LA PROSSIMA PRIMAVERA: STAGIONE DI ELEZIONI

Salerno, 23 Dicembre 2015

COMUNITA’ IN ATTESA

Siamo alla vigilia dell’inizio del 2016. Nella primavera prossima si svolgeranno in molti comuni le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali e dei sindaci. In provincia di Salerno i comuni interessati sono 41. Tra questi, o per consistenza del numero degli elettori o per consolidata vivacità delle dinamiche elettorali, si distinguono, per il primo gruppo, Battipaglia, Fisciano, Padula, Castellabate e lo stesso capoluogo Salerno mentre, per il secondo, rivendicano al riguardo significativi richiami di prevalente sapore antropologico le comunità di Giffoni Valle Piana, Vallo della Lucania, Ravello e Vibonati.
A Salerno la prossima consultazione elettorale, al momento, non alimenta particolari entusiasmi. Segno evidente che si dà per scontata la vittoria dei seguaci di De Luca in alternativa ad un’aggregazione di centrodestra non solo divisa ma anche priva di referenti significativi.
Al corso Vittorio Emanuele, strada molto prossima al lungo corridoio dei passi perduti, l’interrogativo prevalente, per quanto riguarda il centrosinistra, investe il nome del candidato a sindaco.
E’ dato per acquisito, per il momento, il diniego di De Luca-padre alla candidatura del secondogenito Roberto, riconosciuto, all’interno del Partito Democratico, quale esperto di economia del Mezzogiorno d’Italia e di politiche europee.
Il presidente della Campania potrebbe rivedere la propria posizione se dovesse fallire il tentativo di individuare un nome autorevole ma acritico suo esecutore. L’esperienza in atto col suo collaboratore fidato Enzo Napoli sembra non soddisfare compiutamente il valutatore De Luca che, pur contando ciecamente sulla fedeltà del predetto, rileva – sul suo modo di gestire la macchina comunale – sfasature ed incongruenze di non trascurabile entità. Proprio dal ridimensionamento dell’ipotesi Napoli discende la particolare vivacità che si coglie all’interno del gruppo degli assessori e dei consiglieri vicini a De Luca.
A molti di essi preoccupano anche il movimentismo e l’eccesso di autoreferenzialità del cinquantaseienne Giovanni Savastano detto Nino che, nel tentativo di accreditare nel migliore dei modi il suo nome, partecipa agli amici più intimi il desiderio non nascosto di De Luca di puntare su di lui. Insomma questa partita è ancora tutta aperta. Per la fazione opposta la situazione è ancora più critica. A parole si ricerca una personalità autorevole, espressione della cosiddetta società civile e capace di affrontare la campagna elettorale come occasione preziosa per evidenziare tutti i mali prodotti dal deluchismo. Nei fatti, però, almeno tre giovani rampanti sperano di conquistare la leadership, rivendicando bacini di voto consolidati, successi pregressi, opposizione svolta in precedenza. Molto dipende dalle decisioni che assumeranno i blasonati Carfagna, Cirielli e Iannone. Quest’ultimo, sia pure con discutibile autenticità, dichiara di essere a disposizione delle decisioni dei partiti che compongono la variegata realtà del centrodestra. Egli sa bene di poter contare sulla sponsorizzazione di Cirielli e della ringiovanita Giorgia Meloni. E, quindi, giorno per giorno rinforza i suoi sogni anche se molti cittadini salernitani non lo riconoscono come loro concittadino.

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