TROPPO TARDI ARRIVANO LE RISERVE DI RENZI E DEI DEMOCRATICI SULLE LISTE INQUINATE DI DE LUCA

Salerno, 13 Maggio 2015

Ambrogio IETTO

L’IPOCRISIA DI RENZI E DEI SUOI AMICI

Purtroppo Campania e Salerno in questi giorni sono sempre di più al centro dell’attenzione degli organi nazionali di informazione e delle emittenti pubbliche meglio accreditate. Si discute, ovviamente, di liste inquinate da candidature non proprio affidabili o, comunque, non rispettose dei codici cosiddetti etici che alcune aggregazioni politiche, in primis il partito democratico, enfatizzano ma che poi, come acutamente osserva il filosofo partenopeo Aldo Masullo, non sono in grado di escludere dalle liste nomi piuttosto chiacchierati.
Insomma l’ipocrisia, questa speciale abilità di simulare virtù e sentimenti encomiabili con cui ci si accattiva la stima e il benvolere degli altri e li si trae in inganno, la sta facendo da padrone soprattutto all’interno della formazione partitica di Renzi il quale, in verità, ha aperto da giorni la strada al ‘ far finta di nulla’.
Molti ricordano, infatti, che il presidente del Consiglio dei ministri e segretario dei democratici, al ritorno dagli Stati Uniti dopo la cordiale accoglienza espressa da Barack Obama alla Casa Bianca, approdò direttamente a Pompei.
Egli ebbe appena il tempo di manifestare meraviglia per l’incredibile ed eccezionale spettacolo che, grazie al Vesuvio dell’anno 79 dopo – Cristo, si presentava ai suoi occhi. Poi girò lo sguardo intorno e si rese conto che poco lontano c’era Vincenzo De Luca in attesa di benedizione ufficiale.
Essa arrivò subito dopo con una manata sulla spalla ed un abbraccio amicale. L’ex sottosegretario e sociologo Isaia Sales, di lontana fede democratico – bassoliniana, così commentava la scena: “ E’ l’immagine del cedimento del centro ai satrapi di periferia “. Il già sindaco di Salerno, frattanto, costruiva il più generoso dei suoi sorrisi per sottolineare la straordinaria cordialità e la scontata comprensione espresse da Renzi a pochi passi dalla lussuosa domus romana dei Vettii.
Successivamente il candidato lucano – salernitano alla presidenza della regione, dopo l’omelia dello scrittore Saviano, meravigliato per incomprensibili inserimenti avvenuti nelle liste di appoggio, raccomandava ai suoi fans di non votare eventuali nomi in odore di marchio camorristico.
Ora è la volta del lombardo Lorenzo Guerini, vicesegretario e portavoce del partito democratico, che sollecita a ‘non votare per gli impresentabili’.
Per chi non lo sa, Guerini ha percorso a Lodi la stessa carriera di Renzi: è stato presidente della provincia e sindaco della stessa città. E’ possibile che siano proprio queste esperienze politico – amministrative vissute che educano alla faccia di bronzo e, quindi, ad essere sfrontati.
Inutile far riferimento alla Assunta Tartaglione, segretaria regionale per la Campania del partito democratico. Anch’ella si aggiunge a questo coro, non solo denso di ipocrisia ma anche di inaffidabilità, cioè di mancanza di quei requisiti di serietà, di senso di responsabilità, di fedeltà alla parola data.

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