui descrive l’ambientazione ed il modus vivendi all’ombra delle grancie basiliane. Tanto

costituisce l’occasione per sottolineare la portata del fenomeno cenobico dei monaci, il rapporto

con le popolazioni, la cura dei documenti e la trasmissione del sapere. Centrale la figura di

una piccola donna, Lucia, e la sua vicenda personale nella unicità di genere tenuto conto della

contestualizzazione e della più generale condizione femminile “.

BENEMERENZA DI PROMOZIONE CULTURALE

Al prof. Gioacchino Vaiano

Motivazione:

“ Già docente e dirigente scolastico di innegabile autorevolezza, grande umanità e profonda

fede,continua ad essere per le comunità del Golfo di Policastro e, in particolare, per la natia

Torraca, promotore generoso di saperi e di cultura ed elargitore entusiasta di ottimismo “.

FASE FINALE

4 AGOSTO 2014: consegnata la terna dei tre libri finalisti ai 67 lettori/elettori componenti della

giuria popolare.

23 AGOSTO 2014: libroforum tra i 67 giurati e i componenti della Commissione tecnica sui

contenuti, sul contesto socio-culturale, sui personaggi e sullo stile narrativo dei tre libri finalisti

selezionati dalla Commissione tecnica.

24 AGOSTO 2014: votazione segreta per la scelta del libro preferito tra i 67 componenti della

giuria popolare. Incontro – dibattito coi tre autori. Intervalli musicali. Ore 24: spoglio in pubblico

delle schede e proclamazione del libro vincitore dell’ottava edizione del Premio letterario ‘ Torre

Petrosa 2014’.

PROCEDURA DI ASSEGNAZIONE DEL ‘ PREMIO TORRE PETROSA’

Giunta all’ottava edizione senza soluzioni di continuità la manifestazione ha acquisito un dignitoso grado di notorietà a

livello nazionale grazie alla procedura seguita per l’assegnazione del premio:

a ) a seguito di bando pubblicato dal Comune di Vibonati e diffuso tra le case editrici minori una commissione

coordinata da Ambrogio Ietto e costituita da Vincenzo Abramo, Barbara D’Alto, Antonietta Cantillo,Lorenzo Latella,

Biagino LImongi, Raffaele Luciano, dopo una serie di sedute di lavoro che si tengono nei mesi di giugno e di luglio,

seleziona tre opere pervenute da Case Editrici di tutta Italia;

b ) il Comune di Vibonati acquista 50 copie di ognuno dei tre libri selezionati da mettere a disposizione della giuria

popolare. Il 4 agosto scorso si è proceduto alla consegna delle 50 terne di testi. Altre 17 persone hanno chiesto, però,

di far parte della stessa giuria. Si sono costituite, così, delle microaggregazioni tra condomini, amici e clienti dello

stesso albergo che si sono impegnati allo scambio dei testi. Così i giurati sono diventati 67 il cui elenco si allega;

c ) sabato 23 agosto i membri della giuria popolare e i componenti della Commissione tecnica daranno vita, a partire

dalle 21.30, in Villammare, in piazza Santa Maria di Portosalvo, ad un libroforum per confrontarsi sui contenuti, i

personaggi, lo stile narrativo dei tre libri;

d ) la domenica successiva 24 agosto, alle 21.30, nella stessa location, si procede, dopo la costituzione del seggio,

alla votazione segreta da parte dei 67 giurati. L’urna viene subito chiusa per dare voce ai tre autori dei libri finalisti.

Ambrogio ietto e i componenti del corpo elettorale pongono loro domande riguardanti il loro vissuto professionale e

i testi redatti da ciascuno. Intervalli musicali consentono di arrivare in letizia alle ore 24 quando si procederà, sempre

sul palco, allo spoglio delle schede e alla proclamazione e alla premiazione del vincitore cui andrà l’artistica scultura

della ‘ Torre Petrosa’ che domina il panorama della stupenda Villammare e un assegno di 500 euro.

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