CONTRO ITALIA NOSTRA, ASSOCIAZIONI E COMITATI ANTICRESCENT L’IRA DEL SINDACO DI SALERNO
Salerno, 10 gennaio 2014
Ambrogio IETTO
DE LUCA E LA QUERELA ANNUNCIATA
Sono grato al responsabile dell’Ufficio – Stampa del Comune di Salerno che, riconoscendomi regolarmente iscritto nell’elenco dei Pubblicisti dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, ha la cortesia di trasmettere on line anche a me i comunicati e le informazioni che l’Ente ritiene di far conoscere.
Ho letto, così, la proposta di denuncia – querela avanzata dal sindaco De Luca “ nei confronti dei rappresentanti di comitati ed associazioni che hanno promosso azioni e pressioni indebite nei confronti di pubblici funzionari “ in quanto “ tali atti, iniziative e pressioni costituiscono una indebita interferenza nello svolgimento dell’ordinaria attività amministrativa ed una illegittima intimidazione agli organi dell’Amministrazione Comunale obbligati per legge a dare esecuzione alla sentenza 6223/2013 del Consiglio di Stato “.
Mi auguro sinceramente che il sindaco provveda davvero a formalizzare l’annunciata denuncia – querela e che, quindi, l’autorità giudiziaria, entrando nel merito della vicenda, si pronunci speditamente sulla ‘indebita interferenza’. A me, ignorante di diritto, sembra piuttosto provocatoria e chiassosa la dichiarazione dell’onorevole De Luca.
In questo caso ognuna delle due parti, l’Ente Comune e i ricorrenti, attiva ed elabora la propria ermeneutica nel dare un senso alla richiamata sentenza del dicembre scorso che, al punto 12.9, giudica ‘ fondati i motivi’ addotti da comitati ed associazioni.
Si legge ancora che ‘ la motivazione indicata negli atti autorizzatori rilasciati dal Comune non risponde al contenuto essenziale che, secondo quanto esposto, il provvedimento in esame deve avere ‘.
Dopo un puntuale recupero della definizione che l’art. 131 del decreto legislativo n. 42/2004 dà del ‘paesaggio’, la sentenza precisa che ‘ l’area che rileva in questa sede è sottoposta ad un vincolo paesaggistico ex lege in quanto presenta le caratteristiche dei territori costieri indicati nel citato articolo 142 del decreto legislativo n. 42/2004 ‘.
Allo scrivente ignorante sembra che le considerazioni di fondo che il Consiglio di Stato esprime non siano proprio tutte favorevoli all’Ente Comune e che le stesse offrano ai ricorrenti motivi sufficienti per portare l’acqua al proprio mulino.
De Luca, purtroppo, conferma un duplice, consolidato proprio limite: possedere un concetto molto discutibile della democrazia e del ruolo dei corpi intermedi ed essere convinto che il vangelo – verità sia solo quello scritto da lui.