ALLA RICERCA DEL LEADER SALERNITANO DEL CENTRODESTRA

Editoriale del quotidiano Cronache

Salerno, 06 Settembre 2015

Ambrogio Ietto
L’ANTI DELUCA IDEALE

L’attenzione di quanti si dichiarano avversi al deluchismo è orientata sempre di più verso le prossime consultazioni elettorali di primavera che vedranno rinnovare il consiglio comunale e, con esso, il sindaco della città.
Sembra che ci siano serie intenzioni, da parte dei rappresentanti di Forza Italia e del duo Cirielli – Iannone, di arrivare ad una intesa funzionale al raggiungimento di un risultato dignitoso per l’aggregazione cosiddetta di centrodestra. Come è accaduto in precedenti, analoghe occasioni si naviga nell’incertezza, alla ricerca di una persona, donna o uomo che sia, in grado di affrontare, con un profilo politico adamantino e linee progettuali chiare, il bulldozer oggi sempre più corazzato che s’identifica con Vincenzo De Luca.
La volta scorsa dal connubio Carfagna – Cirielli venne fuori l’avvocatessa Anna Ferrazzano che, entrata al Salone dei Marmi quale rappresentante dell’opposizione, successivamente è rimasta affascinata dalla visione politica e dallo stilo arrogante e determinato dell’attuale presidente della Campania. L’omaggio ricevuto in cambio, per una gentile signora e per una professionista affermata qual è la Ferrazzano, sarebbe stato definito dal compianto onorevole Gava soltanto un bruscolino: trattasi, infatti, di ricoprire il ruolo di rappresentante del comune di Salerno presso l’ASI ( Area di Sviluppo Industriale ).
Tra le motivazioni addotte dall’ex esponente del centrodestra merita attenzione l’ufficiale riconoscimento a De Luca della cultura di governo. E De Luca, è corretto ed onesto riconoscerlo, è portatore di un’invidiabile cultura di governo, al contrario, ad esempio, di un altro personaggio a suo tempo scelto dal centrodestra salernitano per svolgere le funzioni di assessore regionale all’istruzione. Trattasi della professoressa Caterina Miraglia i cui pochi interventi significativi si sono contraddistinti semplicemente per alcuni milioni di euro erogati a favore dell’ateneo di Salerno di cui è apprezzata docente.
A De Luca, sempre per restare nel campo dell’istruzione pubblica, sono state sufficienti poche ore per sbloccare la posizione di centinaia di docenti risultati idonei al concorso a posti di dirigente scolastico in Campania che aveva preso avvio nel lontano 2011.
Ora oltre 300 scuole statali di ogni ordine e grado hanno loro dirigenti regolarmente in servizio. Infatti l’ex sindaco di Salerno nei giorni scorsi ha partecipato al Ministero dell’Istruzione una comune osservazione: l’impossibilità per oltre 300 scuole campane, già valutate negativamente dalle rilevazioni dell’Ocse, di produrre risultati scolastici positivi se ancora prive del dirigente responsabile. Un suo intervento deciso sul Consiglio di Stato per un definitivo pronunciamento e, quindi, la formalizzazione delle nomine da parte della dirigente dell’ufficio scolastico regionale.
La professoressa Miraglia, invece, da anni conosceva il problema che ha preferito considerare di non personale competenza. Designazioni, quali quelle espresse in precedenza da Ferrazzano e Miraglia, confermano una certa improvvisazione da parte dell‘area moderata salernitana.
La politica deluchiana, espressa con disprezzo verso il denaro pubblico e con stile feudatario, poteva e doveva essere contestata volta per volta con interventi documentati e puntuali. La deputazione presente in Parlamento, con interpellanze ed interrogazioni documentate da istruttorie predisposte dai propri consiglieri comunali, avrebbe potuto contribuire a ridimensionare anche sul piano pubblicistico il cosiddetto fenomeno De Luca, contenendo l’alone di gloria attribuitogli successivamente dagli stessi compagni di merenda del Partito Democratico.
Che senso ha andare ora alla ricerca di un imprenditore o di un esponente dell’attività mercantile della città da candidare se l’elettorato che con maggiore forza ha sostenuto De Luca nella consultazione regionale viene proprio da quel mondo?
Anzi, ora questo comparto economico aspetta di passare all’incasso!

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