IN ATTESA DEI NUOVI ASSETTI GESTIONALI DELLA REGIONE E DEL COMUNE DI SALERNO

Ambrogio Ietto

Salerno, 15 giugno 2015
I FIDUCIARI DEL GOVERNATORE

Sembra che si vadano concretizzando in queste ultime ore le idee – progetto di De Luca sulle figure che dovranno guidare in sua vece, nel prossimo futuro, sia l’ente regione sia il Comune di Salerno.
Per Napoli, in pole position, si colloca Raimondo Pasquino, già rettore del nostro ateneo, ma da anni formatosi al particolare corso di studi sul “ cosa farò da grande “.
La sua gestione del complesso Campus di Fisciano e di quello sussidiario di Baronissi si è identificata con un’inesauribile progettualità, con un cantiere sempre aperto e con un flusso continuo di risorse economiche proveniente dagli uffici regionali. Tra i suoi desideri inappagati rientra sicuramente il mancato collegamento dell’asse ferroviario tra Mercato San Severino e l’ateneo.
Per il resto, dopo aver realizzato finanche piscina ed asilo nido, ai docenti e al personale tecnico – amministrativo – ausiliario manca ben poco da chiedere ed ottenere. Deus ex machina incontrastato il prof. Pasquino, nel corso del suo mandato, ha potuto accogliere non poche sollecitazioni provenienti dal gotha politico a lui più vicino.
Così, sempre nel rispetto delle leggi ma anche della facoltà derivante da una puntuale applicazione del principio dell’autonomia propria delle università, è stato possibile accontentare, in particolare, due importanti referenti: l’onorevole Ciriaco De Mita, particolarmente sensibile al mondo dell’accademia, e Vincenzo De Luca, sindaco per ben quattro mandati della Ippocratica Civitas Studium Salerni.
Con l’Amministrazione Comunale di Salerno i rapporti sono stati frequenti e non sempre fruttuosi. Uno dei casi emblematici è stato e rimane il Convento San Michele in pieno centro storico.
Pasquino, però, come si sa, ha curato anche Napoli ove, pur contrastando il sindaco De Magistris, in sede di trattative non ha avuto indugi nell’accettare la designazione a presidente del Consiglio comunale.
In epoca recente, sempre per non annoiarsi, ha gestito il Consorzio Salernitano dei Trasporti con risultati dichiarati soddisfacenti anche per il fatto che da Avellino arrivano dichiarazioni di interesse all’acquisto di questa struttura.
Nel corso della recente vicenda elettorale l’ex Rettore si è adoperato non poco, non solo nei salotti della cosiddetta Napoli – bene, per accreditare De Luca quale degno aspirante alla presidenza della regione. Quindi l’ipotetica nomina di Pasquino a vice – presidente della regione, in una fase di delicata transizione stante il sicuro intervento della famigerata legge Severino, risulta opportuna per sigillare degnamente un produttivo rapporto di coppia.
Sul Comune di Salerno dichiarazioni del sindaco facente funzioni e di uno dei pargoli dell’onorevole De Luca non escludono per i tempi futuri una diretta entrata in campo di uno dei discendenti del neo – presidente della regione.
Premesso che, per principio, tutti i figli di questo mondo sono esonerati da eventuali colpe attribuibili a chi li ha generati, merita attenzione la dichiarazione di questo rampollo di De Luca che ha manifestato un non sommerso interesse ad entrare in campo per conquistare, in futuro, Palazzo di Città.
Che questo avvenga non scandalizza più di tanto chi scrive. Se Salerno dal 1993 è feudo di Vincenzo De Luca, consacrato dal voto assiduo e fedele di sette salernitani su dieci, quali motivi possono essere richiamati per contrastare il disegno del giovane De Luca di ascendere alla più alta poltrona della Città ? Ormai questo elettorato è collaudato in quanto acriticamente fedele. Esso, quindi, viene legittimamente ereditato.
Sulla discutibilità della rifioritura di una dinastia e di un ritorno infausto di una sottoclasse dei Savoia, è opportuno e giusto non soffermarsi.
Se, infatti, si dovesse dimostrare l’inaugurabile incapacità del figliolo a reggere degnamente la Città, l’onorevole De Luca potrebbe intervenire per fargli revocare la designazione e magari, poi, rivolgersi al buon Carlo d’Inghilterra che, ormai fatto vecchio, soffre non poco perché dichiarato incapace di regnare addirittura dalla madre regina Elisabetta.

I commenti sono chiusi.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi