COSA ACCADRA’ SE DOVESSE VINCERE DE LUCA IN CAMPANIA ? SICURAMENTE RENZI HA IL SUO PIANO SEGRETO CHE FURBESCAMENTE E SCORRETTAMENTE NON PARTECIPA AGLI ORGANI DEL PARTITO NE’, CONFERMANDO SCALTREZZA ED IPOCRISIA, ANTICIPA AGLI ELETTORI CAMPANI ENZI

Salerno, domenica 24 Maggio 2015

Ambrogio IETTO
UN RENZI IPOCRITA E RILUTTANTE

L’intervento di Matteo Renzi a sostegno di Vincenzo De Luca, candidato alla presidenza della Campania, era particolarmente atteso nella città che ha voluto sindaco il lucano – salernitano per ben quattro mandati.
Che si dovesse trattare di un vero e proprio comizio, da parte di Renzi e del candidato – presidente, e non, come preannunciato, di semplice conferenza – stampa, lo si è capito subito, arrivando venerdì pomeriggio nei pressi del Mediterranea Hotel.
Qui autobus provenienti dalle lontane località del Cilento e del Vallo di Diano, centinaia di auto parcheggiate alla men peggio anche a distanza di qualche chilometro dall’albergo ospitante, ben tre camion dotati di strutture abilitate a portare in giro manifesti 6 x 3, confermavano che l’evento particolarmente atteso da iscritti del partito democratico e da fedeli sostenitori di De Luca fosse quello della manifestazione ufficiale che il partito democratico locale riservava al concittadino candidato a governatore della Campania.
E’ stata la titubante ed insicura segretaria regionale ad introdurre il chiassoso incontro, magnificando il delicato lavoro da lei svolto per selezionare ed epurare altri candidati giudicati inopportuni o indesiderati. Matteo Renzi e Vincenzo De Luca, inizialmente, hanno giocato a scambiarsi rapidi sguardi, quasi da innamorati, particolarmente intensi e ricchi di significato.
De Luca gli ha espresso anche un ‘ grazie’ per averlo candidato alle primarie!
Al termine dei rispettivi interventi è stato possibile dedurre il perché di tante mielate considerazioni e di così sdolcinate rassicurazioni: né il presidente del Consiglio né l’ex sindaco, infatti, hanno fatto riferimento all’anomala posizione del candidato che, in quanto condannato, sia pure in primo grado, ad un anno di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici, potrebbe, in caso di vittoria, essere giudicato ineleggibile ai sensi della legge Severino.
Renzi, che porta ed ostenta i galloni del furbastro nato, ha evitato del tutto di far cenno al ‘ problema De Luca’ né, nell’intervento pubblico, ha ricordato i cosiddetti impresentabili.
Ascoltatori non aggregati ufficialmente al carro dell’ex sindaco non hanno mancato di esprimere perplessità e riserve.
Qualcuno ha ipotizzato che nella mente di Renzi la questione sia ben presente.
Per il momento egli considererebbe traguardo importante vincere le elezioni in Campania.
Questo risultato, infatti, servirebbe a mettere a tacere, in modo ancora più distaccato e netto, quel poco di umanità che resta e che si autodefinisce come minoranza del partito.
Quindi non manifesterebbe indugi nell’affrontare il ‘ caso De Luca’, rivedendo, magari anche sulla base di ufficiosi suggerimenti da parte della Consulta, la stessa legge Severino.
Un politico corretto nei riguardi dell’elettorato più attento e vicino alla sorte dell’ex sindaco De Luca avrebbe fatto almeno cenno alla questione, promettendo, rassicurando, ipotizzando questa o quella soluzione.
Invece no.
Ha preferito l’ipocrisia, la riluttanza, la ritrosia, la falsa riservatezza, il silenzio assoluto sulle sorti future del suo compagno di partito.
Per dirla alla De Luca anche il presidente del Consiglio ha optato per la politica politicante.
Il che non gli fa di certo onore.

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