NON MENZIONARE INVANO IL NOME DELL’EX PREMIER D’ALEMA

Salerno, 1 Aprile 2015

Ambrogio IETTO

Quanto contano le Ccooperative

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli che, attraverso il Comando Tutela Ambiente del Carabinieri, ha disposto l’arresto del sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino, chiamato dagli amici Giosì, e di altre nove persone tra cui un fratello dello stesso primo cittadino, riapre di nuovo il particolare rapporto che, non di rado, in occasione di scandali provati e di indagini disposte dall’autorità inquirente, viene a delinearsi tra ambienti politici e cooperative.
Questa volta ad essere chiamata in causa è una delle colonne della realtà cooperativistica, la CPL Concordia che, si legge, è tra i maggiori player delle Pubbliche Amministrazioni (per gli esperti di economia aziendale trattasi di ‘ protagonista internazionale’, nel significato comune suona testualmente per ‘ giocatore, suonatore, attore’! ).
CPL sta per Cooperativa di Produzione Lavoro, un lavoro cui si ispira che ‘ dia dignità a chi lo esercita, faccia crescere in capacità professionale ed in umanità, sia patrimonio per il territorio, sia svolto al meglio delle capacità con serietà, coerenza e professionalità ‘. Come si legge alla base dell’azione di questo colosso c’è un impegno di grande valenza pedagogica!
Succede, però, che tra gli arrestati ci sia Francesco Simone e il trio Nicola Verrini, Bruno Santorelli e Maurizio Rinaldi tutti appartenenti alla CPL Concordia che ha, non a caso, la sua sede legale a Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena, nel cuore della rossa Emilia.
Il sindaco di Ischia Giosì Ferrandino l’anno scorso, in occasione delle elezioni europee, ha fatto più di una puntata in provincia di Salerno, alla ricerca di suffragi. In verità il raccolto è stato dignitoso: gli sono arrivati dai quadri e dagli amici del Partito Democratico salernitano ben 8.316 preferenze, classificandosi all’ottavo posto e precedendo di oltre 1600 voti addirittura Massimo Paolucci che, grazie alle preferenze raccolte altrove, ha raggiunto 118.000 e più, guadagnandosi il successivo viaggio per Bruxelles / Strasburgo.
Spiace ai veterocomunisti che dentro questa storia, durante l’audizione delle intercettazioni, si senta menzionare anche il nome dell’onorevole D’Alema.
Lo fa proprio Francesco Simone, responsabile delle relazioni istituzionali della CPL, riferendo al compagno di merenda Nicola Verrini che l’uomo politico del Partito Democratico ed ex presidente del Consiglio è uno di quelli che ‘mette le mani nella merda come ha già fatto con noi, ci ha dato delle cose’.
Immediato e fermo l’intervento dell’onorevole D’Alema a tutela della sua dignità e della personale estraneità dalla vicenda. Invece per Ferrandino l’accusa è precisa: tra la CPL e Giosì, titolare dell’albergo di famiglia, sarebbe stata siglata una stipula fittizia di due convenzioni per un totale di 330 mila euro. Egli si legge, sarebbe diventato ‘ una sorta di factotum al soldo della CPL’.
Sono davvero momenti brutti per il partito di Renzi. Al centro delle sue preoccupazioni si consolida il caso Campania dopo la vicenda della condanna di De Luca e della successiva vittoria alle tanto contestate primarie. Ma erompe ora, ancora una volta, il rapporto privilegiato partito – Cooperative Rosse.
La Cgil di Modena scrive in un comunicato che il quadro che esce dalla vicenda di Ischia “ è quello desolante di molte vicende similari del nostro paese. Se i fatti contestati dovessero essere dimostrati emergerebbe un quadro strutturato di corruzione che coinvolge politica e sistema imprenditoriale, a diversi livelli.
Certamente tutti, sistema cooperativo, politica e sindacato sono chiamati ad un impegno straordinario, agendo concretamente per rendere la legalità, non solo a parole, il fondamento di ogni politica di sviluppo“.

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