Ambrogio Ietto

ambrogioAmbrogio Ietto nel corso del suo impegno professionale si è interessato prevalentemente di scuola, svolgendo, nell’ordine, le funzioni di maestro elementare, di direttore didattico, di dirigente scolastico, di dirigente tecnico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di docente di discipline pedagogiche e didattiche presso l’Ateneo di Salerno, città dove risiede.

Contestualmente ha assunto responsabilità istituzionali, accettando le designazioni elettive di componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ( 1970/1975 ), di presidente dell’Istituto Regionale di Aggiornamento, Ricerca e Sperimentazione Educativi (IRRSAE) della Campania ( 1979/1987 ), di presidente del Patronato Scolastico di Salerno ( 1970/1978 ), di presidente del Consiglio scolastico provinciale di Salerno ( 1975/1978 e 1987/1990 ), di presidente del consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica di Salerno ( 1991/1994 ).

In qualità di giudice onorario ha fatto parte della Sezione di Corte di Appello presso il Tribunale dei Minori ( 1993/1996 ).

Impegnato da sempre nell’associazionismo professionale di ispirazione cattolica ( AIMC ), fu insignito, con decreto del 2 giugno 1983, dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini di medaglia d’oro in quanto “ Benemerito della Scuola, della Cultura e dell’Arte “ .

Dopo l’esperienza giovanile di consigliere comunale e di assessore presso il natio comune di Montecorvino Rovella, negli anni 2005 e 2006 fu chiamato a far parte della giunta comunale della città capoluogo in qualità di assessore ai Rapporti con l’Università. In tale veste rappresentò il comune di Salerno presso il Consiglio di amministrazione del locale ateneo.

Nell’agosto 2011 il Consiglio comunale di Vibonati, paese natale dei genitori, gli ha concesso all’unanimità la cittadinanza onoraria quale attestato di gratitudine per l’opera di promozione culturale svolta, in particolare, con l’annuale premio letterario ‘ Torre Petrosa’ giunto alla quinta edizione.

In gioventù, per mimetizzare il suo ruolo di insegnante nelle scuole statali, si diede il nome d’arte di Ambroise al fine di animare serate danzanti, sfilate di moda e concorsi di bellezza.

Praticò con passione l’hobby di arbitro di calcio, calcando i campi della serie semiprofessionistica. Dopo oltre mezzo secolo di fedeltà all’Aia – Figc e al Coni è stato insignito di benemerenze auree da entrambe le organizzazioni.

Ha scritto molti libri e saggi di pedagogia, di didattica e di costume. Con “ Angelo Patri da emigrante a schoolmaster “ ha vinto nel 2006 il Premio ‘Villalago ‘ di pedagogia.

Da tempo è tornato all’antico amore del giornalismo. Editorialista con giornali regionali ed opinionista con note emittenti televisive ha modo di divertirsi nell’osservare e nel descrivere, a modo suo, eventi e personaggi del nostro tempo e dei nostri luoghi.

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