UN MODO OPINABILE DI SELEZIONARE LE NOTIZIE E GLI ANNUNCI DA PUBBLICARE
31 luglio 2012
Salerno, 31 luglio 2012
Ambrogio IETTO
UN GIORNALISMO DA RIFIUTARE
L’anno scorso Gabriele Bojano diede alle stampe, per i tipi Mursia, un simpatico, divertente libro dall’accattivante titolo ‘ Come eliminare i giornalisti ( senza finire in prima pagina )’. Nel testo venivano descritti, con intelligente ironia, i prototipi, più o meno fedeli, degli appartenenti alla categoria dei giornalisti: dal borioso al furbetto, dal genialoide allo svitato. L’odierna mia riflessione, invece, intende far riferimento, più che a questo o a quell’ipotetico identikit di cronista o di commentatore, all’attività connessa all’impostazione, alla gestione e alla pubblicazione di un giornale.
Nella fase di ideazione e di progettazione del quotidiano, soprattutto quando si intende dare allo stesso una specifica delimitazione territoriale, è fondamentale, senza che ciò rappresenti una pietra dello scandalo, seguire le indicazioni di fondo delineate dall’editore che, identificandosi con la proprietà, ha tutto il diritto di tracciare un’ipotesi di percorso compatibile almeno con l’auspicato obiettivo del pareggio di bilancio. Più delicata anche se più appagante, dal punto di vista della tenuta del ‘ potere ‘, la posizione di coloro che costituiscono il gotha della gestione, dal direttore responsabile ai capi redattori e ai responsabili delle pagine territoriali o di settore.
Costoro , in primo luogo, manovrano l’entità dello spazio da riservare alla notizia o all’evento, quindi combinano il titolo con una ben misurata selezione del particolare da evidenziare e degli aggettivi da utilizzare ed, infine, destreggiandosi col dovuto equilibrio, intervengono sul testo al fine primario di salvaguardare la posizione dell’amico menzionato e di ben proteggersi dalla non improbabile azione giudiziaria da parte di coloro che si ritengono offesi dalla struttura della frase.
Il vero potere, però, viene espresso nella facoltà di pubblicare o meno la notizia che non è imposta da un importante ed atteso avvenimento. Il campionario in tal caso è straordinariamente nutrito ed assortito: si va dal comunicato dell’uomo politico o del pubblico amministratore al documento dell’organizzazione sindacale, dall’ordine del giorno dell’ associazione di categoria alla protesta dei condomini del Palazzo X sulla mancata raccolta dei rifiuti, dall’iniziativa culturale degli amanti degli scacchi alla mostra canina del locale gruppo cinofilo, dal comitato di quartiere promotore della sagra della melanzana con la cioccolata al torneo itinerante di bridge e così via.
Non manca, però, la lauda di turno, doverosa anch’essa, per il comandante di questa o di quella unità militare che prende o lascia la responsabilità del locale reparto.
Succede, così, che tra questo coacervo disordinato di informazioni e di annunci occorre fare delle scelte. E qui viene il bello. Se l’e-mail è stata trasmessa da un giovane collega impegnato come addetto – stampa presso l’ente ipsilon o, peggio, al servizio dell’associazione di categoria zeta, solidarietà vuole che si dia la priorità al suo messaggio. Ovviamente precedenza assoluta va data sempre a quegli organismi pubblici o a quelle piccole imprese private che, di tanto in tanto, sollevano le scarne finanze del giornale, comprando un ottavo di pagina per un intervento pubblicitario. Ed anche questo è un criterio giusto da seguire.
Poi, poi l’operazione si ingarbuglia in quanto bisogna considerare i propri amici e gli amici degli amici. Anche se si riescono ad accontentare non mancherà, però, la loro critica giustificata dal modesto spazio assegnato o dal titolo strutturato in modo impreciso.
A me è capitato l’altro giorno di trasmettere un comunicato sulla sesta edizione del premio letterario di narrativa ‘ Torre Petrosa’ indetto dal Comune di Vibonati e in programma nel mese di agosto nell’incantevole Villammare, una delle bandiere blu del nostro Cilento. Il testo riportava la notizia riferita ai tre libri selezionati per la finale del 19 agosto prossimo e le relative motivazioni.
Se si esclude questo quotidiano, che ha puntualmente pubblicato la notizia, gli altri organi di stampa hanno preferito cestinare del tutto l’informazione. Eppure va chiarito che i sei componenti del comitato tecnico, che da sei anni si caricano, per ogni edizione, mediamente della lettura di 40 testi di narrativa pubblicati da editori delle diverse regioni d’Italia, non solo non ricevono compenso alcuno ma sostengono doverosamente le spese di viaggio per ritrovarsi tante volte in un solo anno, presso un istituto scolastico di Sapri, per i necessari incontri collegiali.
Gli stessi, di tanto in tanto, sostengono a proprio carico inevitabili oneri organizzativi, consapevoli dello sforzo che l’Amministrazione comunale di Vibonati già compie di comprare 50 copie di ognuno dei tre libri selezionati e darli in lettura e in proprietà definitiva ad altrettanti cittadini residenti o ospiti delle contrade marine e collinari del golfo di Policastro.
In più il Comune omaggia il vincitore anche di un assegno di euro 500,00 e a tutti e tre i finalisti dona un prezioso calco scultoreo della ‘ Torre Petrosa’ che sovrasta il borgo marinaro di Villammare.
La ricaduta certa che produce questa iniziativa è abbastanza semplice: impegna 50 lettori di età, provenienza, genere e profilo professionale diversi a leggere attentamente i tre libri in gara, ad affinare il personale senso critico, ad educarsi al confronto dei giudizi in uno speciale libroforum, in programma sabato 18 agosto, sulle storie narrate, i personaggi ideati e gli stili espressivi dei tre autori.
Gli osservatori e i seguaci della manifestazione hanno modo di scoprire che c’è un modo diverso dal solito di trascorrere le vacanze. Alcuni di essi andranno in edicola a scegliere il testo di moda o recupereranno nell’abbandonata libreria di casa il volume regalato nello scorso Natale dall’amico del cuore.
Così, sotto l’ombrellone e al fresco dell’ulivo del giardino, ci si renderà conto che “ leggere non basta ma è la via maestra per essere liberi”.