DE LUCA E RENZI PROTAGONISTI E VITTIME DELLO STESSO ” ETERNO FEMMININO “

Salerno, 11 Luglio 2015

Ambrogio Ietto

IL SOVRANO E L’ETERNO FEMMININO

E’ nitidamente visibile in rete la scena in cui Vincenzo De Luca, neo – sovrano della Campania, presenziando alla manifestazione in cui è illustrato il progetto sulla nuova ‘ Città della Scienza ‘ di Bagnoli, fa spostare uno schermo mobile che gli impedisce di osservare attentamente le gambe ed il volto di una giovane signora molto abbronzata, identificata come una componente del consiglio della municipalità di Fuorigrotta.
L’espressione facciale del neo – governatore è di certo compiaciuta come pienamente soddisfatta appare anche quella della donna ammirata.
Miseri osservatori, portatori di malizia e di allusività, confortati da questa scenetta, giustificherebbero così l’opzione deluchiana di inserire ben sei signore tra gli otto componenti della giunta regionale. La loro interpretazione, però, non è solo riduttiva ma è anche segnata da superato maschilismo.
Essi, infatti, dimenticano un dato importante: De Luca, approdato a Salerno da Ruvo del Monte, comune rurale – montano della provincia potentina, ha avuto la fortuna di seguire studi classici e di laurearsi brillantemente in filosofia.
Così si è imbattuto anche in Johann Wolfgang Goethe che non fu soltanto scrittore e poeta tedesco di Francoforte ma anche dignitoso filosofo. Per l’indimenticabile autore di ‘Viaggio in Italia’ l’uomo non può rinunciare al possente richiamo della sua natura profonda di conoscere e di dominare il mondo.
Così Faust diventa il mito tragico dell’uomo moderno costretto, dal suo istinto di realizzazione , ad infrangere continuamente le leggi e le convenzioni della società tradizionale anche a costo della propria felicità e della solidarietà della comunità arcaica. Sembra proprio l’identikit di De Luca impegnato, per essenziali motivi di stabilità politica, a considerare opportuno e salvifico il recupero dell’eterno femminino di Goethe, da non identificare con la donna portatrice di piacere e di lussuria ma come forza che scuote, attira, distrugge e ricostruisce.
E’ la donna senza tempo che aggancia il ‘ maschio ’ per ‘riportarlo’ laddove le loro nature più vere sono da sempre un’unica, magnifica Unità bifronte.
Con questa audace interpretazione sembra correttamente chiarita l’operazione ‘sei su otto ‘ favorevolmente apprezzata anche dal toscano Renzi che, nella rapida e radicale operazione della rottamazione, fu antesignano di De Luca, sistemando nel suo governo ben sette figliole con l’incarico di costituire l’eterno femminino per i nove colleghi maschi.

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