ELEZIONI REGIONALI IN CAMPANIA: IL SINDACO DI SALERNO DE LUCA NON E’, NON PUO’ ESSERE PERSONAGGIO DA COMPARSA

Salerno, 12 gennaio 2015

Ambrogio Ietto

DE LUCA FUORI CAMPO ?

L’interrogativo è provocatoriamente posto all’attenzione del lettore. Chi scrive è convinto, al contrario, che il sindaco di Salerno non va considerato fuori dai giochi della prossima vicenda elettorale per le regionali. Innanzitutto perché egli non è persona che si arrende. Anzi molti lo giudicano anche un po’ vendicativo nel senso che non è certo disponibile a cedere l’altra guancia.
Tutta la manfrina elaborata e messa in opera sulle cosiddette primarie potrebbe costituire un boccone amaro per il partito democratico. Che De Luca abbia fatto del tutto per rendersi, più che antipatico, pericoloso per il partito di Renzi è un dato indiscutibile.
Il suo sparlare contro la dirigenza nazionale e regionale non ha certamente ampliato l’area delle simpatie verso la sua persona. Che abbia fatto l’occhiolino di triglia ora a Bersani e, quindi, allo stesso presidente del Consiglio lo confermano sue dichiarazioni ed immagini significative di un tempo non molto lontano.
Questo gioco da bella donna corteggiata, a lungo andare, ha elevato il suo tasso di inattendibilità.
La lunga querelle sull’incompatibilità tra incarico di governo e sindacato ha rafforzato la diffusa percezione di avere a che fare con una persona apparentemente testarda ma decisamente orientata a testimoniare che senza potere o, ridimensionandone la portata, ‘ non si cantano messe’, nel senso che non arrivano i consensi auspicati.
Ora si attende il messia impersonato da Gennaro Migliore, un giovane napoletano vissuto tra Casoria ed Afragola, laureato in fisica, innamorato da sempre dell’avanguardia di sinistra, ben accolto per diversi anni nella corte di Vendola e recentemente approdato tra gli accoliti di Renzi.
Questi, puntando sulla candidatura dell’ex di Rifondazione Comunista, accontenterebbe il diretto interessato e i vari Cuperlo, Civati, Fassina, D’Attorre, Orlando, ecc. .
Ma De Luca cosa farà ?
Osserverà impotente o si darà da fare nel tentativo, più o meno legittimo, di ‘ togliersi il classico sassolino dalla scarpa’ ?
Per il comprensibile e condivisibile amore manifestato da lui verso i figlioli, forse soltanto un’offerta politica importante, partecipata a favore di uno dei suoi due ragazzi, potrebbe convincerlo ad arrendersi e a passare in futuro il testimone al figlio.
In caso contrario sarà guerra. Anche a costo di fare un favore al rivale Caldoro, mettendosi a capo di liste più o meno personali.
Non va dimenticato che a tanta gente dell’area moderata non fa piacere un ipotetico patto PD – Nuovo Centrodestra.
Insomma il dichiarato annullamento delle primarie apre nuovi scenari e De Luca non vorrà fare da semplice comparsa.

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