ANCHE A SALERNO IL PREMIER RENZI HA NICCHIATO SULLE QUESTIONI PIU’ DELICATE

Salerno, 22 Maggio 2015
Ambrogio IETTO
A SALERNO UN RENZI IPOCRITA E RILUTTANTE
L’intervento di Matteo Renzi a sostegno di Vincenzo De Luca, candidato alla presidenza della Campania, era particolarmente atteso oggi, a Salerno, la città che l’ha avuto sindaco per ben quattro mandati.
Che si dovesse trattare di un vero e proprio comizio, e non, come preannunciato, di semplice conferenza – stampa, lo si è capito subito, arrivando nei pressi del Mediterranea Hotel.
Qui autobus provenienti dalle lontane località del Cilento e del Vallo di Diano, centinaia di auto parcheggiate alla men peggio anche a distanza di qualche chilometro dall’albergo ospitante, ben tre camion dotati di strutture abilitate a portare in giro manifesti 6×3, confermavano che l’evento fosse stato programmato e pubblicizzato da tempo almeno tra gli iscritti e i sostenitori del partito democratico.
Una titubante ed insicura segretaria regionale ha introdotto la manifestazione, magnificando il personale, delicato lavoro compiuto per selezionare ed e epurare altri candidati giudicati inopportuni o indesiderati.
Matteo Renzi e Vincenzo De Luca, inizialmente, hanno giocato a scambiarsi rapidi sguardi, quasi da innamorati, particolarmente intensi e ricchi di significato. De Luca gli ha anche espresso un ‘ grazie’ per averlo candidato alle primarie!
Al termine dei rispettivi interventi è stato possibile dedurre il perché di tante mielate considerazioni e di così sdolcinate rassicurazioni: né il presidente del Consiglio né l’ex sindaco, infatti, hanno fatto riferimento all’anomala posizione del candidato che, in quanto condannato, sia pure in primo grado, ad un anno di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici, potrebbe, in caso di vittoria, essere giudicato ineleggibile.
In verità in sala è volata, sia pure sottovoce, qualche illazione: Renzi, da furbastro qual è, ha evitato del tutto di far cenno al problema di De Luca e dei tanti cosiddetti impresentabili. Tanto egli avrebbe l’asso nella manica: modificare la legge Severino per agevolare il percorso di De Luca verso la presidenza della Campania sempre che ovviamente vinca la tenzone con Caldoro.

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