I SINDACATI PERDONO SEMPRE DI PIU’ CREDIBILITA’ QUANDO TENTANO DI RIDIMENSIONARE FATTI E FENOMENI DI STRAORDINARIA GRAVITA’: L’ASSENTEISMO DI MASSA AL NOSOCOMIO DI SALERNO

Ambrogio Ietto

Domenica 27 Settembre 2015

TUTTI INNOCENTI

Oggi è domenica. Per i credenti è il giorno del Signore. Per quanti non hanno il dono della fede è soprattutto il giorno del riposo, della distensione, del pieno recupero degli affetti familiari, della passeggiata fuori porta, del coinvolgimento nei risultati dei vari campionati di calcio.
A quanto pare l’odierna festività deve caratterizzarsi anche come giornata della dimenticanza, dell’oblio, della rimozione.
Sono soprattutto i rappresentanti sindacali degli infermieri del nosocomio ‘Ruggi d’Aragona’ che stanno chiedendo aiuto alla psicoanalisi per portare avanti e completare il processo inconscio col quale vogliono escludere dalla coscienza quanto è stato rilevato dagli inquirenti, a cominciare da quanto ha dichiarato agli organi di informazione il procuratore capo della Repubblica dr. Lembo.
Così una rappresentante di categoria si dichiara orgogliosa del lavoro che lei e i suoi colleghi svolgono. Anzi va oltre, sostenendo che il complesso ospedaliero in tanto riesce ad erogare i servizi essenziali di assistenza e di cura in quanto è generosamente sostenuto da questo esercito di altruisti e di generosi.
Poi sempre la pasionaria, costretta ad entrare nel merito dell’abominevole vicenda dell’assenteismo di massa, comincia a rallentare la fluidità del suo messaggio verbale: rivela che ella era a conoscenza di “alcune anomalie”, dei “ comportamenti di alcuni individui” a suo dire puntualmente segnalati a chi di dovere.
Poi, non potendo negare il consistente numero di suoi colleghi indiziati, le cui assenze sono già state considerate ingiustificate dalla Procura della Repubblica, richiama ipotetiche “idiosincrasie “ presenti “ nei regolamenti che produce “ l’azienda ospedaliera “.
A suo avviso sono queste “idiosincrasie “ a generare confusione in quanto ricattatorie e vessatorie nei confronti del personale”.
Come si sa il personale infermieristico che ora viene assunto deve essere in possesso della laurea triennale in scienze infermieristiche.
Quindi la rappresentante sindacale intelligentemente utilizza il vocabolo “ idiosincrasia” che, nel linguaggio medico, sta a significare “incapacità da parte dell’organismo di assumere determinate sostanze senza che si manifestino reazioni di tipo allergico”.
Rimanendo nel gioco metaforico la sindacalista ha voluto solo partecipare all’opinione pubblica che i suoi colleghi indiziati di assenteismo hanno manifestato incapacità ed indisponibilità nei loro organismi a considerare e ad assumere il lavoro quale farmaco che eleva la dignità della persona umana.
Ecco perché si è prodotta una collettiva manifestazione di natura allergica che ha spinto la folta schiera di salvatori della nostra salute ad abbandonare il posto di lavoro per raggiungere il tavolo di gioco, la sedia del parrucchiere e, meglio ancora, il romantico bagnasciuga della Marina di Vietri sul Mare.

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