IN OTTO ANNI BONANNI ELEVA LA PROPRIA RETRIBUZIONE DEL 294%

Salerno, 2 Novembre 2014

Ambrogio IETTO

NUOVA LAUREA HONORIS CAUSA A BONANNI IN
“ TECNICHE INNOVATIVE PER LA PERCENTUALIZZAZIONE DEL SALARIO “

Quando un’ufficiosa ma, di certo, poco nobile trattativa tra la Cisl e rappresentanti dell’Università degli Studi di Salerno si concluse col reciproco impegno di sostenere, da una parte, l’elezione del nuovo rettore col consistente pacchetto di voti di matrice cislina e, dall’altra, di formalizzare l’itinerario procedurale che avrebbe avuto come conclusione la concessione della laurea honoris causa a Raffaele Bonanni, segretario generale della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori, un comunicato ufficiale della federazione salernitana, nel manifestare il proprio orgoglio per lo straordinario evento culturale, ritenne opportuno di precisare che il riconoscimento delle autorità accademiche del nostro ateneo arrivava “ al termine di un percorso di valutazione certosina dei titoli scientifici e culturali maturati nel corso della lunga attività sindacale “.
Poiché di questi ‘ titoli scientifici e culturali ‘ non c’è traccia nelle biografie ufficiali dell’ex sindacalista abruzzese, dotato semplicemente di diploma conseguito presso un istituto commerciale e di un corso lungo di formazione frequentato nel 1972 presso il Centro Studi di Firenze, a posteriori il dottor Bonanni, invece, è nelle condizioni di poter documentare il possesso di competenze uniche nel delicato ma utile settore definibile “ Tecniche innovative per la percentualizzazione del salario “.
Infatti egli, che nel 2006 subentrò nella qualità di segretario generale a Savino Pezzotta, fu destinatario di uno stipendio lordo all’anno di euro 114.796, già superiore alla retribuzione che spetta oggi a Matteo Renzi in quanto presidente del Consiglio.
Ebbene, grazie all’applicazione dei parametri da lui stesso introdotti, l’ex segretario generale cislino per il 2014 fruisce di una retribuzione lorda di euro 336.260. Secondo questi personali criteri, elevando dal 2006 al 2014 del 294% il proprio stipendio di massimo dirigente sindacale, il nostro ha fatto sì che la pensione conseguita, ora che è in quiescenza, è pari ad 8.591,50 euro lordi al mese riducibili al netto a 5.391,50 euro. Non risulta che i quadri dirigenti della Cisl manifestino orgoglio per questa scandalosa operazione aritmetica compiuta dallo scaltro Bonanni il quale, nel giudicare profondamente meditata la decisione di dimettersi da segretario generale prima della scadenza di giugno 2015, ha aggiunto che l’importo della sua lauta pensione corrisponde a quanto prende ‘ anche il dirigente della più piccola azienda d’Italia’.
Al caro dottore Bonanni, pertanto, vanno vivi complimenti anche per la faccia di bronzo con la quale giudica corretta ed equa l’operazione contabile da lui operata con un ritmo frenetico davvero sconcertante: anno 2007, euro 171.652 ; anno 2008, euro 201.681; 2009, euro 255.579; anno 2010, euro 267.436; dal 2011 al 2014 euro lordi 336.260 all’anno.
E a chi gli ha fatto notare che la retribuzione annuale di Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, corrisponde a 290.000 euro all’anno, circa 40.000 euro in meno della sua, Bonanni ha risposto con serafica calma: “ Ma non scherziamo. Mica è la stessa cosa governare i 4 milioni e 372.280 iscritti della Cisl e i 320 milioni di cittadini americani. I primi, infatti, una volta appreso il meccanismo di percentualizzazione del salario coniato da me, chiedono analogo trattamento dai propri datori di lavoro. In via subordinata spingono all’interno della mia organizzazione per conquistare posti di comando al fine specifico di compiere la stessa mia carriera con la medesima retribuzione! “.

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